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di formarne un
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lo precede. I tre
« destino del
w'tori. kfe
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ha la testa cinta d'un diadema, e non coperta da un
berretto come ha creduto il Millin r. Non ha peraltro
in mano i Penati, come vuole Virgilio, quando il ba-
stone che porta non ne sia un simbolo. Mentre Dio-
nisio " dice d'aver veduti dei caducei ferrei perse-
guo de" Penati in un tempio di Roma. Giace un
guerriero morto per terra creduto Corebo il promesso
a Cassandra. Presso di lui comparisce Aiace di Oi-
leo in atto di rapir Cassandra , la quale si rifugia
a Minerva, e implorando compassione stende le ma-
ni al furibondo aggressore . La Dea copre col suo
scudo la supplice, e stende l'asta verso colui che di-
mentica ogni rispetto verso le celesti potestà, e l'in-
nocenza, Dietro al simulacro, ed accanto all'albero di
palma vediamo due donne sedenti nell'atto di pro-
fondo dolore. Una di loro sarà forse Ecuba che Vir-
gilio descrive presso l'altare di Giove, o forse An-
dromaca, dopo che, come nota Lesche, il suo figlio
Astianatte è caduto dalla torre. L'altra potrebb'essere
Medesicaste la sorella naturale di Priamo , o Polis-
sena, la quale fu poi sacrificata sulla tomba d' Achil-
le. Quelle tre ha dipinto Polignoto tra le donne pri-
gioniere di Troia. L'albero di palma si può creder so-
stituito a quel di lauro descritto da Virgilio nell'a-
trio della reggia di Priamo, dove il vecchio re &uL
l'altare dì Giove aspettò il suo destino. Qui siede
sopra esso, coi capelli sparsi, e la barba tagliata
i Ved. Monura. Etr. ser. n, p. 491.
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a Cassandra. Presso di lui comparisce Aiace di Oi-
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sopra esso, coi capelli sparsi, e la barba tagliata
i Ved. Monura. Etr. ser. n, p. 491.