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Ora incominciando dalla punta di Miseno, e particolarmente
dalla fabbrica sotterranea detta il bagno de Finocchi , e pro-
seguendo il cammino sempre lungo la spiaggia , si presen-
tano altre grandiose mine termali interessanti pel diligente isto-
riografo, e ricchissime di antiche memorie. Tali sono i tre pre-
tesi tempii in Baja di Venere , di Mercurio , e di Diana, e le
sale incavate nel tufo ad essi vicine , come il bagno così detto
di Nerone e di Agrippina ; e proseguendo il lido , le stufe di
Nerone, i bagni di Tritola , nel lago di Averno i pretesi tem-
pii di Mercurio e di Apollo , non che la grotta detta della Si-
billa , ed in fine in Pozzuoli il così detto tempio di Nettu-
no, e come per signoreggiare la raccolta, il Tempio di Se-
rapide. La magnificenza però di questi ruderi non dovrebbe far
negligentare i tanti e tanti altri resti, se meno imponenti non
di minor interesse , come la scuola di Virgilio nella punta
di Posilipo ec. , i piccoli bagni che s’ incontrano lungo il
lido non solo da Miseno a Pozzuoli come dicemmo , ma da
Pozzuoli fin sotto al Monte di Posilipo , e da Napoli fino a
Castellamare, e piu in là lungo quella costa. Per esempio,
quelli di Manganella ai Bagnuoli, di Nunziante alla Torre ec.
Anche l’Isola d’ Ischia se non dà ruderi archi tettonici, ci
offre non pertanto qualche bassorilievo ed anche letterato,
rappresentante ninfe., nitrolide^ ed emblemi di bagni (i). Per
tutto ciò che riguarda la parte erudita, non che l’amenità di
questa Isola, basterà aver per le mani l’elaboratissima opera e ben
degna per tutti i titoli — De Quintiis , de Balneis Pithecusa-
runi ec. soc. Jesu, Neap. 1726. — L’Autore fra le tante e tante
rarità e bellezze dell’isola e de’contorni di Napoli , parlando
delle acque medicinali , ne descrive con mano maestra sino a
trentadue. Si può anche aver presente la Descrizione Sto-
(1) Oggi nel R. Museo Borbonico, nella gran nicchia ove è la tazza
di porfido. Vedi Siano, Brevi e succinte notizie di storia naturale e
civile dell’ isola d’ Ischia — Pargas Macciucca , I Fenicii Poi, I.
pag. 262. — Ignarra, de Palaestra Neapolitana pag. 3o>,
Ora incominciando dalla punta di Miseno, e particolarmente
dalla fabbrica sotterranea detta il bagno de Finocchi , e pro-
seguendo il cammino sempre lungo la spiaggia , si presen-
tano altre grandiose mine termali interessanti pel diligente isto-
riografo, e ricchissime di antiche memorie. Tali sono i tre pre-
tesi tempii in Baja di Venere , di Mercurio , e di Diana, e le
sale incavate nel tufo ad essi vicine , come il bagno così detto
di Nerone e di Agrippina ; e proseguendo il lido , le stufe di
Nerone, i bagni di Tritola , nel lago di Averno i pretesi tem-
pii di Mercurio e di Apollo , non che la grotta detta della Si-
billa , ed in fine in Pozzuoli il così detto tempio di Nettu-
no, e come per signoreggiare la raccolta, il Tempio di Se-
rapide. La magnificenza però di questi ruderi non dovrebbe far
negligentare i tanti e tanti altri resti, se meno imponenti non
di minor interesse , come la scuola di Virgilio nella punta
di Posilipo ec. , i piccoli bagni che s’ incontrano lungo il
lido non solo da Miseno a Pozzuoli come dicemmo , ma da
Pozzuoli fin sotto al Monte di Posilipo , e da Napoli fino a
Castellamare, e piu in là lungo quella costa. Per esempio,
quelli di Manganella ai Bagnuoli, di Nunziante alla Torre ec.
Anche l’Isola d’ Ischia se non dà ruderi archi tettonici, ci
offre non pertanto qualche bassorilievo ed anche letterato,
rappresentante ninfe., nitrolide^ ed emblemi di bagni (i). Per
tutto ciò che riguarda la parte erudita, non che l’amenità di
questa Isola, basterà aver per le mani l’elaboratissima opera e ben
degna per tutti i titoli — De Quintiis , de Balneis Pithecusa-
runi ec. soc. Jesu, Neap. 1726. — L’Autore fra le tante e tante
rarità e bellezze dell’isola e de’contorni di Napoli , parlando
delle acque medicinali , ne descrive con mano maestra sino a
trentadue. Si può anche aver presente la Descrizione Sto-
(1) Oggi nel R. Museo Borbonico, nella gran nicchia ove è la tazza
di porfido. Vedi Siano, Brevi e succinte notizie di storia naturale e
civile dell’ isola d’ Ischia — Pargas Macciucca , I Fenicii Poi, I.
pag. 262. — Ignarra, de Palaestra Neapolitana pag. 3o>,