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https://doi.org/10.11588/diglit.14582#0098
Pi
Relazione da tui inviati atT Accademia di Parigi , che si legg®'
negli Atti dell* Accademia medesima all' anno 1704. cjnal ma-
raviglia, se avesse fatto abballare uno , o due minuti alcune parfi
■ti fondamentali dell' edilìzio Vaticano ? Tutto ciò non sarebbe
un. patire , un cedere sensibile de' fondamenti ; pure se sia
guito, ognun vede, quanto bene si spieghino non le sole crepa*
ture de' contrafforti, ma di altre parti ancora, e volte dell' edil-
izio. Molto più se si rifletta poter esservi slato un moto d' aria
all' insù, cbe dalla Chiesa abbia urtato in tutta la superiìcie con*
cava della Cupola , come segue spesiislìmo ne' tremoti .
PARAGRAFO SETTIMO.
Si discorre- de i danni della Cupola, che òopoHo attribuir fi ragio*
sievolmente a i fulmini.
CI là altrove fo menzione di quel fulmine descritto dal Bai*
? dinucci nella Vita del Bernino , (a) fulmine , che al lan*
ternino della Cupola recò danni sì gravi. Quelli, che già da
tanti anni travagliano ne' lavori della fabbrica, attestano d' una
gran frequenza di sulmini con danni talvolta' minori , talvolta
maggiori, e tutto a loro memoria. Osservava un giorno la grati*
de apertura, che si vede (oprai! pilone della Veronica: un hv>
gegnere famoso invecchiato nel servizio della fabbrica m' affere-
mo , che V apertura visibile nel sesto della Cupola era antichis-
sima:, nè v' era memoria del Tuo principio ; ma quella parte di
fenditura , che scende in giù per il tamburo , e siere effetto d?
un fulmine, che ivi danneggiò circa 30. anni sono la- mole , e
10 fiessb aver danneggiato due travertini nel tamburo esteriore ,
nel qual luogo s' osservano due pezzi grandi, e nuovi,-di traver-
tino. Or quella fenditura inferiore dalla parte della Veronica ,
che fu effetto d' un fulmine, ci si rappresenta da i Matemati-
ci come una continuazione della fesTura superiore, a cagione
del continuo movimento della Cupola , che abbia sempre segui-
to ad aprirti qual Melagranata. Se la cosa andasse come la rap*
presentano i tre Matematici vi sarebbe da temere -, ma secondo
11 racconto deli' Ingegnere niente affatto. Torno a ripetere ,
che
Ut) Si veda sopra a pag, 71.
Relazione da tui inviati atT Accademia di Parigi , che si legg®'
negli Atti dell* Accademia medesima all' anno 1704. cjnal ma-
raviglia, se avesse fatto abballare uno , o due minuti alcune parfi
■ti fondamentali dell' edilìzio Vaticano ? Tutto ciò non sarebbe
un. patire , un cedere sensibile de' fondamenti ; pure se sia
guito, ognun vede, quanto bene si spieghino non le sole crepa*
ture de' contrafforti, ma di altre parti ancora, e volte dell' edil-
izio. Molto più se si rifletta poter esservi slato un moto d' aria
all' insù, cbe dalla Chiesa abbia urtato in tutta la superiìcie con*
cava della Cupola , come segue spesiislìmo ne' tremoti .
PARAGRAFO SETTIMO.
Si discorre- de i danni della Cupola, che òopoHo attribuir fi ragio*
sievolmente a i fulmini.
CI là altrove fo menzione di quel fulmine descritto dal Bai*
? dinucci nella Vita del Bernino , (a) fulmine , che al lan*
ternino della Cupola recò danni sì gravi. Quelli, che già da
tanti anni travagliano ne' lavori della fabbrica, attestano d' una
gran frequenza di sulmini con danni talvolta' minori , talvolta
maggiori, e tutto a loro memoria. Osservava un giorno la grati*
de apertura, che si vede (oprai! pilone della Veronica: un hv>
gegnere famoso invecchiato nel servizio della fabbrica m' affere-
mo , che V apertura visibile nel sesto della Cupola era antichis-
sima:, nè v' era memoria del Tuo principio ; ma quella parte di
fenditura , che scende in giù per il tamburo , e siere effetto d?
un fulmine, che ivi danneggiò circa 30. anni sono la- mole , e
10 fiessb aver danneggiato due travertini nel tamburo esteriore ,
nel qual luogo s' osservano due pezzi grandi, e nuovi,-di traver-
tino. Or quella fenditura inferiore dalla parte della Veronica ,
che fu effetto d' un fulmine, ci si rappresenta da i Matemati-
ci come una continuazione della fesTura superiore, a cagione
del continuo movimento della Cupola , che abbia sempre segui-
to ad aprirti qual Melagranata. Se la cosa andasse come la rap*
presentano i tre Matematici vi sarebbe da temere -, ma secondo
11 racconto deli' Ingegnere niente affatto. Torno a ripetere ,
che
Ut) Si veda sopra a pag, 71.