DOI Seite / Zitierlink:
https://doi.org/10.11588/diglit.14582#0109
PROPOSIZIONE SECONDA.
Se la prelsìone del cupolino, e Cupola fosse Stata, secondo il si&ema
de" Matematici , la vera cagion* de i danni patiti, non si
sarebbono veduti alcuni esfetti, che si vedono + e si
sarebbono atC incontro veduti molti esfetti ,
che non fi vedono .
Sua Prova.
Diamo, come è dovere, il primo luogo ad una risseslìone
dei Gav. Carlo Fontana , ministro deputato , ed Architet-
to del Tempio Vaticano . Quello nel suo celebre libro , che
scrisse del suddetto Tempio , e {lampo nel 16^4. al capo 21,
così scrive : Oltre ly essere rimaBa intatta la Cupola esleriore . . .
si fofse la fuppofia crepatura ( l'opra il pilone della Veronica }
originata da mobilità de1 fondamenti , sarebbero apparfi maggiori
difetti nella detta Cupola efieri ore , come più. lontana dalla causa ,
cioè dal centro alla circonserenza *
Dello (ledo mezzo termine mi servo io contro chi dice, la
fenditura sopra il pilone delia Veronica , come anche le altre
della Cupola interiore, essere originate della pressione dei cupo-
lino &c.
Discorro dunque in tal fórma : Ce quella pressione luperio-
re delle la leva a i colloloni, con spinte orizontali, e però frac-
calle la Cupola da alto in ballo, come una melagrana, giusta l*
espreffione de' tre Matematici pag. 20. dovrebbe aver fatto ciò,
non solo nella Cupola interiore, ma ancora nelT esleriore di
più ampia circonferenza concentrica , anzi molto più in quella *
per le ragioni de* tre Matematici pag- rp. E pure per quanto
leggo, ed intendo, convengono tutti, che nella elleriore Cupola
ciò seguito non lìa ; se essà lì co-nsideri sopra 1' Attico. In ol-
tre per questo lungo tratto la siaccatura della Veronica non so-
lo sta tutta nella Cupola interiore , ma ella b più grande nella
parte concava, che cella convella , anzi procedendo, dal conca-
vo
Se la prelsìone del cupolino, e Cupola fosse Stata, secondo il si&ema
de" Matematici , la vera cagion* de i danni patiti, non si
sarebbono veduti alcuni esfetti, che si vedono + e si
sarebbono atC incontro veduti molti esfetti ,
che non fi vedono .
Sua Prova.
Diamo, come è dovere, il primo luogo ad una risseslìone
dei Gav. Carlo Fontana , ministro deputato , ed Architet-
to del Tempio Vaticano . Quello nel suo celebre libro , che
scrisse del suddetto Tempio , e {lampo nel 16^4. al capo 21,
così scrive : Oltre ly essere rimaBa intatta la Cupola esleriore . . .
si fofse la fuppofia crepatura ( l'opra il pilone della Veronica }
originata da mobilità de1 fondamenti , sarebbero apparfi maggiori
difetti nella detta Cupola efieri ore , come più. lontana dalla causa ,
cioè dal centro alla circonserenza *
Dello (ledo mezzo termine mi servo io contro chi dice, la
fenditura sopra il pilone delia Veronica , come anche le altre
della Cupola interiore, essere originate della pressione dei cupo-
lino &c.
Discorro dunque in tal fórma : Ce quella pressione luperio-
re delle la leva a i colloloni, con spinte orizontali, e però frac-
calle la Cupola da alto in ballo, come una melagrana, giusta l*
espreffione de' tre Matematici pag. 20. dovrebbe aver fatto ciò,
non solo nella Cupola interiore, ma ancora nelT esleriore di
più ampia circonferenza concentrica , anzi molto più in quella *
per le ragioni de* tre Matematici pag- rp. E pure per quanto
leggo, ed intendo, convengono tutti, che nella elleriore Cupola
ciò seguito non lìa ; se essà lì co-nsideri sopra 1' Attico. In ol-
tre per questo lungo tratto la siaccatura della Veronica non so-
lo sta tutta nella Cupola interiore , ma ella b più grande nella
parte concava, che cella convella , anzi procedendo, dal conca-
vo