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https://doi.org/10.11588/diglit.14582#0142
11$
PROPOSIZIONE QVINTA.
/ calcoli, con cui si Babilisce da' tre Matematici la sorza de*
cerchi di serro della Cupola, sono mancanti, e disettuoji ,
per più riss jfi.
Pruova,
PEr avere , dicono i tre Matematici , /<* sorza ajsotuta de%
cerchi di serro, conviene determinare quella sorza , che può
ejfere fossenuta da una verga di ferro di determinata gr osse zza senz*
ejfere rotta . Que&a ce la daranno gli esperimenti più volte ripetu-
ti da uno de* più celebri Profejfori di Fijica sperìmentale, e più
diligenti osservatori della natura , il Mus:kembroeck . Egli nel sao
Trattato della coefone de corpi ritrova , che un silo tonde di fer-
ro grojso una decima parte d> un dito del piede Renano non può
efsere rotto, che da un pefo di libbre 450. che ridotte alle noHre
fono 600. Quindi e (fendo né* due cerchi di ferro ( in L L F/g.
1. ) il più alto largo once 4. e grojso 3. ed il più basso largo 4»
e grojso in qualche luogo once 2. e mez. solamente , dovendo e sie-
re la resistenza de' ferri di diverse grossezze in proporzione
del numero delle fibre, che devono rompersi, e supposla la pro-
porzione del piede del Reno al palmo Romano ajserita dal Ricciolo ,
fi'ricava , che la forza asso luta del ferro, che sorma il primo , equi-
vale a libbre 336863. e del fecondo a libbre 28o7ip. sin qui t
Matematici.
Ma il Signor Musckembroeck, ed io con lui neghiamo
quel suppollo : Dovendo ejsere la resisienza de1 serri di diverse
grofsezze in proporzione del numero delle sibre , che devono romper-
si. Qaesto celebre Sperimentatore nel Trattato citato stabilisce il
contradittorio- Riferisce d' avere presi 4. fili di ferro di di-
verse grossezze ; il più grolìb era una decima d' un dito d' un
piede Renano, gli altri erano minori, e tutti cominciando dal
più grotto (lavano nella proporzione de' numeri 4. 3. 2. 1.
cercò se le forze assblute di quelli fili fletterò in proporzione
PROPOSIZIONE QVINTA.
/ calcoli, con cui si Babilisce da' tre Matematici la sorza de*
cerchi di serro della Cupola, sono mancanti, e disettuoji ,
per più riss jfi.
Pruova,
PEr avere , dicono i tre Matematici , /<* sorza ajsotuta de%
cerchi di serro, conviene determinare quella sorza , che può
ejfere fossenuta da una verga di ferro di determinata gr osse zza senz*
ejfere rotta . Que&a ce la daranno gli esperimenti più volte ripetu-
ti da uno de* più celebri Profejfori di Fijica sperìmentale, e più
diligenti osservatori della natura , il Mus:kembroeck . Egli nel sao
Trattato della coefone de corpi ritrova , che un silo tonde di fer-
ro grojso una decima parte d> un dito del piede Renano non può
efsere rotto, che da un pefo di libbre 450. che ridotte alle noHre
fono 600. Quindi e (fendo né* due cerchi di ferro ( in L L F/g.
1. ) il più alto largo once 4. e grojso 3. ed il più basso largo 4»
e grojso in qualche luogo once 2. e mez. solamente , dovendo e sie-
re la resistenza de' ferri di diverse grossezze in proporzione
del numero delle fibre, che devono rompersi, e supposla la pro-
porzione del piede del Reno al palmo Romano ajserita dal Ricciolo ,
fi'ricava , che la forza asso luta del ferro, che sorma il primo , equi-
vale a libbre 336863. e del fecondo a libbre 28o7ip. sin qui t
Matematici.
Ma il Signor Musckembroeck, ed io con lui neghiamo
quel suppollo : Dovendo ejsere la resisienza de1 serri di diverse
grofsezze in proporzione del numero delle sibre , che devono romper-
si. Qaesto celebre Sperimentatore nel Trattato citato stabilisce il
contradittorio- Riferisce d' avere presi 4. fili di ferro di di-
verse grossezze ; il più grolìb era una decima d' un dito d' un
piede Renano, gli altri erano minori, e tutti cominciando dal
più grotto (lavano nella proporzione de' numeri 4. 3. 2. 1.
cercò se le forze assblute di quelli fili fletterò in proporzione