DOI Page / Citation link:
https://doi.org/10.11588/diglit.14582#0141
dovrebbono strisciare P una sopra dell' altra ; méntre la fuper-
ficie , che direttamente posa sopra il centro E immobile non 11
alzerebbe da terra , ma bensì s' innalzerebbe 1* altra superficie
congiunta, e appartenente ali* altro massb esteriore, che s' a-
•vrebbe a rotare sopra il centro A . Questo strisciare d* una su-
perficie sopra de IL* altra , e (Tendo amendue assai scabre, rende di
sua natura difficili (limo il movimento in corpi per se stessì assai
ponderosi . Aggiungali,, che dette due superficie non Colo sono
scabre assai (limo, ma in moltissimi luoghi unite, e in altri an-
che unitissìme con tutta perfezione . Quésta gravi dima difficol-
tà, che nasce dal dovere strisciare Puna sopra delP altra le due
supersicie dette, compensa la facilitàche avrebbe in rotarli in
suora il gran ma sio,- che suppongasi ridotto a due , e che per
conseguenza non debba rotare sopra d* uno, ma sopra due cen-
tri . Che però i due sostegni, posto che siano realmente due ,
in quanto resissono alla forza de' costoloni spingenti all'infuora,
devono considerarsi quass due congiunti, e legati in uno . Non
voglio annoiarmi in calcolare la (piegata resistenza , applicando
nuovamente al caso presente quei principi , di cui servito mi so-
no nella Proposszione Terza. Avverto soltanto , la resistenza , che
vicino al cupolino fanno le due superficie in O P Fig. i. allo
strisciare con ulteriore distacco, non ostante il primo distacco
già per la crepatura seguito , resistere , e contrassare allo sbilan-
co di tre milioni, come confessano i tre Matematici. Eppure
le parti resistenti al perfetto distaccamento in O P sono minori,
e dentro confini più brevi, in E F G m sono maggiori, e di
più essenssone ; e se diamo fede a ciò , che rappresenta la Fig»
i. più grande apparisce il distaccamento in O P, che in E F
G m ; che però i due sostegni saranno , come congiunti in uno s
almeno in ordine ad equilibrare lo sbilancio di tre milioni di
libbre; il che basta all'intento.* sbaglia in conseguenza chi li
considerà, come divisi .
PRO-
*
ficie , che direttamente posa sopra il centro E immobile non 11
alzerebbe da terra , ma bensì s' innalzerebbe 1* altra superficie
congiunta, e appartenente ali* altro massb esteriore, che s' a-
•vrebbe a rotare sopra il centro A . Questo strisciare d* una su-
perficie sopra de IL* altra , e (Tendo amendue assai scabre, rende di
sua natura difficili (limo il movimento in corpi per se stessì assai
ponderosi . Aggiungali,, che dette due superficie non Colo sono
scabre assai (limo, ma in moltissimi luoghi unite, e in altri an-
che unitissìme con tutta perfezione . Quésta gravi dima difficol-
tà, che nasce dal dovere strisciare Puna sopra delP altra le due
supersicie dette, compensa la facilitàche avrebbe in rotarli in
suora il gran ma sio,- che suppongasi ridotto a due , e che per
conseguenza non debba rotare sopra d* uno, ma sopra due cen-
tri . Che però i due sostegni, posto che siano realmente due ,
in quanto resissono alla forza de' costoloni spingenti all'infuora,
devono considerarsi quass due congiunti, e legati in uno . Non
voglio annoiarmi in calcolare la (piegata resistenza , applicando
nuovamente al caso presente quei principi , di cui servito mi so-
no nella Proposszione Terza. Avverto soltanto , la resistenza , che
vicino al cupolino fanno le due superficie in O P Fig. i. allo
strisciare con ulteriore distacco, non ostante il primo distacco
già per la crepatura seguito , resistere , e contrassare allo sbilan-
co di tre milioni, come confessano i tre Matematici. Eppure
le parti resistenti al perfetto distaccamento in O P sono minori,
e dentro confini più brevi, in E F G m sono maggiori, e di
più essenssone ; e se diamo fede a ciò , che rappresenta la Fig»
i. più grande apparisce il distaccamento in O P, che in E F
G m ; che però i due sostegni saranno , come congiunti in uno s
almeno in ordine ad equilibrare lo sbilancio di tre milioni di
libbre; il che basta all'intento.* sbaglia in conseguenza chi li
considerà, come divisi .
PRO-
*