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https://doi.org/10.11588/diglit.14582#0180
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abbia molto contribuito a ritrovare e le cagioni de* danni delta
Cupola di S. Pietro, e i suoi rimedi: ma se per piacevole trat-
tenimento vogliamo ancora vederne un altra prova, m' accingo
a farlo.
PROPOSIZIONE NONA.
...
■ * r ' « - •
Si può confermare lo siejso argomento con alcune risiejjìoni sopr&
un precetto dato da' tre Matematici nella di loro Scrit~
tura agli Architetti, qual precetto fi moslra
per più capi ejser salso.
Sua Pruova.
NElIa pag. 25.1 tre Matematici danno un' avvertenza agli
Architetti. Quetto avvertimento s' appoggia ad una Pro-
posizione Matematica evidente „ Le superficie crescono ne' cor-
pi simili, come i quadrati; * solidi crefcono molto più -, cioè £
come i cubi de1 lati corrispondenti. E vale a dire. In un cor-
po, la cui larghezza sia dupla dell' altro, la superficie sarà mag-
giore a quattro doppi, il solido ad otto. Sul fondamento di
tale proporzione il Precetto de' tre Matematici è il seguente:
Quanto meno pojfono ^ dicou essi, devono della rejislenza nata dal-
la tenacità delle parti nelle fabbriche di vassa mole fidar fi gli Ar-
chitetti , e tanto meno, quanto è più vafta la mole , giacché in es-
se molto più cresce il pelo, che tira a rompere, di quello che
cresca una Jimile resiflenza, mentre in parità di altre cofe, la re-
jislenza cresce in proporzione di quelle supersicie , che fi separano ;
e il peso in proporzione de* solidi , e quesii , come s* è detto, ne1
éorpi simili crescono più di quelle -
Or quanto è vera la Proposìzione Geometrica, che si pre-
suppone, altrettanto a tne par falso il Precetto, che applica la
Proporzione. La fallita consitte in quelle paroline: Tefo, che wk,
sa a rompere, in cui Ita la sostanza del Precetto , e sarebbe la
sua , se e(Te fosTero vere. Peso, che tira a rompere? Ma e di
q&ali sabbriche il parla quivi.3 di muri, bali, pie dettai li, co-*
lorH
abbia molto contribuito a ritrovare e le cagioni de* danni delta
Cupola di S. Pietro, e i suoi rimedi: ma se per piacevole trat-
tenimento vogliamo ancora vederne un altra prova, m' accingo
a farlo.
PROPOSIZIONE NONA.
...
■ * r ' « - •
Si può confermare lo siejso argomento con alcune risiejjìoni sopr&
un precetto dato da' tre Matematici nella di loro Scrit~
tura agli Architetti, qual precetto fi moslra
per più capi ejser salso.
Sua Pruova.
NElIa pag. 25.1 tre Matematici danno un' avvertenza agli
Architetti. Quetto avvertimento s' appoggia ad una Pro-
posizione Matematica evidente „ Le superficie crescono ne' cor-
pi simili, come i quadrati; * solidi crefcono molto più -, cioè £
come i cubi de1 lati corrispondenti. E vale a dire. In un cor-
po, la cui larghezza sia dupla dell' altro, la superficie sarà mag-
giore a quattro doppi, il solido ad otto. Sul fondamento di
tale proporzione il Precetto de' tre Matematici è il seguente:
Quanto meno pojfono ^ dicou essi, devono della rejislenza nata dal-
la tenacità delle parti nelle fabbriche di vassa mole fidar fi gli Ar-
chitetti , e tanto meno, quanto è più vafta la mole , giacché in es-
se molto più cresce il pelo, che tira a rompere, di quello che
cresca una Jimile resiflenza, mentre in parità di altre cofe, la re-
jislenza cresce in proporzione di quelle supersicie , che fi separano ;
e il peso in proporzione de* solidi , e quesii , come s* è detto, ne1
éorpi simili crescono più di quelle -
Or quanto è vera la Proposìzione Geometrica, che si pre-
suppone, altrettanto a tne par falso il Precetto, che applica la
Proporzione. La fallita consitte in quelle paroline: Tefo, che wk,
sa a rompere, in cui Ita la sostanza del Precetto , e sarebbe la
sua , se e(Te fosTero vere. Peso, che tira a rompere? Ma e di
q&ali sabbriche il parla quivi.3 di muri, bali, pie dettai li, co-*
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