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https://doi.org/10.11588/diglit.14582#0102
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molte, e molte libbre di polvere. Che però se uno di quesU
tratti, o striscie, si ritrovi a modo d* esempio fra le fesTure de9
travertini della base , o pure s* insirmi per entro a' medesimi
travertini , a misura del contralto, che abbia in un luogo chiu-
so, potrà fare grandi scuotimenti, e scompaginature, e rovine e
PARAGRAFO VLTIMO.
Si di/corre dy alcuni rimedi.
ADirla sinceramente, se in tutta questa controversia udir si
deve principalmente ii sentimento d' eccellenti Architet-
ti ,molto più dee ciò farsi , dove si tratta di determinare i ri-
medi . Pure le ancor da un Filosofo si vuoi udir qualche cosa
in argomento proprio di Architetti, esporrò qualche rissessìone,
che non sarà forsè lontana dalla maniera di pensare, e d' ope-
rare ,de' primi .
Primieramente pare, che rimedio necessario sia una (Iucca-
tura universale, e diligente,fatta secondo le regole più esatte
dell' arte. Le sessure, aprimenti, e crepature, d'una fabbrica ,
sono in qualche maniera simili alle ferite d' un corpo animato ,
onde in amendue conviene di rimarginare ciò, che v'è di di-
viso. Altrimenti la forza dell' ambiente aereo, e delle (ragioni,
con tutto quello, che sopra è slato dichiarato, più facilmente
roderà, e consumerà, penetrando nel guado, dove per dir così
è già fatta la piaga. Dilli fluccatura diligente , giacché quivi fa
di bisogno saldare le ferite, non solamente coprirle; al quale
effetto è necessario, che la materia nuovamente aggiunta tra le
parti divise, e fra di esse innestata , sia talmente considente , e co«-
sì bene applicata , come se appunto non folTe siata ivi polla di
nuovo, ma sui bel principio della fabbrica. Da una sluccatura
diligente risulta ancora quello vantaggio , che dirò . Standoli
sull' osservazione di ciò, che di nuovo accada, e apparisca nel-
la fabbrica ( la quale osservazione è necessaria Jimpliciter) se mai
si facesse vedere qualche principio d' apertura , s* avrebbe da
ciò indizio del dove sia la parte più debole, dalla quale polla
propagarli il danno ulteriore, e quale sia, e quanta la propa-
gasi o-
molte, e molte libbre di polvere. Che però se uno di quesU
tratti, o striscie, si ritrovi a modo d* esempio fra le fesTure de9
travertini della base , o pure s* insirmi per entro a' medesimi
travertini , a misura del contralto, che abbia in un luogo chiu-
so, potrà fare grandi scuotimenti, e scompaginature, e rovine e
PARAGRAFO VLTIMO.
Si di/corre dy alcuni rimedi.
ADirla sinceramente, se in tutta questa controversia udir si
deve principalmente ii sentimento d' eccellenti Architet-
ti ,molto più dee ciò farsi , dove si tratta di determinare i ri-
medi . Pure le ancor da un Filosofo si vuoi udir qualche cosa
in argomento proprio di Architetti, esporrò qualche rissessìone,
che non sarà forsè lontana dalla maniera di pensare, e d' ope-
rare ,de' primi .
Primieramente pare, che rimedio necessario sia una (Iucca-
tura universale, e diligente,fatta secondo le regole più esatte
dell' arte. Le sessure, aprimenti, e crepature, d'una fabbrica ,
sono in qualche maniera simili alle ferite d' un corpo animato ,
onde in amendue conviene di rimarginare ciò, che v'è di di-
viso. Altrimenti la forza dell' ambiente aereo, e delle (ragioni,
con tutto quello, che sopra è slato dichiarato, più facilmente
roderà, e consumerà, penetrando nel guado, dove per dir così
è già fatta la piaga. Dilli fluccatura diligente , giacché quivi fa
di bisogno saldare le ferite, non solamente coprirle; al quale
effetto è necessario, che la materia nuovamente aggiunta tra le
parti divise, e fra di esse innestata , sia talmente considente , e co«-
sì bene applicata , come se appunto non folTe siata ivi polla di
nuovo, ma sui bel principio della fabbrica. Da una sluccatura
diligente risulta ancora quello vantaggio , che dirò . Standoli
sull' osservazione di ciò, che di nuovo accada, e apparisca nel-
la fabbrica ( la quale osservazione è necessaria Jimpliciter) se mai
si facesse vedere qualche principio d' apertura , s* avrebbe da
ciò indizio del dove sia la parte più debole, dalla quale polla
propagarli il danno ulteriore, e quale sia, e quanta la propa-
gasi o-