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CAPO Q.U A R T O.
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formato un quadrilungo, che quattro piaz-
ze pur bislunghe conteneva, supplendo all’
angustias COn far che il recinto stesso fosfe
di botteghe , e con fare un altro piano ,
mettendo {opra le botteghe quel ritiro o dan-
za , che nella Fiera di legno faceasi dietro
diessè. Altri disegni si videro ancora, di-
stinguendosi tra elsi come asfai bizarro quel-
lo del Sig. Francesco Bibbiena , che in ta-
vola si conserva. Fu divisato poi di far’ ac-
quisto del prato , eh’ è predò il Mona-
lito degli Angeli, c quivi costruir la Fie-
ra . Allora 1’ autore del disegno bislungo,
per adattarlo al nuovo, e tanto più van-
taggioso sito, nient’ altro fece, che riqua-
drarlo, fattolo però rappresentare in gran
carta, che pur si conserva . Mirabilmente
opportuno era quel luogo pocodiscosto dall’
antico, che lasciava la fiera degli animali nel
medesimo di prima, ch’era meno incomo-
do al più frequentato della Città , come di
qua da ponti ; prossimo al nuovo Teatro,
ampio a Sufficienza , vicino a luoghi aper-
ti, e dove atterrando piccola casa, che ri-
useiva dirimpetto a una delle porte, veni-
va la Fiera a metter capo su lo stradone
della porta Nuova, e nell’orto annesiò po-
tea farsi il ricovero per la Guardia, e an-
che per la Dogana. Ma perchè non manca
mai chi si prenda piacer di guadare, e d’at-
traversar le più belle idee, convenne abban-
donar tal penderò, e appigliarli al miglior
de i luoghi che rimanevano.
Nè poco lodevole era per tal faccenda an-
che il Campo marzo; ma si è grandemente
errato nella sit nazione , poiché non in un
angolos e a ridosfo della muraglia publica,
ma bisognavà piantar la fabricapiù inqua,
e lungo il fiumicello , che non piccolo orna-
mento aggiungeva, e delizia; e facendo tre
ponti o passaggi, dovea quel di mezo im-
boccar nobilmente una porta , e dovea il
primo condur direttamente ad un’altra. In
quello modo due porte sarebbero siate d’
ugual comodo . e d’ ugual frequenza, ed
avrebbero diviso il concorso della gente, e
delle carrozze,e con quello si sarebbe ris-
parmiata lagrossisìima Spela, eh’ è andata
' nel coprire con ladre il rivo, e nel raggua-
gliare il terreno, che da una parte era mol-
to più ballò, esiendosi poi dovuto profon-
dare per la metà della fabrica tanto più i
fondamenti. La opposizione, che allor fu
fatta, al tenerli un poco più in mezo, era
faci!mente Superabile, soprasedendo alquan-
to. Intenzione poi di chi avea dato il dile-
gno, siera, che il muro del recinto fosfè
merlato, e fingelse una piccola Fortezza:
negli angoli doveano buttarli fuori quattro
llanzoni, che per di fuori fìguralsero altret-
tante torrette : nella prima dovea farli una
Cappella per dirvi Meda di buon mattino
prima di aprir le porte della Fiera ; la se-
conda dovea Servire al tribunale del Vica-
rio de’mercanti ; la terza per residenza de’
Presidenti della Fiera, e la quarta era de-
sli-
CAPO Q.U A R T O.
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formato un quadrilungo, che quattro piaz-
ze pur bislunghe conteneva, supplendo all’
angustias COn far che il recinto stesso fosfe
di botteghe , e con fare un altro piano ,
mettendo {opra le botteghe quel ritiro o dan-
za , che nella Fiera di legno faceasi dietro
diessè. Altri disegni si videro ancora, di-
stinguendosi tra elsi come asfai bizarro quel-
lo del Sig. Francesco Bibbiena , che in ta-
vola si conserva. Fu divisato poi di far’ ac-
quisto del prato , eh’ è predò il Mona-
lito degli Angeli, c quivi costruir la Fie-
ra . Allora 1’ autore del disegno bislungo,
per adattarlo al nuovo, e tanto più van-
taggioso sito, nient’ altro fece, che riqua-
drarlo, fattolo però rappresentare in gran
carta, che pur si conserva . Mirabilmente
opportuno era quel luogo pocodiscosto dall’
antico, che lasciava la fiera degli animali nel
medesimo di prima, ch’era meno incomo-
do al più frequentato della Città , come di
qua da ponti ; prossimo al nuovo Teatro,
ampio a Sufficienza , vicino a luoghi aper-
ti, e dove atterrando piccola casa, che ri-
useiva dirimpetto a una delle porte, veni-
va la Fiera a metter capo su lo stradone
della porta Nuova, e nell’orto annesiò po-
tea farsi il ricovero per la Guardia, e an-
che per la Dogana. Ma perchè non manca
mai chi si prenda piacer di guadare, e d’at-
traversar le più belle idee, convenne abban-
donar tal penderò, e appigliarli al miglior
de i luoghi che rimanevano.
Nè poco lodevole era per tal faccenda an-
che il Campo marzo; ma si è grandemente
errato nella sit nazione , poiché non in un
angolos e a ridosfo della muraglia publica,
ma bisognavà piantar la fabricapiù inqua,
e lungo il fiumicello , che non piccolo orna-
mento aggiungeva, e delizia; e facendo tre
ponti o passaggi, dovea quel di mezo im-
boccar nobilmente una porta , e dovea il
primo condur direttamente ad un’altra. In
quello modo due porte sarebbero siate d’
ugual comodo . e d’ ugual frequenza, ed
avrebbero diviso il concorso della gente, e
delle carrozze,e con quello si sarebbe ris-
parmiata lagrossisìima Spela, eh’ è andata
' nel coprire con ladre il rivo, e nel raggua-
gliare il terreno, che da una parte era mol-
to più ballò, esiendosi poi dovuto profon-
dare per la metà della fabrica tanto più i
fondamenti. La opposizione, che allor fu
fatta, al tenerli un poco più in mezo, era
faci!mente Superabile, soprasedendo alquan-
to. Intenzione poi di chi avea dato il dile-
gno, siera, che il muro del recinto fosfè
merlato, e fingelse una piccola Fortezza:
negli angoli doveano buttarli fuori quattro
llanzoni, che per di fuori fìguralsero altret-
tante torrette : nella prima dovea farli una
Cappella per dirvi Meda di buon mattino
prima di aprir le porte della Fiera ; la se-
conda dovea Servire al tribunale del Vica-
rio de’mercanti ; la terza per residenza de’
Presidenti della Fiera, e la quarta era de-
sli-