Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten

Maffei, Scipione; Vallarsi, Jacopo [Oth.]; Berno, Pierantonio [Oth.]
Verona Illustrata (Parte Terza): Contiene La Notizia Delle Cose In Questa Citta' Piu' Osservabili — In Verona: Per Jacopo Vallarsi, e Pierantonio Berno, 1732

DOI chapter:
Capo quinto: Mura, e Bastioni
DOI Page / Citation link:
https://doi.org/10.11588/diglit.62319#0071
Overview
Facsimile
0.5
1 cm
facsimile
Scroll
OCR fulltext
iJ3 CAPO QUI N T O.

baluardo , altra poco alta da terra in tal
distanza , che vien quali a battere la fron-
te di etto . Ben però qui si riconoscono
le finezze del fortificare , che precede il
moderno . Casematte nella cortina sugge-
rì come suo pensamento il Marchi sopra
il disegno 86 . Pattando avanti , si trova
inserito nella cortina un pezzo del muro
Scaligero.
Vien finalmente il bastion di Spagna
di superba firuttura , d’ angolo acuto ,
come posto nel voltar del recinto, e per
la sua situazione di sigura particolare ,
ma che fulmina d’ ogni parte in più mo-
di , Ha un piano alto alla punta con la-
ftrichi per artiglieria , il che fu imitato
dal Marchi, come può vederli nella sua
Pianta 32 , e nella 86 . La grettezza del
muro è di 25 piedi . La fàccia più pro-
lungata riguarda il fiume . Le piazze bal-
le hanno due volte dietro per ritirarvi i
cannoni, dimostrate nella carta col pun-
teggiato ; si vede l’istesiò ne’ bastioni di
Legnago ; il qual modo fu grandemente
Pw lodato dal Castriotto per tenervi a co-
perto i pezzi , e le monizioni , senza ri-
stringer la piazza superiore : e il Maggi
lodò per quello conto , e chiamò bellis-
simo un baflion di Padova pur fatto col
disegno del Sanmicheli, Prescrisse il Marchi
quelle volte alle spalle gittate sopra pilastri
alla pag. 221. Ma il Maggi lodò ancora
nel bastion di Padova la comunicazione, e
via coperta tra l’una piazza batta coperta, e
l’altra, il che parimente si vede in quello,
dove un salò ingresso conduce di qua e di
là. Nel di fuori tondeggia negli angoli, os-
sendo i cantoni facilmente dissìpabili : dal
basso all’ alto camminano pietre grandi ,
eh’entrano alternatamente nel muro,qua-
si a scala, e legano perfettamente. II San-
micheli, in cui parve fotte pattata 1’ ani-
ma di Vitruvio, imparò quello modo dall’
interno del nostro Ansiteatro; come impa-
rò da suoi gradi il modo delle pietre sopra
il coperto della porta Nuova, al congiun-
gimento delle quali pon può concorrer’ ac-
qua; e dal silo portico citeriore il gettar’
archi di pietra sotto la loggia della porca
del Palio intramurandovi la volta; e co-
me ne imparò il raddoppiar gli archi so-
pra. i vani, e il far porte grandi di tre so-
li pezzi', o col cuneo in mezo, e il valerli
molto, e in più foggie del rustico, che tan-
to fa bene nell’ opere grandiose e severe,
nobilitando però con belle parti architet-
toniche, e con pulir talvolta a luogo cer-
ti piccoli spazj ¥ Nella piena dell’ Adi-
ge, avvenuta ne’primi di Novembre del
1719 , entrata 1’ acqua in quella fotta,
V&r. lllufì r . Parte III.

corte fino a useire dall’ altro lato , e si-
no a tornar nel suo letto, essendone rima-
si abbattuti tre archi del ponte alla porta
di S. Zeno, il che può servire in più occa-
sioni di documento.
La curiosità di veder’ opere militari som-
mamente magnifiche, e secondo quel tem-
po anche artifiziose , condurrà forsè in
altra giornata il forastiere all’altra parte del
nostro recinto. Il bastione di Campo mar-
zo non va in linea con gli altri , essèndo 1’
opera più moderna, che qui si abbia , co-
me lubricato sui sinir del secole del 1500.
Chi 1* osserverà, potrà dire d’ aver veduto
forsè il maggior baloardodel Mondo, ripro-
vato però per 1’ eccepiva grandezza da tut-
ti, e spezialmente dal Tensini. La capita- rap.12.
le è di piedi 490. la gola di 610. la faccia
delira di 612. è il suo fianco di 160. la sini-
stra di 518. è il fuo sianco di 132, comprali
78, che ne tira la corda dell’ orecchione.
Ha il parapetto di terreno , e benché da una
parte copra il fianco con orecchione, non
fa così dall’altra , avendo forsè creduto b
Ingegnere di non esiervenequivi bi sogno per
la vicinanza del siume, e pel Io batterdel-
la campagna, che vi fa il posto alto del Cro-
cisitto. Le piazze batte hanno muri nobili,
e più cose ottervabili: vi si seende dalla go-
la per due larghe strade di facil declivio.
Fuor del bastione è un’ ingresso or turato,
e preso d’attai lontano, il corridor del qua-
le è credibil conduca a qualche porta di sor-
rita nel sianco. Il muro Scaligero che pro-
cede sino al fiume, dovea con le lue torri
atterrarli ; vedefi principiata la cortina, che
si ritirava in dentro piegando su la dritta ,
onde proseguendo taglierebbe lo spazio,ove
s’ è or sabricata la Fiera. La muraglia di
qua è sottomurata per di fuori, comincian-
do nel fosso.
Segue il bastion delle Maddalene, che
abbiamo avanti desentto, quando si notò,
come fu il primogenito di ruttigli angolari.
Le cannoniere nel grossissimo muro del fian-
co son copertissìme, ma poco veggondi fuo-
ri : il merlone s’ alza fino al pari delle fac-
ce , ed ha banchetta per archibugeri : met-
ton nelle due piazze grandiffime porte sopra
terra, composte di tre sole pietre . Le ca-
sematte hanno due nobili ingressi con arco
di particolar modo, e volte spaziose.Ognu-
na si divide in due alte stanze con fòro qua-
drato in ciascuna per un pezzo d’artiglieria,
che vien’a riuseire sotto la cannoniera seo-
perta: di fuori è il segno di spaziosa bocca
con arco doppio, otto piedi più alta del pian
del fosso , Ogni stanza ha di sopra due fori
per lume, eperesalo, ma veramente poco
servircbhero per potervi risare a lungo il cam
I 2 no-
 
Annotationen