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Maffei, Scipione; Vallarsi, Jacopo [Bearb.]; Berno, Pierantonio [Bearb.]
Verona Illustrata (Parte Terza): Contiene La Notizia Delle Cose In Questa Citta' Piu' Osservabili — In Verona: Per Jacopo Vallarsi, e Pierantonio Berno, 1732

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Capo settimo: Gallerie
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https://doi.org/10.11588/diglit.62319#0141
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173

CAPOSETTIMO. 274

Piacentino Monaco, fatta a parola per pa-
rola . Un Ledi co in Vicenza del 1483. L’
Omero di Fiorenza. D’ Aldo Elìodo, Teo-
crito, Aristofane con gli Scollarti, Galeno
in gran foglio e più altri anteriormente al
1500. In Ebraico con grandi e belle lette-
re, e punti il Pentateuco col Targum, e
i Commentar] di Rasi , rtampato a Bolo-
gna in cartapecora l’anno 5242 , che dà
il 1482, anterior però alle rtampe di Son-
cino, e ad ogn’altra Ebraica finora nota.
Alcuni de’ libri rtampati siotto il Principe
Basiàrabba in Bucoresti di Valachia, e
tra quelli la sacra Scrittura in gran fo-
glio , con bella carta d’Italia , in lingua , e
carattere Illirico , o sia Ruteno, o Ser-
viano, com’altri il chiama.
Alquanti Manuscritti . Prima tra’Gre-
ci , Commentar] sopra i Salml^, da’ qua-
li fu tratto già un Frammento di Ne-
florio nella Lettera sopra alcuni fram-
menti, pretesi di Sant’Ireneo. Carta che
si conosoe tagliata già da codice in ca-
rattere maiuscolo , contenente un’ esposi-
zione di Cirillo Alesiàndrino sopra i Sal-
mi , qual esposizione sarebbe non sola-
mente inedita, ma finora incognita , e
innominata. . •
Copie due della interpretazion de’Salmi
di Niceforo Blemmida : inedita.

Omilie trentatre di Leon Sapiente, del-
le quali dieciotto inedite.
Omilie di Sifilino sopra gli Evangelj del-
le Domeniche di tutto l’anno; manca il
principio: inedite.
Asclepio sopra la Metafisica d’Arsote-
le , secondo la mente d’Ammonio;inedito.
David Filosofo sopra Arirtotele, e so-
pra Porfirio; inedito.
Tattica del Porfirogenito intera , aven-
dola il Meursio data fuori dimezata .
Epistole di moderni Greci: una diMar-
gunio ne publicammo nella sopramentova-
ta Lettera.
Catalogo d’amplissìma libreria Greca,
che mostra non essèr più antico di dugent’
anni,e pure molte opere registra al presen-
te perdute, e di non poche delle quali no-
tizia non abbiamo alcuna.
Tra i Latini gran raccolta di sentenze sat-
ta nel secolo del 1300, donde molte notizie
si traggono per gli antichi Scrittori, e nel-
la quale molti de’ sentenziosi versi di Pu-
blio Siro si leggono non più veduti, e così
alcuni distici di Marziale.
Raccolte d’antiche Iscrizioni di Felicia-
no, e di Fra Giocondo.
Lìber Albaldi de mìnaciìs . Si trova in
altri codici : Demetrìì Alabaldi de notis fon-
derum et menfararum.
Parte III.

Sermoni, ed Epistole di Raterio, tra
le quali più cose non ancor publicate. Vi-
ta di S. Zenone, edita da noi poco fa.
Summa , cioè Gramatica , Magìstri
Joannìs a Pigna.
Epistole del Venerabil Paolo Maffei, det-
to in libro stampato nel 1521 a Venezia,
il Beato Paolo da Verona. Dialoghi di Ti-
moteo .
Opere del Calderine, delie quali si è
parlato negli Scrittori.
Ars Rithmoram vulgarìum di Antonio
da Tempo.
Arte dell! Ritmi volgari di Gidino da
da Sommacampagna.
Trattati delle gemme, e delle pietre di
Leonardo da Pesaro, e d’altri. Nel me-
desimo Trattati di Leon Battista Alberti
della Pittura.
Versione antica d’alcune Orazioni di Ci-
cerone; e Concioni molte, ed Epistole del
1300.
Sermoni di S. Bernardino da Siena, rac"
colti dalla fua voce.
Opera in terza rima di Giacopo d’ Albi-
zotto da Firenze, sopra Venezia, scritta
nel 1465.
Studio genealogico di Francesco del Be-
ne sopra le Famiglie di Verona,
Elogj, o sia vite d’uomini illustri spe-
cialmente Veronesi di Francesco Pola.
Municipalia Decreta : cioè utilissima rac-
colta , e compendio delle Parti del Consi-
glio di Verona dal 1405 al 1627, fatta da
Bartolomeo Monselice.
Libro di Marc’Antonio Marcello degli
Stati dipendenti dalla fanta Sede .
Poesie, e Prole varie volgari, e Lati-
ne , cominciando^ dal 1300. Cronica del Cor-
na in ottava rima. Scritture molte Isto-
riche, Politiche, e d’altro argomento.
Tesoro di Brunetto Latini in antico Fran-
cese, com’ ei lo scrisse: fòglio in membra-
na con miniature . Quello raro codice fu
già trasmelso a Firenze a richiesta dell’ in-
comparabile e per dottrina, e per bontà di
cuore, e candidezza di costumi Anton Ma-
ria Salvini , il quale , sè non veniva in-
terrotto dall’ ultima , e lunga malattia s
volea farlo stampare con sue note ; che
molto utili sarebbero riuscite nel fatto
della lingua Toscana , confrontando la;
traduzione antica di Buono Giamboni 3
citata spesso dal Vocabolario della CruL
ca . Tanto apparisce per una lettera del
medesimo Salvini, che sta ora nel codice.
Alquanti rotoli de’ tempi Longobardi 9
scritti in corsivo antico . Un esemplare
della Bolla del Concilio Fiorentino Lati-
na, e Greca,con la soscrizione in cinabro
S dell’
 
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