<( III. )(»
SEBASTIANO GALEOTTI
7W rande certamente era flato il profitto , che
■J|r Sebastiano Galeotti avea fatto in Firen-
jjgi ze , dove era nato 1’ anno 1676. , sotto
H la direzione dell’ insigne dipintore Ales-
« sandro Gherardini ; ma desideroso egli d’
ggl acquistare nuove e più estese cognizioni
gag nell’ arte , pensò di trasferirsi a Bologna ,
- irrsùì»- ■ jnvitato colà dalla fama , e dal merito del
celebratissìmo maestro Gio. Giuseppe dal
Sole , dal quale apprese la sicura maniera di comparir valen-
tuomo . Tornato in fatti alla patria , diede Tubilo manifeste
riprove dell’ indicibil frutto ricavato dagl’ indefessi Tuoi studj;
e colla produzione di varj ben intesi lavori a olio , ed a fre-
seo , e col maneggio de’ Tuoi spediti e spiritosi pennelli si
procacciò appresso gl’ intendenti il credito d’ artesice valoro-
so , A lui pertanto diverse opere furon commesse da. parec-
chi nobili cittadini, nelle case de’ quali tuttora si conserva-
no molti suoi quadri condotti con ottimo gusto (•) ; e ne’
sacri pubblici luoghi della nostra città s’ ammiran pure del
Galeotti non poche (limabili pitture , come nel secondo chio-
stro de’ Padri di San Marco cinque lunette , che rappresenta-
no alcuni fatti delia vita di San Domenico ; nella chiesa di
Sant’ Iacopo sopr’ Arno una tavola esprimente 1’ immacolata
Concezione di Maria Vergine ; e nella chiesa delle Monache
di Sant’ Orsola lo sfondo della soffitra (») con San Pietro d’
Alcantara , che adora la Croce circondata da alcuni Angioli .
Più
(x) Uno di quelli quadri rappresentante Io sposalizio
di Rebecca , che fu già della nobil famiglia France-
sili , è appresso il Sig. Ignazio Hugfotd .
(3) Avverte il P. Ricba nelle Notizie Itteriche delle
Chiese Fiorentine Tom. VII, pag. 49., che il Galeotti
credendo la soffitta più alta di quello , che è , s’ in-
gannò nelle figure ; onde quelle non fanno quella
veduta , che meritano .
SEBASTIANO GALEOTTI
7W rande certamente era flato il profitto , che
■J|r Sebastiano Galeotti avea fatto in Firen-
jjgi ze , dove era nato 1’ anno 1676. , sotto
H la direzione dell’ insigne dipintore Ales-
« sandro Gherardini ; ma desideroso egli d’
ggl acquistare nuove e più estese cognizioni
gag nell’ arte , pensò di trasferirsi a Bologna ,
- irrsùì»- ■ jnvitato colà dalla fama , e dal merito del
celebratissìmo maestro Gio. Giuseppe dal
Sole , dal quale apprese la sicura maniera di comparir valen-
tuomo . Tornato in fatti alla patria , diede Tubilo manifeste
riprove dell’ indicibil frutto ricavato dagl’ indefessi Tuoi studj;
e colla produzione di varj ben intesi lavori a olio , ed a fre-
seo , e col maneggio de’ Tuoi spediti e spiritosi pennelli si
procacciò appresso gl’ intendenti il credito d’ artesice valoro-
so , A lui pertanto diverse opere furon commesse da. parec-
chi nobili cittadini, nelle case de’ quali tuttora si conserva-
no molti suoi quadri condotti con ottimo gusto (•) ; e ne’
sacri pubblici luoghi della nostra città s’ ammiran pure del
Galeotti non poche (limabili pitture , come nel secondo chio-
stro de’ Padri di San Marco cinque lunette , che rappresenta-
no alcuni fatti delia vita di San Domenico ; nella chiesa di
Sant’ Iacopo sopr’ Arno una tavola esprimente 1’ immacolata
Concezione di Maria Vergine ; e nella chiesa delle Monache
di Sant’ Orsola lo sfondo della soffitra (») con San Pietro d’
Alcantara , che adora la Croce circondata da alcuni Angioli .
Più
(x) Uno di quelli quadri rappresentante Io sposalizio
di Rebecca , che fu già della nobil famiglia France-
sili , è appresso il Sig. Ignazio Hugfotd .
(3) Avverte il P. Ricba nelle Notizie Itteriche delle
Chiese Fiorentine Tom. VII, pag. 49., che il Galeotti
credendo la soffitta più alta di quello , che è , s’ in-
gannò nelle figure ; onde quelle non fanno quella
veduta , che meritano .