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GIO. DOMENICO
CAMPIGLIA
PITTORE,
a Lucca , dove era nato 1’ anno 1692. ,
mandaco in Firenze in età puerile Gio. Do-
menico Campiglia da’ suoi genitori appres-
so 1’ industre , ed ottimo zio , che era im-
piegato nell’ attuai servizio del Granprinci-
pe Ferdinando in qualità di artefice valo-
roso , che intarsiava nel legno fiori , anima-
li , e grotteschi capricci di diversi colori ;
dopo d’ aver passati i più verdi giorni del-
1* età sua nell’ imparare i necessai j rudimenti delle lettere , fu
dal medesimo , che nello spiritolo nipote avea ben presto ravvi-
sato un genio particolare per 1’ arte , raccomandato alla direzio-
ne degli accurati, ed amorevoli precettori Tommaso Redi , e
Lorenzo del Moro , dal primo de’ quali apprese il dilegno ,
frequentando le scuole del nudo , e della notomia , e dal se-
condo le regole della prospetriva , e dell’ architettura . Collo-
cato quindi nella Reai Galleria , dove col disegnare tutte le
statue , e i migliori quadri dimoslrò gran valore ; e mandato
poscia dallo zio a Bologna (■) nella icuola di Gio. Giuseppe
dal Sole , colla scorta del quale copiò le opere de’ Caracci ,
di Guido , e d’ altri celebri dipintori : divenne in breve tem-
po un giovane assai valente , talché tornato alla patria seppe
egregiamente condurre diversi quadri pel Cavalier Cellesi , ed
alquanti ritratti .
Avendo poi risoluto il Campiglia di trasferirsi a Roma ,
s’ applicò subito a disegnare 1’ antico , e ad apprendere la
pittura con maggiore impegno ; e dopo non molto tempo s’
acqui-
(i) Dimorò in Bologna il Campiglia nel palazzo del presentante la fuga in Egitto della Vergine Madre
Conte Paolo Zambeccavi suo amantissìmo protettore , col santo Bambino Gesù .
a cui sece un bel quadro di propria invenzione rap-
GIO. DOMENICO
CAMPIGLIA
PITTORE,
a Lucca , dove era nato 1’ anno 1692. ,
mandaco in Firenze in età puerile Gio. Do-
menico Campiglia da’ suoi genitori appres-
so 1’ industre , ed ottimo zio , che era im-
piegato nell’ attuai servizio del Granprinci-
pe Ferdinando in qualità di artefice valo-
roso , che intarsiava nel legno fiori , anima-
li , e grotteschi capricci di diversi colori ;
dopo d’ aver passati i più verdi giorni del-
1* età sua nell’ imparare i necessai j rudimenti delle lettere , fu
dal medesimo , che nello spiritolo nipote avea ben presto ravvi-
sato un genio particolare per 1’ arte , raccomandato alla direzio-
ne degli accurati, ed amorevoli precettori Tommaso Redi , e
Lorenzo del Moro , dal primo de’ quali apprese il dilegno ,
frequentando le scuole del nudo , e della notomia , e dal se-
condo le regole della prospetriva , e dell’ architettura . Collo-
cato quindi nella Reai Galleria , dove col disegnare tutte le
statue , e i migliori quadri dimoslrò gran valore ; e mandato
poscia dallo zio a Bologna (■) nella icuola di Gio. Giuseppe
dal Sole , colla scorta del quale copiò le opere de’ Caracci ,
di Guido , e d’ altri celebri dipintori : divenne in breve tem-
po un giovane assai valente , talché tornato alla patria seppe
egregiamente condurre diversi quadri pel Cavalier Cellesi , ed
alquanti ritratti .
Avendo poi risoluto il Campiglia di trasferirsi a Roma ,
s’ applicò subito a disegnare 1’ antico , e ad apprendere la
pittura con maggiore impegno ; e dopo non molto tempo s’
acqui-
(i) Dimorò in Bologna il Campiglia nel palazzo del presentante la fuga in Egitto della Vergine Madre
Conte Paolo Zambeccavi suo amantissìmo protettore , col santo Bambino Gesù .
a cui sece un bel quadro di propria invenzione rap-