$( XIII. )(>
FRANCESCO
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tó silenzio i tanti
hiunque rissette , che nell’ angusto deter-
minato giro d’ un breve elogio è asso lu-
tameli te impedìbile il far conoscere il ve-
ro merito d’ un qualche instancabile ,
ed insigne professore con 1’ esatto detta-
glio delle di lui opere sì numerose , che
gli spaziosi confini richiederebbero di lun-
ga floria ; potrà agevolmente intendere il
motivo , che ci ha obbligati a passare sot-
, e sì pregevoli dipinti del celebre artefi-
ce Francesco Conti , colla ragionevol Insinga , che il
solo far noto al pubblico , che egli nel corso del viver suo com-
pì con plausibile riuscimento per le chiese lolamente della To-
scana centodieci tavole da altare , polla ballevolmente far con-
cepire quanto egli fosse accreditato, e valente pittore , e
quanto altresì fosse infaticabile nell’ operare . Giudicando per-
tanto , che una sì fatta veridica , ed onorevole anellazione
del prodigioso numero di tali opere sia il maggiore elogio,
che da noi far si possa di quello esimio dipintore , accenne-
remo soltanto alcune brevi notizie riguardanti i suoi studj ,
alcun’ altre sue opere di diverta genere , ed i suoi avanza-
menti ; e speriamo che anche quelle sole saranno ballanti a
formare un vantaggioso carattere del suo gran merito .
Nato egli in Firenze il dì 20. di Gennaio dell’ anno
i68t. , e da Carta Conti, e da Umiltà Ciabilli suoi genito-
ri onestamente educato , fu da’ medesimi in età d’ anni otto
raccomandato alla direzione di Simone Pignoni , nella di cui
Scuola si trattenne anni dieci con incredibil progresso . Co-
V. IL P. L D no-
FRANCESCO
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tó silenzio i tanti
hiunque rissette , che nell’ angusto deter-
minato giro d’ un breve elogio è asso lu-
tameli te impedìbile il far conoscere il ve-
ro merito d’ un qualche instancabile ,
ed insigne professore con 1’ esatto detta-
glio delle di lui opere sì numerose , che
gli spaziosi confini richiederebbero di lun-
ga floria ; potrà agevolmente intendere il
motivo , che ci ha obbligati a passare sot-
, e sì pregevoli dipinti del celebre artefi-
ce Francesco Conti , colla ragionevol Insinga , che il
solo far noto al pubblico , che egli nel corso del viver suo com-
pì con plausibile riuscimento per le chiese lolamente della To-
scana centodieci tavole da altare , polla ballevolmente far con-
cepire quanto egli fosse accreditato, e valente pittore , e
quanto altresì fosse infaticabile nell’ operare . Giudicando per-
tanto , che una sì fatta veridica , ed onorevole anellazione
del prodigioso numero di tali opere sia il maggiore elogio,
che da noi far si possa di quello esimio dipintore , accenne-
remo soltanto alcune brevi notizie riguardanti i suoi studj ,
alcun’ altre sue opere di diverta genere , ed i suoi avanza-
menti ; e speriamo che anche quelle sole saranno ballanti a
formare un vantaggioso carattere del suo gran merito .
Nato egli in Firenze il dì 20. di Gennaio dell’ anno
i68t. , e da Carta Conti, e da Umiltà Ciabilli suoi genito-
ri onestamente educato , fu da’ medesimi in età d’ anni otto
raccomandato alla direzione di Simone Pignoni , nella di cui
Scuola si trattenne anni dieci con incredibil progresso . Co-
V. IL P. L D no-