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Guattani, Giuseppe Antonio [Editor]
Memorie enciclopediche romane sulle belle arti, antichita etc — 1.1806 [Cicognara, 1324A]

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Roma
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https://doi.org/10.11588/diglit.8989#0081
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viglia sìa reale, ideale, o misto . In Roma, ove tanto nell'interno*
Quanto nelle adiacenze e suburbani, si abbonda di belle e pittores»
che rovine, un tal genere è venuto in moda al segno , che non v"è
Forestiere che non ne parta previsto Lo smercio, ha spinto 1 arte
alla perfezione , ove può dirsi giunta in meno di cinque lustri da
che venne alla luce . Si credette al principio, che questi colon tratti
da sughi d'erbe avessero corta durata : ed in fatti duravano poco , e.
si chiamavano cojoretti, perchè la mano poco maestra,-.ve li stende-
va sopra con gran timore, stemprati, di molto, e non in massa . Si è
poi veduto che adoprari a dovere durano al pari de' colori ad olio 9
senza rischio de' cambiamenti, che l'olio suol recare ai dipinti. Co-
nosciuta dunque l'arte, e. tolto l'inganno, è cresciuto altresì Timpe-
gno negli artisti che vi si applicano , in moltiplicare gli eruditi , e
vaghi soggetti, che il locale di Roma, e della campagna Romana ci
somministra ; quindi in proporzione si è aumentato il numero de*
concorrenti a questo genere di dipinto,che fuori di Roma non ho ve-
duto usato con ristessa effetto. Non so intanto se in questo modo di
colorire siano giammai comparsi soggetti come questi due che sia-
mo per annunciare, eseguiti in grande dal Sìg.Fì/ìppo Giuntotar-
di ;in uno de'quali è raccolta la Veduta generale del Foro domano
C il moderno Campo Vaccino ) con quanto di antico vi resta ; nell"
altra un prospetto universale di Ti voi infonde fortunatamente tutti
si scuoprono i punti più pittoreschi, e le rovine principali di quel
favorito asilo della natura, delizia principale de' Romani antichi 9
visitato , ed ammirato tutt'ora dagl' indìgeni, ed esteri tutti .

Il disegno della detta prospettiva è preso dalla parte orien-
te della Città , 'sul monte di S. Antonio , luogo creduto apparte-
nere alla Villa r/'Orazio . La Città intera si presenta come in An-
fiteatro . Pompeggiano in essa i Tempj di Vesta e della Sibilla 9
la Villa d^Este , le antiche torri , e vagamente 5 in una separata
elevazione la Chiesa de'Cappuccini. Tutto questo è coronato da
monti che formano una graziosa linea per primo piano ; chiara-
mente ne'siegue il corso dtWAniene, il quale fatta la gran cascata
passando per la grotta di Nettuno-, e per l'altra della Sirena , ser-
peggia nella Valle sottoposta ; intanto che parte di esso, dopo aver
servito all'uso di alcuni molini in Città, forma le tanto giustamente
ammirate cascatelle , e riunitosi all' altro ramo delle cascarel-
le più piccole dette di Mecenate , prosieguè il suo cammino sotto
ilponte Lucano , e s'innoltra nelle pianure di Roma . Vedesi in
lontano il Tuscolo coi vicini paesi-insino al mosiivolibanot celebra
 
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