12,3
belle notizie de' due famosi Letterati Gioì Aut. Campano, e Tommaso
Campanella, che sono stati soliti di fregiare i loro Libri, con versi,
ed Emblemi, corrispondenti al loro cognome . Accenna le Campa-
ne più grandi del Mondo ; l'abuso , che talvolta se n'è fatto ; gli usi
ridicoli, ai quali si sono fatte servire per le più frivole ragioni, come
quella.del Conte Bojardo, che le fece suonare a Scandiano, per esser-
gli venuto in mente il nome di Rodomonte , da mettersi ad uno degli
Eroi del suo Orlando innamorato ; e la stolida credulità di alcuni
Medici j che hati dato per ricetta il .loro suono al dolor di Capo s
e per la felicità de' Par,ti . Enumera in fine il lungo stuolo de' Pro-
testanti , che le han condannate , e il più numeroso de' Cattolici,
che le han difese .
Nella i, Parte, tesse la storia del numero , qualità, e sito delle
antiche Campane Capitoline , spiegandoci, che la maggiore chia-
mavasi la Patatina di Viterbo . Essa fu tolta dai Romani fin dal
12,00. a quella Città, da cui trasportarono ancora la -Catena della
Porta Salsicchia , che si conserva appesa air Arco di S. Vito j, ,ov' è
rimasta superstite al fato della predata sua coetanea, e compagna..
Ricerca , quando s'incominciasse ai annunziare con essa alla Città
la Morte de' Papi, e a dare il permesso di prendere Ja Maschera
negli 8- giorni di Carnevale . Quindi dai Diarj ricava le memorie
cronologiche dell'uso fattone dal 1218., fino a' nostri tempi . Gre-
gorio XIII. le collocò nella maestosa Torre , fabbricata da. Martin
Lunghi, sopra il Palazzo Senatorio , eretto da Bonifazio IX., aven-
done fatte coniare per memoria tre Medaglie , da cui si rileva la di-
versità . P,pi si descrive la solenne cerimonia della Benedizione delle
nuove, fatta dal regnante Pontefice , le di cui gloriose gesta , fin dalla
sua Elezione , Coronazione , Partenza da Venezia , Venuta in Ro-
ma , e Possesso , sono state egualmente descritte dallo stesso Ch. A>
Si parla finalmente della loro collocazione.nella Torre Campana-
ria , ove è stato trasferito l'Orologio , che finora era stato su la Faèr
ciata dell'Aracoeli .
Questa traslazione ha eccitato.]'instancabile A. ad arricchire
il suo Libro con un Trattato il più dilettevole , ed istruttivo , so-
pra ogni sorta di Orologj . Incomincia dai Solari, descrivendo
quello di Ezechia , e tutti gli altri , di cui si ha cognizione , con
indicarne il meccanismo » Passa a quelli di Acqua , chiamati Clepsi-
Are , che servivano specialmente per fissare il tempo agli Oratori nel
Foro , e per misurarlo agli Avventori delle Cortigiane Ateniesi ; e
poi a quelli ^polvere , a pendolo, e a ruota . Ricerca i primi loro
belle notizie de' due famosi Letterati Gioì Aut. Campano, e Tommaso
Campanella, che sono stati soliti di fregiare i loro Libri, con versi,
ed Emblemi, corrispondenti al loro cognome . Accenna le Campa-
ne più grandi del Mondo ; l'abuso , che talvolta se n'è fatto ; gli usi
ridicoli, ai quali si sono fatte servire per le più frivole ragioni, come
quella.del Conte Bojardo, che le fece suonare a Scandiano, per esser-
gli venuto in mente il nome di Rodomonte , da mettersi ad uno degli
Eroi del suo Orlando innamorato ; e la stolida credulità di alcuni
Medici j che hati dato per ricetta il .loro suono al dolor di Capo s
e per la felicità de' Par,ti . Enumera in fine il lungo stuolo de' Pro-
testanti , che le han condannate , e il più numeroso de' Cattolici,
che le han difese .
Nella i, Parte, tesse la storia del numero , qualità, e sito delle
antiche Campane Capitoline , spiegandoci, che la maggiore chia-
mavasi la Patatina di Viterbo . Essa fu tolta dai Romani fin dal
12,00. a quella Città, da cui trasportarono ancora la -Catena della
Porta Salsicchia , che si conserva appesa air Arco di S. Vito j, ,ov' è
rimasta superstite al fato della predata sua coetanea, e compagna..
Ricerca , quando s'incominciasse ai annunziare con essa alla Città
la Morte de' Papi, e a dare il permesso di prendere Ja Maschera
negli 8- giorni di Carnevale . Quindi dai Diarj ricava le memorie
cronologiche dell'uso fattone dal 1218., fino a' nostri tempi . Gre-
gorio XIII. le collocò nella maestosa Torre , fabbricata da. Martin
Lunghi, sopra il Palazzo Senatorio , eretto da Bonifazio IX., aven-
done fatte coniare per memoria tre Medaglie , da cui si rileva la di-
versità . P,pi si descrive la solenne cerimonia della Benedizione delle
nuove, fatta dal regnante Pontefice , le di cui gloriose gesta , fin dalla
sua Elezione , Coronazione , Partenza da Venezia , Venuta in Ro-
ma , e Possesso , sono state egualmente descritte dallo stesso Ch. A>
Si parla finalmente della loro collocazione.nella Torre Campana-
ria , ove è stato trasferito l'Orologio , che finora era stato su la Faèr
ciata dell'Aracoeli .
Questa traslazione ha eccitato.]'instancabile A. ad arricchire
il suo Libro con un Trattato il più dilettevole , ed istruttivo , so-
pra ogni sorta di Orologj . Incomincia dai Solari, descrivendo
quello di Ezechia , e tutti gli altri , di cui si ha cognizione , con
indicarne il meccanismo » Passa a quelli di Acqua , chiamati Clepsi-
Are , che servivano specialmente per fissare il tempo agli Oratori nel
Foro , e per misurarlo agli Avventori delle Cortigiane Ateniesi ; e
poi a quelli ^polvere , a pendolo, e a ruota . Ricerca i primi loro