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Autori, e descrìve prima i più celebri di Strasburgo, Anversa,.
JLovanio , Malines, Brusselles, Courtray, Ostenda , Mongs, Tour-
r«ay, Gand ; Bruges, e Liegi; poi quelli di Milano, Vicenza,
Pavia, Reggio, Venezia, Genova, Bologna, Ferrara, e Firen-
ze . Oltre d' enumerazione di questi Grologj pubblici , molti de1
quali formano il più armonioso Carrillon , ne descrive uno bellissi-
mo a secondi naturali ad Equazione , veduto a Parigi ; ed un altro
eseguito dal Cavalier Luigi Valadier nell' occhio del Piedestallo
della Colonna Trajana, impellicciata di Lapislazuli , con lastre
,cT oro , e d' argento . Promuove poi le questioni , se possa for-
marsi un' .Orologio con moto perpetuo , senza bisogno di caricarlo ;
e se sia preferibile 1' Oltramontano all'' Italiano ; rilevando il pregio
della nòstra Roma, di esser proveduta di Orologi pubblici, che so-
no tutti enumerati, sopra ogni altra Città ; e dove bramerebbe
di veder introdotta T arte di fabbricarli di nuovo , con la .nostra
Data , per accrescere questo nuovo ramo di Commercio .
Viene poi a trattare di tutte.le altre qualità di Orólogj^ndi-
t candone le ricchissime Collezioni ne'Musei dell''JElettor di Sassonia,
e del Duca di Brunsmch , ed il trasporto per essi de' due Impera-
dori Carlo V., e Leopoldo , e del Gran Duca Gio: Gastone, il quale
per altro confessò , che non li vidde andar mai uniti, se non un a
sola volta , in cui caddero tutti dal suo Tavolino.. Descrive le in-
gegnosissime invenzioni di Gio. Giorgio Capobianco Veronese , e
dell' Inglese Bovverich , che introdussero gì' Orinoli fin negli Anel-
li, e ne' Candelieri . Dimostra però che la loro perfezione dee ri-
petersi dal Regno di Carlo IL che dall' Inghilterra mandò in dono
due Mostre a LuigiXIV., che non seppe aprire , che il P. Sebastia~
no Truchet Carmelitano , che per i suoi rari talenti incontrò la
grazia del Duca di Lorena , e di Pietro il Grande , che , per convin-
cerlo del suo affetto , 1' obbligò a bere nel proprio Bicchiere . Le
suddette Mostre furono tanto più ammirate, quanto che lo stesso
Luigi XIV. non avea mai vedute le simili ; avendo fatto regalare ,
per una cosa molto pregevole , un' Orologio con la corda di budel-
lo , a un certo Cittadini, che in Milano avea tessuti tutti i Drappi
del suo Appartamento , per le sue .Nozze coli' Infinta Maria Tere-
sa . Descrive ancora gli Orologj da Tavolino , gli Svegliarini, le
Mostre Tascabili , le Ripetizioni, e gli Oriuoli nelle Tabacchie»
re , ne' Pomi de' Bastoni ,, ne' Monili delle Donne , e fino ne' Bot-
toni degli abiti, che formano danzando un suono amabile , ed ar-
monioso , come quello delle Arabe, che portano i campanelli
Autori, e descrìve prima i più celebri di Strasburgo, Anversa,.
JLovanio , Malines, Brusselles, Courtray, Ostenda , Mongs, Tour-
r«ay, Gand ; Bruges, e Liegi; poi quelli di Milano, Vicenza,
Pavia, Reggio, Venezia, Genova, Bologna, Ferrara, e Firen-
ze . Oltre d' enumerazione di questi Grologj pubblici , molti de1
quali formano il più armonioso Carrillon , ne descrive uno bellissi-
mo a secondi naturali ad Equazione , veduto a Parigi ; ed un altro
eseguito dal Cavalier Luigi Valadier nell' occhio del Piedestallo
della Colonna Trajana, impellicciata di Lapislazuli , con lastre
,cT oro , e d' argento . Promuove poi le questioni , se possa for-
marsi un' .Orologio con moto perpetuo , senza bisogno di caricarlo ;
e se sia preferibile 1' Oltramontano all'' Italiano ; rilevando il pregio
della nòstra Roma, di esser proveduta di Orologi pubblici, che so-
no tutti enumerati, sopra ogni altra Città ; e dove bramerebbe
di veder introdotta T arte di fabbricarli di nuovo , con la .nostra
Data , per accrescere questo nuovo ramo di Commercio .
Viene poi a trattare di tutte.le altre qualità di Orólogj^ndi-
t candone le ricchissime Collezioni ne'Musei dell''JElettor di Sassonia,
e del Duca di Brunsmch , ed il trasporto per essi de' due Impera-
dori Carlo V., e Leopoldo , e del Gran Duca Gio: Gastone, il quale
per altro confessò , che non li vidde andar mai uniti, se non un a
sola volta , in cui caddero tutti dal suo Tavolino.. Descrive le in-
gegnosissime invenzioni di Gio. Giorgio Capobianco Veronese , e
dell' Inglese Bovverich , che introdussero gì' Orinoli fin negli Anel-
li, e ne' Candelieri . Dimostra però che la loro perfezione dee ri-
petersi dal Regno di Carlo IL che dall' Inghilterra mandò in dono
due Mostre a LuigiXIV., che non seppe aprire , che il P. Sebastia~
no Truchet Carmelitano , che per i suoi rari talenti incontrò la
grazia del Duca di Lorena , e di Pietro il Grande , che , per convin-
cerlo del suo affetto , 1' obbligò a bere nel proprio Bicchiere . Le
suddette Mostre furono tanto più ammirate, quanto che lo stesso
Luigi XIV. non avea mai vedute le simili ; avendo fatto regalare ,
per una cosa molto pregevole , un' Orologio con la corda di budel-
lo , a un certo Cittadini, che in Milano avea tessuti tutti i Drappi
del suo Appartamento , per le sue .Nozze coli' Infinta Maria Tere-
sa . Descrive ancora gli Orologj da Tavolino , gli Svegliarini, le
Mostre Tascabili , le Ripetizioni, e gli Oriuoli nelle Tabacchie»
re , ne' Pomi de' Bastoni ,, ne' Monili delle Donne , e fino ne' Bot-
toni degli abiti, che formano danzando un suono amabile , ed ar-
monioso , come quello delle Arabe, che portano i campanelli