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Guattani, Giuseppe Antonio [Editor]
Memorie enciclopediche romane sulle belle arti, antichita etc — 1.1806 [Cicognara, 1324A]

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Roma
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https://doi.org/10.11588/diglit.8989#0152
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NOTIZIE ESTERE

Continuazione e fine delle memorie intorno alla vita
ed agli studj di Mozart .

M ozart il quale, nelle prime quattro settimane del suo lavo-
ro, avea spesso avuto de' giramenti di testa e delle mancanze ,
le provò allora assai più frequenti, dandosi effettivamente a cre-
dere che gli avvenimenti potessero essere precursori della di lui
morte, e che il forestiere fosse mandato dal cielo per dargli un
cenno analogo all' arte sua , che V ora fatale era per lui venu-
ta vicina . Egli lavorò dunque con più amore ed assiduità , ri-
guardando questo Requiem come un opera che doveva essere de-
stinata a fare il suo più glorioso monumento . Effettivamente
terminò questo insigne lavoro prima della seconda dilazione di-
mandatane . Un ora prima di morire si fece dare lo spartito del
Requiem e lo scartabellò. Morì a Vienna il 5. Decembre 179f.
col tormentoso sospetto di avere avuto del veleno, ma d' una
qualità da produrre un lento insensibile effetto . Breve ma mol-
to splendida e gloriosa è stata la di lui carriera. Egli si è fatto
un nome , il quale per certo non si perderà mai fintantoché esi-
sterà un un Tempio dedicato alla Musa dell' armonia, e bene
spesso le anime sensibili , commosse soavemente dalla dovi-
zia , e bellezza delle di lui armoniche composizioni , tribute-
ranno ai grande, ed immortale Mozart le lodi del sommo tras-.
porto , e delia vera riconoscenza .

Un' anima filarmonica , il di cui nome ci è ignoto , men-
tre lesse la dolente istoria di questo genio sublime che fece
( qual' altro Pergole se ) dalla cuna alla tomba un breve passo ; restò
colpito in sentire che il giovinetto non avendo trovato in Na-
poli un Piano-forte, dovette su i soliti cembali a penna far sen-
tire la sua maestria . Nacque giustamente la sua meraviglia dall'
essergli noto che la bella invenzione di codesti strumenti era già
da gran tempo sorta in Italia, che perciò bisognava congettu-
rare che questa, al pari di tante altre capitali scoperte, estinta
sul nascere, non avendo per qualche disgraziata combinazione
preso piede, siaci poi stata data in seguito , per merce nuova.,

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