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O. MARUCCHI
aveva aumentato la duplice potestà della sede apostolica (cioè
la potestà di legare e di sciogliere), dandosene poi subito la
ragione e dicendosi che tale aumento era provato dal fatto che
Pietro ivi esercitava la sua autorità.
« Auxit apostolicae geminatimi sedis honorem — Christus,
et ad coelos hanc dedit esse viam; — Nam cui syderei com-
misit limina regni (cioè Pietro) — Hic habet in templis altera
claustra poli » *.
Queste parole si possono spiegare completandole presso a
poco così. « La dignità della sede apostolica, la quale già era
duplice fin dal principio (potestas ligandi atque solvendi) fu poi
aumentata per volere di Cristo, dal fatto dell’aver Pietro sta-
bilito la sua residenza qui in Roma ». Ed infatti la dignità della
sede papale si accrebbe dall’essersi essa stabilita nella metro-
poli dell’impero; e di questo grande avvenimento il vero e pro-
prio ricordo non era nè il Vaticano nè il Luterano, ma unica-
mente quel luogo posto presso la via Salaria che dicevasi « sedes
ubi prius sedit sanctus Petrus !.
E con questa spiegazione si accorda anche mirabilmente il
senso deH’epigramma 26 della silloge di Verdun scritto sul
« Consignatorium » il quale comincia con le parole « Istic in-
sontes », etc. ; giacché in esso si fa appello chiaramente ad un 1 2
1 E si noti bene la forza che ha qui il nam, il quale nel caso pre-
sente significa che l’onore della sede apostolica era aumentato proprio
per il fatto che «Petrus liic habet altera claustra poli».
2 Questo concetto fu da me accennato nel Nuovo Bull., 1906,
pag. 12 segg. Il P. Jubaru vorrebbe riferire Vauxit apostolicae gemi-
natum sedis honorem al fatto di essersi aggiunto un altro battistero a
quello del Luterano, e questo battistero sarebbe poi, secondo lui, il
mausoleo di S.a Costanza (S. Agnós, l. e.). Ma questa spiegazione è inam-
missibile; giacché prescindendo dalia gratuita ipotesi del battistero pa-
pale a S.a Costanza, egli non ha riflettuto che qui si dice aver Cristo
aumentato quell’onore che già era duplice. E ciò basta ad escludere che
queI17iowor divenisse yeminatus per il fatto di questo nuovo battistero.
Nel senso invece in cui egli intende quelle parole, ivi si sarebbe dovuto
dire piuttosto: « fedi apostolicae geminatimi sedis honorem», ecc.
O. MARUCCHI
aveva aumentato la duplice potestà della sede apostolica (cioè
la potestà di legare e di sciogliere), dandosene poi subito la
ragione e dicendosi che tale aumento era provato dal fatto che
Pietro ivi esercitava la sua autorità.
« Auxit apostolicae geminatimi sedis honorem — Christus,
et ad coelos hanc dedit esse viam; — Nam cui syderei com-
misit limina regni (cioè Pietro) — Hic habet in templis altera
claustra poli » *.
Queste parole si possono spiegare completandole presso a
poco così. « La dignità della sede apostolica, la quale già era
duplice fin dal principio (potestas ligandi atque solvendi) fu poi
aumentata per volere di Cristo, dal fatto dell’aver Pietro sta-
bilito la sua residenza qui in Roma ». Ed infatti la dignità della
sede papale si accrebbe dall’essersi essa stabilita nella metro-
poli dell’impero; e di questo grande avvenimento il vero e pro-
prio ricordo non era nè il Vaticano nè il Luterano, ma unica-
mente quel luogo posto presso la via Salaria che dicevasi « sedes
ubi prius sedit sanctus Petrus !.
E con questa spiegazione si accorda anche mirabilmente il
senso deH’epigramma 26 della silloge di Verdun scritto sul
« Consignatorium » il quale comincia con le parole « Istic in-
sontes », etc. ; giacché in esso si fa appello chiaramente ad un 1 2
1 E si noti bene la forza che ha qui il nam, il quale nel caso pre-
sente significa che l’onore della sede apostolica era aumentato proprio
per il fatto che «Petrus liic habet altera claustra poli».
2 Questo concetto fu da me accennato nel Nuovo Bull., 1906,
pag. 12 segg. Il P. Jubaru vorrebbe riferire Vauxit apostolicae gemi-
natum sedis honorem al fatto di essersi aggiunto un altro battistero a
quello del Luterano, e questo battistero sarebbe poi, secondo lui, il
mausoleo di S.a Costanza (S. Agnós, l. e.). Ma questa spiegazione è inam-
missibile; giacché prescindendo dalia gratuita ipotesi del battistero pa-
pale a S.a Costanza, egli non ha riflettuto che qui si dice aver Cristo
aumentato quell’onore che già era duplice. E ciò basta ad escludere che
queI17iowor divenisse yeminatus per il fatto di questo nuovo battistero.
Nel senso invece in cui egli intende quelle parole, ivi si sarebbe dovuto
dire piuttosto: « fedi apostolicae geminatimi sedis honorem», ecc.