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Nuovo bullettino di archeologia cristiana: ufficiale per i resoconti della Commissione di Archeologia Sacra sugli Scavi e su le Scoperte nelle Catacombe Romane — 13.1907

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Bonavenia, Giuseppe: "Leggiero Abbozzo" (ossia copia) di due pitture ai SS. Felice e Adautto in commodilla che si conserva nella Biblioteca Capitolare di Verona
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https://doi.org/10.11588/diglit.19821#0280

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278

G. BONAVENIA S. I.

tivamente ai punti cardinali del cielo era (ed è) tutta diversa
da quella notata dal Boldetti : aggiungasi pure la diversità delle
misure lasciateci dal detto autore, che non corrispondono punto
a quelle che la cripta tutta intiera in realtà ci presenta. Dunque,
parea doversi conchiudere: Qui siamo in cripta diversa da quella
indicataci dal Boldetti.

Nondimeno è certissimo che egli, fra le altre cose, vide e
descrisse il gruppo delle pitture che adornarono il sepolcro di
Turtura, e che noi troviamo appunto qui : nè solo ciò, ma copiò
pure (sebbene imperfettamente) la iscrizione metrica dei cinque
distici che corrono sotto il detto gruppo. Dunque egli fu certa-
mente in questa cripta.

Dunque, come spiegare le sue omissioni e i suoi abbagli
accennati di sopra? A tale domanda, si rispose da più d’uno
che noi eravamo veramente nella cripta dei ss. Felice e Adautto,
ma le apparenti contradizioni si doveano alla solita negligenza
e trascuraggine del Boldetti.

Non mi appagai di tal soluzione, ma postomi a studiare il
caso, venni a queste conclusioni:

la che il Boldetti penetrò nella cripta dei ss. Felice e
Adautto per via opposta a quella tenuta da noi;

2a che il Boldetti non vide tutta intera la cripta, ma di
essa solo una parte; quella cioè più vicina all’adito pel quale
egli vi entrò. Il franamento da lui ricordato del terreno supe-
riore fu cagione, assai avventurosa per noi, che egli sospen-
desse in quella cripta ulteriori esplorazioni, ma al tempo stesso
impedì ch’ei potesse vedere le altre pitture, che noi vi scor-
giamo, anzi nè anche sospettare che la cripta stessa fosse mag-
giore di quanto la suppose nel darcene le misure;

3a conclusione : Che il Boldetti fissò l’orientazione della
cripta non secondo i punti cardinali della sfera celeste, ma se-
condo la sua propria sinistra e destra nell’atto di entrare.
 
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