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Nuovo bullettino di archeologia cristiana: ufficiale per i resoconti della Commissione di Archeologia Sacra sugli Scavi e su le Scoperte nelle Catacombe Romane — 27.1921

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Marucchi, Orazio: L' ipogèo con i graffiti degli Apostoli Pietro e Paolo scoperto sotto la basilica di S. Sebastiano
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https://doi.org/10.11588/diglit.19835#0010

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intanto far conoscere con precisione ciò che fino ad ora si è ivi
scoperto.

E facendo ciò ho stimato opportuno di riprodurre con maggior
precisione e con aggiunta dei nuovi risultati i disegni del monu-
mento eseguiti con grande esattezza dall'architetto Italo Gismondi;
e ciò per gentile concessione dell'Ufficio Scavi. E sono certo che
questa migliore riproduzione sarà utile tanto agli antichi quanto ai
nuovi nostri lettori. Si veggano le tavole I e II).

La tavola Ia rappresenta la pianta dello scavo eseguito dalla
Commissione di archeologia sacra; ed è quella stessa che nel pre-
cedente fascicolo è data nella Tav. IIa - fig. I ; ma la presente è
più completa di quella e in scala più grande. Nella nostra tavola
intanto si vede tutta quella profondità detta piazzuola dei sepolcri
da quelle tre tombe di origine pagana che furono scoperte nel 1919
dall'Ufficio Scavi. Essa trovasi a nove metri sotto il piano della
chiesa di s. Sebastiano e corrisponde avanti alla balaustra dell'aitar
maggiore; e nella nostra pianta si veggono pure le porte d'ingresso
di quei tre sepolcri, cioè A di Clodio Ermete, B detta degli « Inno-
centiores » e C detta dell'ascia, dei quali i due primi si internano
sotto il piano dei colombari adiacenti come mostra anche la Tav. Ia
del precedente fascicolo. Di questi sepolcri ci darà poi una accu-
rata descrizione il eh. dott. Gioacchino Mancini nelle Notizie degli
Scavi : e quando il loro studio sarà completato potrà decidersi se
essi, come sembra fino ad ora, sieno poi divenuti cristiani (1). Nella
nostra tavola Ia è poi indicata ad un livello superiore (2 metri sol-
tanto sotto il piano della chiesa) la direzione obliqua del muro
della <( triclia » scoperta fino dal 1915: ed è lì che si leggono i nu-
merosi graffiti pubblicati dallo Styger ed in parte da me ripetuti,
contenenti quelle svariate acclamazioni agli apostoli Pietro e Paolo
le quali sono la più bella conferma della tradizione che in quella
località detta « ad catacumbas » debba riconoscersi la memoria
del luogo ove furono per qualche tempo deposte le reliquie dei due
santi apostoli.

Dal nostro disegno si può ricavare come dalla suddetta triclia
si poteva in origine discendere alla scala B, la quale conduceva al-

(1) In quello B detto degli i innocentiores » vi è intanto un indizio sicuro
di cristianesimo, cioè il graffito IXOfC riprodotto da me nel precedente fascicolo
pag. 8. Fig. I.
 
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