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Nuovo bullettino di archeologia cristiana: ufficiale per i resoconti della Commissione di Archeologia Sacra sugli Scavi e su le Scoperte nelle Catacombe Romane — 27.1921

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Franchi de'Cavalieri, Pio: Il sarcofago di S. Elena prima dei restauri del secolo XVIII.
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https://doi.org/10.11588/diglit.19835#0036

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tore e che fu preso per un servo conducente a mano (oh meraviglia !)
il cavallo lanciato al galoppo in direzione opposta (1), è una resti-
tuzione moderna, la cui infelicità viene posta anche in maggior luce
dalla figura prossima di un nemico gettato bocconi al suolo, mani-
festamente dallo stesso cavallo o da un colpo di lancia del cavaliere.
Peraltro codesta figura, benché ritragga in sostanza l'atteggiamento
dell'originale, mancante, in Piranesi, di tutta la parte superiore del
corpo, va pur essa giudicata moderna, tanto diversifica, nei parti-
colari, dai resti disegnati dal grande incisore e dalle copie più an-
tiche. Ne ometteremo di notare come lo spazio che attualmente
vaneggia sotto le zampe del cavallo e verso l'angolo sinistro inf. del-
l'arca, non pare esistesse in eguali proporzioni nell'originale. Lo
spazio dinanzi e sotto il cavallo era riempito in parte da una gamba
del barbaro fuggente e dal corpo del caduto (2). Perciò il cavallo
non sembrava così campato in aria come oggi, e il nemico ruzzo-
lante a terra non faceva l'impressione di un uomo che precipiti nel
vuoto (3).

Il cavallo sopra accennato non ha, nella copia del Piranesi, nè
la bocca nè le zampe anteriori. Quegli che lo monta è privo del capo
e della parte superiore del petto, ha la gamba sinistra malconcia e
senza piede. Nell abito — una semplice tunica stretta ai fianchi dal
ringulum — nulla è che giustifichi l'opinione di chi credette doversi
in quel personaggio riconoscere un imperatore romano. Un impe-
ratore romano sarebbe più che mai da escludere, se la scultura si
dovesse spiegare come propongono alcuni dotti.

Ai quali è parso assai discutibile che l'artista abbia inteso rap-
presentare una battaglia. I cavalieri, bisogna pure ammetterlo, non
sono in pieno assetto di guerra. Essi brandiscono bensì il contus,
ma non cingono spada nè vestono corazza nè imbracciano scudo
(tranne il primo), nè forse, originariamente, portavano elmo. D'altra

(1) V. Gradara in « Nuovo Bull. » 20 p. 45.

(2) Lo scultore mostra d'aver seguito generalmente il noto canone artistico
di lasciare il meno possibile di spazi vacui. Questa, se non sbaglio, è la ragione
precipua delle otto cartelle purae e forse anche delle faretre e delle armi sparse
qua e là.

(3) 11 margine inferiore del sarcofago è tutto moderno ; moderno il plinto, o
fascia di basamento (come viene riconosciuto anche da Rivoira Arch. rom. p. 280).
lì plinto è eziandio di restauro nel sarcofago di Costantina, che fronteggia quello di
Elena: non manca di avvertircene E. Q. Visconti nella descrizione del museo Pio-
Clem. (Oeuores VII p. 59 nota*).

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