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Nuovo bullettino di archeologia cristiana: ufficiale per i resoconti della Commissione di Archeologia Sacra sugli Scavi e su le Scoperte nelle Catacombe Romane — 27.1921

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Marucchi, Orazio: Di una iscrizione storica che può attribuirsi alla basilica Apostolorum sulla via Appia
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https://doi.org/10.11588/diglit.19835#0072

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Questa iscrizione è votiva e quindi da questa sola non potrebbe
a rigore dedursi che il cimitero « ad catacumbas » dipendesse dal
titolo di Bizante. Ma da un'altra iscrizione ivi scoperta alcuni anni
or sono può dedursi con certezza tale dipendenza; cioè dalla iscri-
zione sepolcrale di un ecclesiastico del titolo dei Santi Giovanni e
Paolo; giacché sappiamo che il titolo di Bizante, detto anche di
Pammachio, finì poi per chiamarsi nel secolo sesto dal nome dei
due celebri martiri celimontani, come anche ora si chiama. Ecco
la iscrizione che oggi si conserva nella cripta sotterranea di s. Se-
bastiano, dove fu rinvenuta sotto il pavimento nel 1909.

Hic requiescit... Muli SCOR • IOHANNIS • ET PAVL1 • TE • QVERVNT

_ _ _ _ ma GNALIA • XPO • TV • LXXV • AN • IN • ECCLESIA

— — DEP • III ■ KAL • APRILIS • POST • CONS • PAVLINI1VN

(anno 535).

Da questa iscrizione possiamo ragionevolmente dedurre, come
giustamente osservò il P. Colagrossi che per il primo la pubblicò,
che il cimitero di s. Sebastiano con la « Basilica apostolorum »
dipendevano nel principio del quinto secolo, e seguitavano a dipen-
dere anche nel sesto, dal titolo celimontano cominciato da Bizante
e compiuto da Pammachio, il quale, secondo la passio dei due
martiri del Celio, condusse a termine il lavoro cominciato dal suo
padre (1).

Posto tutto ciò ognun vede quanto sia naturale e spontanea la
mia spiegazione, che cioè il personaggio il quale compi l'opera della
« Basilica apostolorum » sull'Appia decorandone la porta d'in-
gresso con quella imagine del Salvatore fra le stelle e che fece ciò
per eseguire la volontà del padre, sia uno che aveva una ingerenza
su quella basilica e sia quindi Pammachio, figlio di Bizante, fonda-
tore del titolo celimontano, da cui dipendeva il cimitero « ad cata-
cumbas », e cioè colui che sul Celio per eseguire pure la volontà
paterna condusse a termine la basilica dei due martiri (2).

Un altro indizio per attribuire la iscrizione x alla basilica del-
l' Appia, potrebbe pure ricavarsi da un confronto fra questa iscri-

(1) Nuovo Bull, di Arch. Crist., 1909, pag. 58.

(2) La passio dice espressamente che Bizante lavorò nella basilica del Celio
cum filio suo Pammachio, e Pammachio compì l'opera cominciata dal padre, v. P.
Germano, «La Casa Celimontana dei martiri Giovanni e Paolo». (Roma, 1894,
pag. 278).

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