Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten

Nuovo bullettino di archeologia cristiana: ufficiale per i resoconti della Commissione di Archeologia Sacra sugli Scavi e su le Scoperte nelle Catacombe Romane — 27.1921

DOI Artikel:
Marucchi, Orazio: Un singolare gruppo di antiche pitture nell'ipogeo del viale Manzoni, le quali possono spiegarsi con il libro di Giobbe
DOI Seite / Zitierlink: 
https://doi.org/10.11588/diglit.19835#0096

DWork-Logo
Überblick
loading ...
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext
ma quel poco che noi sappiamo da Clemente Alessandrino su
quello strano personaggio gnostico comunista e sfrontatamente im-
morale non ci autorizza punto a tale spiegazione. Non si* ha infatti
alcuna memoria di un trionfo di Epifane : e sappiamo soltanto che
gli abitanti di Cefalonia l'adoravano come una divinità e gli avevano
innalzato un tempio colossale dentro la loro città; e questo tempio
dovrebbe vedersi nel nostro quadro (1). — E, del resto, Epifane
doveva essere pochissimo conosciuto fuori dell'ambiente alessandri-
no all'epoca in cui furono eseguite le pitture dell'ipogèo degli Aureli;
e quindi lo avrebbero rappresentato in modo più chiaro.

Dopo i giorni della felicità vengono per Giobbe i giorni terri-
bili della prova quando Iddio permette che gli sieno tolti tutti i
beni e poi che venga colpito dall'ulcere, riducendosi nella estrema
miseria. — E l'avvisa delle sue sventure gli viene dato dai suoi
servi che si succedono l'uno dopo l'altro per recargliene il fatale
annunzio; e ciò accade, secondo il sacro testo, proprio mentre i
suoi figli e le sue figlie erano riuniti a banchetto nella casa del suo
primogenito : « Cum antem quadam die filli et filiae ejus comederent
et biberent vinum in domo fratris sui primogeniti, Nuntius venit ad
job qui diceret, ecc. » (Job., I, 13-14 e segg.).

Ora l'artista che ha dipinto nel nostro ipogeo, attenendosi al
testo ha voluto accennare al rovescio della fortuna di Giobbe co-
minciando nella parete seguente a quella descritta; e, per prima
cosa, ha rappresentato precisamente questa scena del convito, a
cui seguì la grande sventura. Ed ivi, innanzi alla tavola, fra i due
dapiferi, si vede un giovane che alza il calice invitando i commen-
sali a bere : e questo sarebbe il primogenito, rappresentato in quel-
l'atteggiamento come il padrone di casa.

Si è voluta spiegare questa scena come una allusione all'altra
opera di misericordia di nutrire gli affamati. — Ma quel quadro rap-
presenta un convito festivo di gente decorosamente vestita; ed il
padrone di casa è vestito anch'egli di una nobile tunica, ed alza il
calice mentre due servi in rispettoso portamento recano le vivande
verso la tavola imbandita. E non era questo davvero il modo col
quale un artista avrebbe rappresentato dei poveri famelici ai quali

(1) Dietro il cavaliere si vede una costruzione; ma quella è una semplice edi-
cola che sta per adornare la strada e non un tempio : e poi non è dentro la città,
come doveva essere il tempio di Epifane, ma fuori.

- 90 -
 
Annotationen