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Nuovo bullettino di archeologia cristiana: ufficiale per i resoconti della Commissione di Archeologia Sacra sugli Scavi e su le Scoperte nelle Catacombe Romane — 27.1921

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Wilpert, Joseph: Due frammenti di scultura rappresentanti l'apparizione della croce a Costantino
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https://doi.org/10.11588/diglit.19835#0101

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il berretto rotondo : quello che dal bastone di comando si riconosce
come centurione e l'altro che gli cammina dietro con una stanga
verticale e di sopra rotta, sulla quale come indicano due sostegni
nell'arco, era fissata una insegna militare che caratterizzava il
portatore come alfiere, signijer. Non è escluso, ma meno verosi-
mile che la stanga verticale ne avesse un'altra più piccola orizzon-
tale sorreggente stoviglie di cucina. Sifatte figure s'incontrano in
gran numero e molto bene conservate sui rilievi della colonna
Traiana (I). Degli altri due soldati, l'ultimo è visibile soltanto fino
all'orlo superiore della clamide, agganciata con fibula rotonda.
L'altro porta un sacco avvolto intorno al collo, precisamente come
quello della figura dell'ebreo che apparisce sempre, e per lo più
isolato, nelle rappresentanze del passaggio del Mar Rosso (2).
Esso figurava il popolo che all'uscita dall'Egitto involse nei man-
telli la farina impastata, prima che fosse lievitata e se la mise in
ispalla (3). Sul nostro frammento il sacco potrebbe semplicemente
indicare i viveri, perchè sopra un sarcofago gallico è rappresentato
Abacucco che porta a Daniele, nella fossa dei leoni, il cibo (4),
in un sacco simile a questo (5). L'uomo stesso rappresenta un sol-
dato del treno, calo. Il cavallo finalmente è imbrigliato e sellato,
ma senza cavaliere e non guidato da alcuno; la gualdrappa ha
le consuete frangie ed è assicurata al cavallo con panciera, pet-
torale e correggie.

Della scultura si è quindi conservato poco, ma quel poco è
tale da indurci a tentare un supplemento.

Due elementi, cioè il cavallo ed il calo, sono sopratutto im-
portanti; perciò dobbiamo considerarli con maggiore attenzione.

(1) Cichorius, Die Reliefs der Traianssaule, Berlin 1896, I, tav. VII, 12-14.

(2) Garrucci, Storia dell'arte cristiana, V, tav. 308 seg.

(3) Esodo, XII, 34.

(4) Dan, XIV, 36.

(5) Le Blant (Sarcophages chrét. de la Gaule, tav. XXVII, 3, pag. 103) confuse
il sacco col braccio destro di Abacucco, indicante il gesto di lutto, e Abacucco stesso
egli lo prese per un accusatore di Daniele : « derrière lui (Daniel) un autre horame,
faisant le geste qui exprime l'affliction, porte la main au visage » e « l'homme debout
derrière le prophète... paraìt ètre un accusateur condamné aux lions, comme il est
dit (Dan., VI, 24) et faisant un geste de desespoir » ». L'uomo che sta accanto col ba-
stone neppure è « Nabucodònosor, saisi de repentir, courant visiter Daniel», ma
l'angelo perchè è vestito con tunica e pallio, e non con abiti reali.

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