Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten

Nuovo bullettino di archeologia cristiana: ufficiale per i resoconti della Commissione di Archeologia Sacra sugli Scavi e su le Scoperte nelle Catacombe Romane — 27.1921

DOI Artikel:
Manna, Belisario: Di un'antica lucerna cristiana di Sulmona rappresentante i tre fanciulli di Babilonia
DOI Seite / Zitierlink: 
https://doi.org/10.11588/diglit.19835#0108

DWork-Logo
Überblick
loading ...
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext
Dal loro movimento e dall'atteggiamento delle braccia sembra
sieno rappresentate nell'atto di allontanarsi dalla colonna che regge
il busto. A me pertanto non sembra dubbio che qui si sia voluta rap^-
presentare la scena del re Nabucodònosor seduto in trono presso
la colonna sorreggente il suo simulacro, che aveva ordinato a tutti
di adorare. Verrebbe poi il ministro del re, che accompagna i
tre fanciulli Ebrei, i quali fanno il gesto del rifiuto di adorare il
simulacro reale.

Una identica lucerna esiste in Roma nella collezione cristiana
del Museo Nazionale romano alle Terme. Quantunque essa sia rotta
da un lato, pure, dato che il buco è uno solo e che non offende le
figure, la scena si presenta più completa. Ivi si vede la intiera figura
del re seduto in trono, con la mano alzata in atto di comando, par-
ticolare che pochissimo si scorge, a causa del foro, nella lucerna
di Sulmona.

Data la somiglianza delle due lucerne io credo potersi ritenere
che ambedue sieno di una stessa fabbrica, e che forse proven-
gano ambedue da Roma.

Di altre scene di questo genere poche possiamo ancora citare
fra i monumenti romani. Prima è la pittura esistente in una parete
del cubicolo di Crescenzione, nel Cimitero di Priscilla (1). Ivi si
vede la colonna con il busto che fa centro alla scena ; a sinistra è rap-
presentato il re vestito di abiti romani (tunica e paludamento, e
scarpe senatorie) ; ed egli è seduto sopra un subsellio ponendo i
piedi sul suppedaneo. Alla destra dell'idolo si veggono i tre fan-
ciulli con il berretto frigio e una corta tunica succinta, i quali fug-
gono inorriditi dal simulacro. Questa pittura è del principio del
quarto secolo.

Un altro confronto ci offre una pittura del cimitero di Calli-
sto (2), veduta dal Bosio e da lui riportata (3). In questa pittura l'i-
dolo era rappresentato all'estremità destra; a sinistra vi erano i tre
fanciulli vestiti in abito orientale, uno dei quali, dal pittore del
Bosio, fu trasformato in carnefice mettendogli in mano una scure.
Vicino ad essi ed all'idolo, come parte centrale, vi era un personag-

(1) Wilpert : Pitture delle catacombe romane, p. 333, Tav. 123-1. .

(2) Wilpert : Pittare delle catacombe romane, l. c.

(3) Bosio: Roma soft., p. 279; Arringhi, R. S., Voi. I, p. 587.

102 -
 
Annotationen