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Pompei, Alessandro; Sanmicheli, Michele [Hrsg.]
Li Cinque Ordini Dell'Architettura Civile Di Michel Sanmicheli Rilevati dalle sue Fabriche: E descritti e publicati con quelli di Vitruvio, Alberti, Palladio, Scamozzi, Serlio, e Vignola — Verona, 1785

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https://doi.org/10.11588/diglit.5272#0073
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7>

ORDINE IONICO
D E L
S ANMICHELI
CAPO XXVII.

C E dì quest'Ordine, che del Dorico e men
,1 maestosoe men sodo,mapiù gentile epm
delicato, e non però privo di quella gravita,
che per appagareT intelletto richiedesi, inven-
tori fulTerogP Ionici dell'Attica,© gli altri Io-
nici , che pattarono nell' Asia minore in quel
paese,di cui può vedersi la deserizione in Stra-
tone al principio del 14., e in Plmio al lib-S-
.. *x j:r-^j;« &■* ni; Kmti-nri. Dice Vl-

Ione ivi ancora molto tempo 1* imperio tenne-
ro, fino che diCcacciati furono dagli Achei; il
che si conferma anche da un luogo d' Erodo-
to nell1 Euterpe ,(') il quale di questo Ione
figliolo di Xuto iece anche menzione nella Po-
lizia, e nell' Urania. Che poi quest' Ordine
da queste genti fosse posto in uso in Europa
vedesi chiarimmo', in quel luogo di Pausania

Ione al principio del 14., e'n.~ "^ rf^Si^v « U* i& *ntichissimo
eap. W, è d, cord, fra gh S ntton D,ce V, nell ^ ^ ^ ^

truviolib.4. cap. 1 , che molte Colonie di que
iti Popoli condotte da Ione figliuolo di Xuto,
e di Creusa palTando nell' Alia minore ivi fa-
ticarono m^e ampliarne Città, e diaccian-
do i Carii e i Lelegi da Ione loro Duce quelle
Regione apellarono Ionia,dove Templi in onore
de* loro Dii cominciarono ad inalzare. (*) Sopra
emetto luogo scrive il Barbaro elTere superssuo
[detti di Vìtruviocon le autorità di Plinio, Stra-
bone, e Pausania, e degli altri confermare,
dove più tosto a quelli dare autorità si dovreb-
be con le parole di Vitruvio. A me pare, eh
ivi il Barbaro, agli architettonici precetti in-
tento, fosse poco accurato , poiché l'opinion
di Vitruvio non veggo confermarli, ma bensì
distruggerti affatto dagli altri Scrittori . Per
quanto da loro ritrarre ho potuto, Ione figlio-
lo di Xuto Cqua! Xuto secondo Pausania nell
y&J^j* uno fu de' Figlioli d'Elleno, di cui pa-
dre fu Deucalione; sé bene Stefano Bizantino
chiama con altro nome il padre d'Ione nel li-
bro delle Città) fu Re di questi popoli assai
tempo avanti,ch'essi nell' Asia si trasferissero.
Scrive Strabone nel 14., che'l primo, eh' im-
perale agl'Ionici nell* Asia, fu non Ione , ma
Androclo, che visse molto dopo, essèndo (la-
to figlio di Codro , Re famoso degli Ateniesi ;
e Plutarco in Omero citando Arinotele nella
Poetica vuole, che la Colonia Ionica passata
nell* Asia un'altro figliolo del detto Codro, per
nome Neleo,avesse per conduttore. Parimen-
»... J-11» A^jm'mjm A\ DsstlAnU Ci HMO-l <»(T*»1**» (luti

Tempio di Minerva Alea, di cui scrive quest
Autore, che superava quanti erano Tcmpj in
PeIoponneso,neI qual Tempio essendo tre or-
dini di Colonne, quelle del terz' ordine fuo-
ri d'etto Tempio erano Ioniche. (') Queste to-
no le opinioni degli Scrittori da me raccolte,
quali circa 1' origine dell' Ionico discordano
moltoda quanto scrive Vitruvio. Non si può lèn-
za dolore le rovine di tanti Edificj, che proto fu-
rono dell' Arte, fatti dall' ingegnosissima Grecia,
incontrare negli antichi Autori, cheo si dicono
apertamente, osi può congetturare fosserodi
quest'Ordine, de.quali sé vestigj alcuni|rima-
Ellero, quanti bellissimi lumi si rrarrebbono
oltre l'immenso diletto di contemplarli. Ma
lasciando questo vano lamento proseguiremo
lanosttavia, e si porremo subito a contide-
rare l'Ionico nel nostro Sanmicheli,di cui po-
che Opere Ioniche s'incontrano, almeno a
importanza e grandi, che a lui con certezza
possano attribuirli Bensì veggonsi molti Ue-
positi ed Altari d'Ordine Ionico fatti a tem-
pi, ne' quali egli viveva, cui tengo per cer-
io, che o suoi follerò, o sé non suoi, alme-
no di quelli ingegnosi Uomini, che qui non
pochi fiorirono della sua scuola; poiché sono
sì graziosi, e pieni della di lui maniera , che
nulla più. Io però non da queste, ma da quel-
le Opere, che sue sono con sicurezza , le mi-
su re ho traete, che qui deserivo. Divide egli
tutta 1' altezza in parti ventinove e lette di-

nome Neleo,avene per conduttore, «rimen- «««- ' -.""Sf *" 5" „; ^"V{ hn format0 il
te dall' Acaja di Pai&mia si ricava essere flato ciottesimi, à> una delle q™" h° '^ferio
1 passagio di questi popoli in Asia assai dopo Modujo diviso come il so uo in pam dieciot^
Ione, cui esso Pausania chiaramente scrive es- to. Un terzo in J^„tól* ^sV^g*
sere morto in Attica; e che gli diseendenti d' 1' altezza del Piedestallo , senza il Zoccolo ,
(.) Ha Civita cum Cara,, * UUgaf fafi*., eam terra regione* a Duce suo Ione apeUaverunt Io-
nia*: ìbique Tempia Deorum immortali»»» conjlhutntet caperum sarta ad,sicare .
(h) Atbeorum, qui lonat sedibui suit exegerunt &*. Herod. lib. * ntUasltus0 . sont superet
(e) Ma Mim,L vetus Ttmplum AUus edisicavit.... sacih Tempia estera, qua t* ?ety<>rme[<> , sirn \»p*s
,«... univi tussa Tamplum , Ionie» columnt su*'* &*$**** *» Arcatoci.
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