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luogo ove formano quella specie di sipario, che segna i confini fra babilità, a credere; che non potesse aver luogo ìa corrosione, o la
T arteria rotta , e I' ingresso nel sacco Aneurismatico . Continuando a crepatura delle due tonache interne , e proprie dell' Aorta, senza che
separare le dette tonache dall'indentro all'infuori, si perviene all'in- ne screpolasse insieme anco la sottile tesa mcmbranella, che esterna-
vo! to -celluioso, che cinge esternamente l'Aorta (p). Spogliata quindi mente ricopre la grande arteria. Certamente, se la cosa fosse così
l'Aorta di codesto celluioso, polposo involto, si trova che questa relativamente all'esterna cellulosa guaina delle arterie, ne verrebbe
soffice copertura avventizia, liscia esternamente come è l'arteria, fìoc- necessariamente, che in ogni caso di rottura dell'Aorta Toracica, o
cosa, e cellulosa, ed irregolare internamente, si stende dall'ambito Ventrale, il sangue si effonderebbe nel Petto, e nel Basso ventre .
di tutto il tubo dell' arteria su per il collo, ed il fondo del sacco Infatti, dietro il concorso d'alcune particolari circostanze, vediamo
Aneurismatico. Questa esteriore copertura, o guaina dell'arteria ini- ciò accadere talvolta in pratica. Imperciocché, se per somma disav-
pone veramente a chi non è abbastanza esercitato in simili cose, ventura la rottura dell'interna, e muscolare tonaca dell'Aorta succede
come se sotto di essa vagina l'arteria si fosse dilatata a tanto da in un tal punto della grande arteria, ove esternamente, lungi di
formare l'Aneurisma; e ciò ne ha ancor maggiormente l'apparenza, corrispondere una guaina cellulosa soffice, distcnsibile, vi si trova
se l'Aneurisma è assai grosso, ed inveterato ; poiché in questo caso mia mcmbranella sottile, tesa, addossata fortemente all'Aorta, Tedia-
la cellulosa guaina dell'arteria diviene oltre modo gròssa, e polposa; mo dissi, che nello squarcio delle tonache proprie dell'arteria rimane
e perchè nella strozzatura , g collo del sacco Aneurismatico essa compresa anco Y esterna sottil mcmbranella , e che quindi ha luogo
guaina si fa aderentissima alla sottoposta tonaca muscolare dell'ar- la subitanea morte, per l'inevitabile effusione di sangue in alcuna
teria. Ma anco in questi casi, non meno che in quelli di recenti, delle cavità principali, segnatamente del Petto. Tale per appunto sì
e piccioli Aneurismi dell'Aorta, impiegandovi della diligenza, si per- è il caso, ogni qual volta si rompe l'intima, e muscolare membrana
viene in fine a separare senza lacerazione codesta cellulosa guaina dell'Aorta in quella porzione della grande arteria che sta rinchiusa
dal tubo dell'arteria sopra, e sotto dell'offesa, e successivamente a nel Pericardio, cui soltanto ima sottile pellicina di Pericardio riflesso
segregarla dalla tonaca muscolare sottoposta al collo, o radice dcll'A- ricopre. In questa particolare circostanza di luogo, e di struttura,
neurisma (q). Vederi allora chiaramente, che la tonaca muscolare subito che le tonache proprie dell'Aorta si rompono, si lacera in-
doli'Aorta non oltrepassa il sipario che divide il tubo della grande sicme con esse la sottil pellicina dianzi nominata, ed il sangue tosto
arteria dall' ingresso nel sacco Aneurismatico , e si riscontra distinta- si effonde nella cavità del Pericardio . Un esempio di questa sorte è
mente , che le fibre , e gli strati della tonaca muscolare non si prò- riferito dal Waltero , ed illustrato da una Figura (s), dai Medici
lungano su per il sacco Aneurismatico, ma che finiscono a modo di Berlinensi (*), e parecchi altri funesti incidenti simili a questi sono
frangia , o di punte ottuse, e levigate nel margine della crepatura riportati dal Morgagni (t) . Ho osservato io pure un caso simile ai
dell'arteria. Per la qual cosa nulla avvi di più manifesto, quanto che precedenti, la storia del quale mi giova qui di riferire. Giuseppe
il sacco Aneurismatico non appartiene punto all'arteria, e eh' egli Varani d'anni 23, Caporale de'Pontonicri della 4 Compagnia, men-
non è altro, propriamente parlando , che l'involto celluioso che in tre conversava allegramente co' suoi, fu colpito da subitanea morte .
istato sano copriva, e legava l'arteria alle parti vicine, il quale sol- Quest'uomo, pria facente il mestiere di Calzolajo, era stato infetto
levato, prima a modo di echimosi dal sangue effuso, indi disteso, e Più volte da Lue venerea, e più volte ancora aveva subito il tratta-
compresso , ha acquistato quel grado di densità , e di accessoria du- mento mercuriale . Non si era però egli mai lamentato di difficoltà
rezza, e grossezza , come se fosse fatto dalle tonache proprie dell'A- di respiro, nè i suoi polsi si erano mai trovati irregolari , o inter-
orta enormemente rilasciate, distese, ed ingrossate. Le quali apparen-
ze inducono tanto più facilmente in errore , quanto che, sì 1' arteria

Offesa, Che il SaCCO Aneurismatico, sono Coperti, Come SÌ è detto più (8) Program de Aneurysm. Veci. Hall™ Disputi Chirurg. T. V. - Polìicis intervallo

volte } da Una esterna COmime liscia membrana , qual' è la Pleura nel al) arteriac magnae origine cordeque A.neuty*ma ovi minarla maguitudinis in Pericardio

PellO ed il Peritoneo nel Basso ve'l'TC (r) . obortum. Fissura pisani admiuebat. Homo derepente momms est, effuso sanguine in

' Pericardium.

(*) Acta Medio. Berolin. Voi. Vili. pag. 86. Pericardium autem er.it admodum tumi-

5* *9" dum, quo dissccto ingens quanlitas extravasati sauguinis cavitalem vcl saccum ejus re-

plebat. Exterso sanguine in conspecium veniebat forameli, vel ruptura ad triobolarem

I fautori della Contraria Opinione non disconvengono, che talvolta magniludinem accedens in trunco Aortae, ubi ex sinistro ventriculo cordis proceda.

. . . . . . . Ubi locus rupturae penilius inspiciebatur, interior arteriae tunica in circumlercntia

ned interni Aneurismi 1 arteria si rompa; ma essi non ammettono , A

o t 7 apcrturae erosa esse notabatur.

ciò che nei casi, nei quali la dilatazione dell'arteria è stata portata II ;, . , \ „ft c mn, ^ • ywt „ ♦ Ar , ■ ■

< 1 t (t) De scd. et caus. morb. J^pist. aaVI. art. 7. Magna arteria inventa est rupta qua

ad u11 grado enorme. L'insusistenza di questa opinione è provata, proxima est cordi; Pericardium autem inde plenum omnino coagulali sanguinis. Art.

mi pare ad evidenza, da ciò, che la crepatura dell'arteria si riscontra 17- loc. cit. Mox ca dissocia conspexi toio hoc ampio tractu quo diiatatam Aorum

costantemente, sia che Yinterno Aneurisma sia picciolo, o- grande; fulsse dixi' intus asPeram ct ob rigidas ac duras lamella* osscas, ita ere-

., ., 1 n , bras atque confertas, vix ut exigna quaedam intervalla relinquerent inlcr se. In craibus

che l'arteria sia alcun poco dilatata, o, come il più delie volte, po- t ,

^111. 1 «utcìni ai^un fiatata, , t ' 1 intervalli» cum arteriae tumeae mieuores exesae, et cxulccratione quadam attcnuatae

cllissimo, O hi lliun modo dilatata; COme altresì codesta opinione è perspicerentur, mirum erat uno tantum loco, haud prócul a corde, ad posteriorem»

contraddetta dalla certezza in cui siamo presentemente, che la tonaca eamdemque sinistèriorem partem id demum accidisse, quod tot aliis antea poterai,

intima, e la muscolare dell'arteria finiscono evidentemente nella fran- Scfficet per unum ex hujusmodi intervallis sibi yiam sangui» panlaùm fecerat et sub

, , . i iiì •/•• • i t t -i tunicam venerai arteriae exlimam, quam ab interiori» prunum diducendo, attollendo-

£?ia . o nel duro marcine dell oriucio del sipario , e che il sacco . , i • • j i . • c„ ;k; ,n,1(,,.,swlK „tWnr->f f,,,,.

&*" f o ■*• ' que , sicut ampia quasi ecchimosis docebat , quam ipso ibi conciescens ettecerat, timi

Aneurismatico non è punto fatto dalle tonache proprie dell'arteria, deir.de magia distendendo , uno in loco perrupcrat, iutraque Pericardium se effuderat.

ma dall'involto celluioso che la cinge. Nei vasti Aneurismi, nei quali Art. at. loc. cii. truncus denique Aòrtae ipsius ab co loco nude prhnum ad supe-

i partigiani della comune dottrina ammettono la crepatura dell'arte- riora'croiuh ramum, ad cor usque, et maculi? distinctus, et sulcis erat exaratus^ scd

ria, si

, , , , . :, bis ita confusi», ct abnormi bus, ut mbd msi perpetua, el summa huius fac

i trova costantemente, che codesta crepatura e doppia: una cioè „ , , ■ . , J

qualitas apparerei. Sed practer hanC, quaedam quasi exulceralio occurrebat , duob

ciei mac-
us

dell'arteria, l'altra del sacco Aneurismatico ; la quale ultima è circitér supra" semilunares valvulas digids, qua arteria dextcriora special, et posteriora;

quella che effettivamente uccide il malato, siccome quella die fa in eaque cxulceralione tria, quauiorve crani profoudiora foramiua, scd forma angulosa

cambiare Y Aneurisma dallo stato di circonscritto, in quello di diffuso. P0,ius quara rotunda • Ab iis obli,'l"c canaliculi extrorsum acti ad cxierio.-em Aortae

..iì . • -, m laminam pervenerant, multoque tramore crassiorem faclam, in eiusque rùbèdinis me-

La falsa opinione, che le grosse arterie, e segnatamente il tronco ^ ^ ^ Iamina>saDglJis siH viam b Perlcardium fecU pCr forameo in-

dell'Aorta, si trovi quasi isolato, o coperto soltanto da una sotti- terioris simile, et ejusdem fere màgnitudiais.

lissima pellicina fortemente inerente alla sottoposta tonaca nm- Loc ch ^ ist XXVII. ari 28. Arteria magna rupia intervallo digiti cìrciter tràs-

scolare , e facilmente lacerabile, ha dato motivo, secondo ogni prò- versi. Et rapato quidem non erat magna ; sed prope ipsam, et circa omnem Aoruc

1 ■ •11 ì- 1 , ^ _;„rh «sanfiuine sub cxteriore tunica resliiaute-

basim, vetus quasi sugillatio apparebat e nrgro san^um unu,luie>

---,-—-—-—--—- qnae sugillalio per universum pulmouem se extendebat, praesertim vero circum majo-

res arteriae Pulmonaris ramos . Praeterea facies interior arteriae magnae tota erat pro-
(p) TftV. Vili. Fig. I. b. b. b. Tav. IX. Fig. I. i. i. Fig. IL d. d. e. f. f. f. «inenàis, et pustulis piena, quarum utraeque per ejus omnes, quolquot aperti sunt,

(q) Tav. Vili. Fig. II. a. a. b. b. Tav. IX. Fig. II. f. f. f. g. g- ramos pergebaut.

(r) Tav. Vili. Fig. E e. e. f. Tav. IX. Fig. I. f. f. Fig. II. d, d. MAOBom. Mém. Pbysiolog. et pratiq. sur l'Anéurisme pag. 5G.

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