mittenti, neppure poche settimane prima della di lui morte. Esami- matosa, non che alla squamosa? e termsa rigidità, e friabilità, egli
nato il di lui cadavere, si presentò tosto il Pericardio pieno disteso è un fatto, cui non si può mettere in dubbio (u). Leggasi su di ciò
di sangue » L'Aorta in vicinanza del cuore, alla distanza di mezzo 1 quanto ne hanno scritto il Bowet (uu), il Lieutaud (v), il Morgì-
pollice sopra delle sue valvule, ove cominciava ad incurvarsi, offriva cni (x), I'Haller (y) , il Lancisi (z),il Guattari (a), il Matam (b)7
esternamente un tumoretto della grossezza d'una nocciuola, il quale il Borsieri (c), il Desault [*) ; ed oltre di ciò vedansi le Figure
tumoretto si apriva con un picciolo foro entro il Pericardio . La ili, IV. V. VL VII. della Tavola IX hot fine di guest' Opera . Inoltre
membrana di questo tumoretto rossicia , e come echimosata ,_____________
diminuiva di grossezza a misura che SÌ accostava al luogo della (u) Lo Schcxze scrisse d' aver veduto in una cavalla l'arteria che scorre lungo rjn-
crepatura , intorno il qua! IttQgO era sottilissima - Incisa , ed testino Colon occupata da Aneurisma, il di cui centro era ripieno di verniciti. Act*
aperta l'Aorta nella sua concavità, ossia nel lato opposto alia curbs. v*L I. GÌ*. a 1.9. p*g. 519. 11 tumore era détta «ros^ xTun. _o-
..'),, ■■ ce , duro, e di figura ovale. Lo specillo scorreva entro 1 arteria ; ma nel luo^o del
sede del tumore , comparve la tonaca intima della grande arteria, tlmiOTe sembrava che aUraversassc un globo di capc]li, 0 dl iaHa. Aperta l'arteria sc-
ovo Corrispondeva alla base del tumoretto, tutta aspra, Corrosa, Ul- condo la sua lunghezza , l'Autore trovò, che le tonache della delta arteria nel luogo
terspersa di macchiete gialliccie , dure , C veramente ulcerosa pel del tumore èrano tre volte più grosse del naturale. Esaminato indi l'interno del tuiuo-
. ,. « li- tvt 1 , ^ Ài ,.,ini,.n *„0ha ulnAHwh am- rG falto da,lc ingrossate tonache della detta arteria, ha osservato, che quella sostanza
tratto d un pollice m Ciro . JNcl centro di questo Uatto uiceioso ani- ..... . ' . .. ' -1 .„ .
1 ~ • , 1 1 moao ui cellule, e che quelle cellule erano piene di verme tu capillari avvt-
bedue le tonache proprie dell'arteria, l'intima cioè, e la muscolare, ticchiati insieme,
formavano un leggiero infossamento , nel quale si poteva applicare (uu) Sepulcrèt. Anatóm.
l'apice del dito indice, sicché egn'uno, il quale si fosse contentato (v) Histor. Anato.nico-mcd.
della apparenza delle cose , avrebbe detto, che tutto il tumoretto , J.t4 X£y IT £^ Ìtì « "? ì ™T T '* ^ ^ x *°' tt
11 ì IV K A..vv1 art st. AI art i5- Advers Anal. II Animad Ai
quale compariva esternamente sul principio della curvatura dell Aorla, Epist. XXIII art. 4. Tota enim Aouae interior facies . corde ad e*m usque sedem,
era fatto unicamente dalle tonache proprie dell'arteria sfiancate ? e quac orificiis sobest aneriarum emulgeutium, si cum reliqua usquè ad divbionem in
dislese : ossia, che quel tumoretto era un vero Aneurisma . Ma spo- |Iliae^ coufcn;em[' ab nalurali' 1llac 1,1 tac cral «">^«e , et Imitate ad
. „, . . ... , ilavedmem melinabat., et macquahtatcm., quae oculis paulo attentius def/Wis m ™ =«
gliata diligentemente la curvatura dell'Aorta dall' estenore suo .molto fea_™, g«od alibi i» bf^Li__ é. „tólJe« , J^Z c^s 2Z IZ
Celluioso, C conseguentemente dalla lamina riflessa, del Pericardio, siderei. Veruni haec omnia superficie tenusj msi quod paulo supra valvulas «return
lasciando intatta la sottoposta tonaca fibrosa , ho trovato , che quel sac- erat «patio]uni, uhi quasi ah erosione nonninil escavala., divisas quae suherant fihKis
Ghetto rossiccio, ed echimosatO era fatto unicamente dall'involto cel- ostcndebat la vìcinia autem aneriarum emulgeutium, lamella intima leviter admoto
' . ungue nullo negotio ahradehatur.
luloso, e dalla riflessa lamina del Pericardio . Codesta Cassola cellulosa Epist. XLV art ,5. Incisa arteria magna, et sanguine, quo non càréfeat effuso,
era nella stia base aderentissima ai margini irregolari dell'ulcerazione, ostendit tota interiore facie a corde ad ramos, saltem usque ad emulgentes, paniculas
e rottura del'e. tonache proprie dell'Aorta , in modo però diesi potevano quasdam albidiores, et lineas uonnibii extantes ; praeterea non co solum, quo modo
distinguere chiaramente i confini dell una , e delle altre. Per la qual febam tractu, sedei alibi, quantum ex dissectis quibusdam ejus ramis agnovimus-
& . . . , u ' __• j* intìm*m tumeam facile adeo * proxima seiungcndam, ut levissimam scalpelli firictì»nem
cosa nel caso di cui si parla, come ncgl altri tutti di repentina mor- magna ejus se({nereiUur\ 1
te per cagione d'Aneurisma, due furono le Crepature J una Cioè nelle Epist. SI. art. i5. Praeterea in quodam arteriae magnae trunculo concretionem inter
tonache proprie dell'arteria; l'altra nella Cassula esteriore Cellulosa tumeas ex flava materia, media inter mollem atque friahilcm, parvani illam quidem,
dell'arteria medesima. La lamina riflessa del Pericardio sottile, tesa, scdilA '^rsmn extuberantém reperimus, ut trunculi cavum angnstius faceret.
., , /v r . •] -i r.pist. iv art. ai. Arteriae magnae truncus a corde ad eum usque locum uude inci-
e poco provista sotto di se cu tessuto cellulare soliice, e ^tensione, pit desccndere é***àxv* tnnàem fido v « • • . 1. 1
il r11 "csttuutu, cxierius quiaem tacie inacquali, non secus ac si m tuberum modum
Sollevata che fu alla grossezza d'una nocciuola, non essendo dispO- quodantenus hic illic assurgerei; sed interius toto co spatio nihil nisi superficies rugo-
sta a prestarsi più oltre, crepò (**) , e diede adito al sangue di ver- *f_* V1X duohus locis, iisque exiguis, indici» nondum maturae ossificationis.
sarsi nel cavo del Pericardio. Ma la cosa non va cosi in tutto il : Efst XtlU.™; 2' Cura eni,I1.ab Illiacis inms csset albidis macuHs>
. 1 i T» • • ineohamentis videlicet futurae ossificationis ita variegata, ut paucis, parvisque locis se-
resto dell' Aorta, cioè nella sua Curvatura fuori del sacco del 1 eri- CUndum naturam se habevet.....quo toto tractu lucida intus erat arteria, et inae-
cardio, nel tronco Toracico, e Ventrale della medesima; per tutto il quali pìuribus in locis superficie, co toto quem modo dicebam tractu, ea potissimum
qual tratto la guaina cellulare della grande arteria, lungi dall'essere dmitic fuit> ut vi edam magna adacto cultrovix pos&et discindi, apparente in sectioui-
m- < y , . ii __„• bus suhstantia Inter càrtilaginis, et ligamenti naturam media.
una sotti!^ peiJicma, tesa, e fortemente merente alla ton^<'a musco- ___! .
, -i r» * i- « • it t n • (l) Opuso. Patholog. Oiw XA11 in Foemiua Aorta continuo ubi ex corde prodiit
lare, come entro il Pericardio, e anzi un inveito polposo, lloscio, ,. . . . ... . . r
' . amplissima luit, ut ambitus qumque unciarum , et uuarum hncarum esset. In ea dila-
e facilmente distcnsibile . Olld' è, che la nominata Cellulosa guaina tatione, quam Aortac sedes verlchris nunc vicina terminahat, plurimum fuit quasi ul-
ha tutta l'attitudine a Cedere alia impulsione del sangue arterioso cerum, cum membrana interior arteriae in emiuentcs, fluctuantesque cristas mutata es-
che si effonde, e cedendo di permettere d'essere conformata in un set, undi»Fc lacera, et discerpta.
., . . ... ii* * • 1 v Ohs. XXIII In ipsa arteria multae squamae alhac , callosac, pure quasi plenae in-
sacco, il quale corroborato dal a addizione internamente degli strati 1 . . r 1 t
i 0 tercurrerunt, quales Supra dcscripsimus.
poliposi , ed esternamente , ed anteriormente dalla Sopra posizione q])S. XLVII Ego vero cum ante aliquol annOS adeo frequentes osseas lamitua repe-
dellà Pleura nel Torace, e del Peritoneo nel Basso ventre, si oppo- reri.m, tandem in viri arteria Aorta callosas passim, et flavesccntes sedes Diserravi j
ne , per UH tempo talvolta assai considerevole , alla Subitanea mortale versus ipsius vasi» cavitatem convexae eminebant, cas apcrui ■ nam membrana i„.
/v. ■ ti 1, , . , , „ tema integra adirne claudebaulur ; reperì succimi /lavimi in cellulosam secundam arie
effusione del sangue nella cavita del Petto, o del Basso vcnl.e. ^ dam°cffusum, qi,ac inter mnscttkres fibra, et intimam tnnicam est. MolKs suceua
erat, pultaceus, non dissimilis ejus qui in Atheromate rcperitur----In universum in
20. sanguine materios est apta producendo ossi, quae adeo frcipicnter in cellulosum spatium
intimum, iuterque cónvexani superficiem membranae intimae aneriarum, concavamque
.... -li membranae musculosae extremitatem elTundiiur, et caseosa primo, inde callosa, quasi
Di tutte ìe cagioni capaci di produrre la rottura IH qualche boriacea, demum osseae squamae fit similima. Elem. Phvsiolog. T. VH1 p*g. Z16.
tratto delle tonache proprie dell' Aorta , segnatamente dell' interna to- (?) De AMurysmat Propos 3o. 32.
naca di essa arteria, ho grandi motivi per credere, che assai più (a) De Extern. Aneurysmat.
frequentemente degli sforzi violenti di tutto il corpo, delle gagliarde (b) De Aneurysmat. Pan. 11 §. 62. ld tameti admiratione, et animadversionc siuml
percosse, dell'accresciuta impulsione del cuore, v'abbia parte la dignum videtur, spuria uimirum Aneurysmata frcquenliora esse quam plcrique medi-
lenta morbosa degenerazione ulcerosa , steatomatosa, fiumosa \ sana- corum ceiiseanl' ceu kcralac oslendl"lt cadaverum iucisi°DCS ' Quam ™*?*<. 1>rofecl°
1 |p ex forti apoplexia protinus creptos assidue conqueriumr, eosque vere apopJecticos occu-
mosa dell intima tonaca dell arteria. L'arteria si nutre, e cresce co- buIssc aientamu*: attamen disseeto nonnunquan. cadavere, nnllum in nervis et cembro,
me tutte le altre parti del corpo animale; essa è vascolare, ed or- aliisque partlbus vitium deprehensum fuit, sed arteriae ahcujus disciscio , oniniuuKpte
^anizzata; quindi non può essere escute dalle malattie, cui vanno tunicarum cjusdem erosio repcru est.
sottoposte le parti vascolari, ed organizzate , Che poi le tonache (c) Institut. rned. T. IV Gap. XI Saepe aneriarum tunicae aut ah acri tumore ibi d
. . ... . t.. __1_______1' in»:r»o t^«o«« „,,L, ------,„ nn.im. aut acfc ex sta-natione facto intus crodunuir, et sanguinem in Pericardi,,,,, :
e-
nrnnrip AoW A orta e sin molarmente Y intima tonaca vada sottoposta , P™10' aut acn ex staSnaUone facl° mtm CIi'odmuur' el san«uine,u ln Nericarcii,„„, «
piopue ueu inolia , c a» 5 _ # Pectoris cavum, aut alia proxima loca tam lacerala, ac erosa, quam rupia effundunt
per interna lenta cagione , alla disorganizzazione ulcerosa , e steato- ,nterdum intus osseae evadum, aut osseis squamis obducuntur.
r*ì H Pezzo Patologo au\ men^to'si^oBse^ nel Museo di que#tó University. (*) Journal de Med. de Paris T. fl'i. pag. ^i. La crosso de l'Aorte considerahlemcnt
Non ho creduto necessario di darne la Figura ; poiché, ciò facendo, non avrei fatto dilatée; sa face interne noiratre, et fongueuse avec plusl,urs petits tubereules asse,
altro che ^presentare in picciolo ciò ehe mostrano in grande la Fig. L 11 della Ta, durs, enduilc d un sang grumeleux a demi coagule , et trés-noir. L'epessenr des par-
vU! iis de cettc altere clou au moias de deus lignes, et en grande panie formée par la
1 i
nato il di lui cadavere, si presentò tosto il Pericardio pieno disteso è un fatto, cui non si può mettere in dubbio (u). Leggasi su di ciò
di sangue » L'Aorta in vicinanza del cuore, alla distanza di mezzo 1 quanto ne hanno scritto il Bowet (uu), il Lieutaud (v), il Morgì-
pollice sopra delle sue valvule, ove cominciava ad incurvarsi, offriva cni (x), I'Haller (y) , il Lancisi (z),il Guattari (a), il Matam (b)7
esternamente un tumoretto della grossezza d'una nocciuola, il quale il Borsieri (c), il Desault [*) ; ed oltre di ciò vedansi le Figure
tumoretto si apriva con un picciolo foro entro il Pericardio . La ili, IV. V. VL VII. della Tavola IX hot fine di guest' Opera . Inoltre
membrana di questo tumoretto rossicia , e come echimosata ,_____________
diminuiva di grossezza a misura che SÌ accostava al luogo della (u) Lo Schcxze scrisse d' aver veduto in una cavalla l'arteria che scorre lungo rjn-
crepatura , intorno il qua! IttQgO era sottilissima - Incisa , ed testino Colon occupata da Aneurisma, il di cui centro era ripieno di verniciti. Act*
aperta l'Aorta nella sua concavità, ossia nel lato opposto alia curbs. v*L I. GÌ*. a 1.9. p*g. 519. 11 tumore era détta «ros^ xTun. _o-
..'),, ■■ ce , duro, e di figura ovale. Lo specillo scorreva entro 1 arteria ; ma nel luo^o del
sede del tumore , comparve la tonaca intima della grande arteria, tlmiOTe sembrava che aUraversassc un globo di capc]li, 0 dl iaHa. Aperta l'arteria sc-
ovo Corrispondeva alla base del tumoretto, tutta aspra, Corrosa, Ul- condo la sua lunghezza , l'Autore trovò, che le tonache della delta arteria nel luogo
terspersa di macchiete gialliccie , dure , C veramente ulcerosa pel del tumore èrano tre volte più grosse del naturale. Esaminato indi l'interno del tuiuo-
. ,. « li- tvt 1 , ^ Ài ,.,ini,.n *„0ha ulnAHwh am- rG falto da,lc ingrossate tonache della detta arteria, ha osservato, che quella sostanza
tratto d un pollice m Ciro . JNcl centro di questo Uatto uiceioso ani- ..... . ' . .. ' -1 .„ .
1 ~ • , 1 1 moao ui cellule, e che quelle cellule erano piene di verme tu capillari avvt-
bedue le tonache proprie dell'arteria, l'intima cioè, e la muscolare, ticchiati insieme,
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della apparenza delle cose , avrebbe detto, che tutto il tumoretto , J.t4 X£y IT £^ Ìtì « "? ì ™T T '* ^ ^ x *°' tt
11 ì IV K A..vv1 art st. AI art i5- Advers Anal. II Animad Ai
quale compariva esternamente sul principio della curvatura dell Aorla, Epist. XXIII art. 4. Tota enim Aouae interior facies . corde ad e*m usque sedem,
era fatto unicamente dalle tonache proprie dell'arteria sfiancate ? e quac orificiis sobest aneriarum emulgeutium, si cum reliqua usquè ad divbionem in
dislese : ossia, che quel tumoretto era un vero Aneurisma . Ma spo- |Iliae^ coufcn;em[' ab nalurali' 1llac 1,1 tac cral «">^«e , et Imitate ad
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gliata diligentemente la curvatura dell'Aorta dall' estenore suo .molto fea_™, g«od alibi i» bf^Li__ é. „tólJe« , J^Z c^s 2Z IZ
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lasciando intatta la sottoposta tonaca fibrosa , ho trovato , che quel sac- erat «patio]uni, uhi quasi ah erosione nonninil escavala., divisas quae suherant fihKis
Ghetto rossiccio, ed echimosatO era fatto unicamente dall'involto cel- ostcndebat la vìcinia autem aneriarum emulgeutium, lamella intima leviter admoto
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luloso, e dalla riflessa lamina del Pericardio . Codesta Cassola cellulosa Epist. XLV art ,5. Incisa arteria magna, et sanguine, quo non càréfeat effuso,
era nella stia base aderentissima ai margini irregolari dell'ulcerazione, ostendit tota interiore facie a corde ad ramos, saltem usque ad emulgentes, paniculas
e rottura del'e. tonache proprie dell'Aorta , in modo però diesi potevano quasdam albidiores, et lineas uonnibii extantes ; praeterea non co solum, quo modo
distinguere chiaramente i confini dell una , e delle altre. Per la qual febam tractu, sedei alibi, quantum ex dissectis quibusdam ejus ramis agnovimus-
& . . . , u ' __• j* intìm*m tumeam facile adeo * proxima seiungcndam, ut levissimam scalpelli firictì»nem
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te per cagione d'Aneurisma, due furono le Crepature J una Cioè nelle Epist. SI. art. i5. Praeterea in quodam arteriae magnae trunculo concretionem inter
tonache proprie dell'arteria; l'altra nella Cassula esteriore Cellulosa tumeas ex flava materia, media inter mollem atque friahilcm, parvani illam quidem,
dell'arteria medesima. La lamina riflessa del Pericardio sottile, tesa, scdilA '^rsmn extuberantém reperimus, ut trunculi cavum angnstius faceret.
., , /v r . •] -i r.pist. iv art. ai. Arteriae magnae truncus a corde ad eum usque locum uude inci-
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Sollevata che fu alla grossezza d'una nocciuola, non essendo dispO- quodantenus hic illic assurgerei; sed interius toto co spatio nihil nisi superficies rugo-
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cardio, nel tronco Toracico, e Ventrale della medesima; per tutto il quali pìuribus in locis superficie, co toto quem modo dicebam tractu, ea potissimum
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percosse, dell'accresciuta impulsione del cuore, v'abbia parte la dignum videtur, spuria uimirum Aneurysmata frcquenliora esse quam plcrique medi-
lenta morbosa degenerazione ulcerosa , steatomatosa, fiumosa \ sana- corum ceiiseanl' ceu kcralac oslendl"lt cadaverum iucisi°DCS ' Quam ™*?*<. 1>rofecl°
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mosa dell intima tonaca dell arteria. L'arteria si nutre, e cresce co- buIssc aientamu*: attamen disseeto nonnunquan. cadavere, nnllum in nervis et cembro,
me tutte le altre parti del corpo animale; essa è vascolare, ed or- aliisque partlbus vitium deprehensum fuit, sed arteriae ahcujus disciscio , oniniuuKpte
^anizzata; quindi non può essere escute dalle malattie, cui vanno tunicarum cjusdem erosio repcru est.
sottoposte le parti vascolari, ed organizzate , Che poi le tonache (c) Institut. rned. T. IV Gap. XI Saepe aneriarum tunicae aut ah acri tumore ibi d
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piopue ueu inolia , c a» 5 _ # Pectoris cavum, aut alia proxima loca tam lacerala, ac erosa, quam rupia effundunt
per interna lenta cagione , alla disorganizzazione ulcerosa , e steato- ,nterdum intus osseae evadum, aut osseis squamis obducuntur.
r*ì H Pezzo Patologo au\ men^to'si^oBse^ nel Museo di que#tó University. (*) Journal de Med. de Paris T. fl'i. pag. ^i. La crosso de l'Aorte considerahlemcnt
Non ho creduto necessario di darne la Figura ; poiché, ciò facendo, non avrei fatto dilatée; sa face interne noiratre, et fongueuse avec plusl,urs petits tubereules asse,
altro che ^presentare in picciolo ciò ehe mostrano in grande la Fig. L 11 della Ta, durs, enduilc d un sang grumeleux a demi coagule , et trés-noir. L'epessenr des par-
vU! iis de cettc altere clou au moias de deus lignes, et en grande panie formée par la
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