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tutto. Suppose il Morantì , die codesta mancanza del polso derivasse la gangrena, o lo sacello non hanno occupato che i tegumenti, ed
dal torcolare troppo stretto. Rilasciato il torcolare non uscì dalla una porzione del sacco, ed hanno lasciato intatto il resto della ra-
linga una goccia di sangue. L'arteria Brachiale batteva al disopra dice dell'Aneurisma, segnatamente il tronco arterioso dalla lacera-
del luogo della contusione sino alla sede dell'escara, ma non si seife zionc, o ferita del quale l'Aneurisma è derivato,
tiva punto a battere sotto dell'escara, e meno ancora nel Carpo.
Nonostante la mancanza del polso , poiché 1' avanbraccio , e la mano §. 6.
conservavano il colore, e calore loro naturale, non fu adottato il
progetto dell'amputazione. Collocato il braccio in una posizione fa- Desciiamps dice (o) che ogni Chirurgo ha una sua particola]-■
vorevole al corso del sangue, ed applicati i topici appropriati, l'echi- opinione sul modo col quale si cancella la cavità d' un' arteria ; m-À
mosi, e la gonfiezza si dissiparono, e la suppurazione neh' undecimo che ciasehedun Chirurgo , se è di buona fede , converrà , che noi
cominciò a staccare T escara cutanea. Il polso però non ricomparve, non abbiamo ancora alcuna nozione pratica positiva, e bene deter-
ed il braccio rimase in uno stato di torpore, e cominciò a smagrire, minata su questo proposito. Io al contrario non trovo, che su questo
ed il malato accusò di sentirvi per entro delle grandi punture . Pel articolo vi possa essere che una sola opinione , e trovo , che questa
corso di sei settimane il polso non fu punto sensibile ; indi ricom- opinione è solidamente appoggiata a pratiche osservazioni, ed a fatti
parve a poco a poco, e rimase in appresso debole, ancorché il ma- certi, e costanti, e comprovata dalla giornaliera sperienza in quella
lato avesse ricuperato l'uso del braccio offeso. parte di Chirurgia che riguarda la guarigione delle ferite per prima
Questo caso singolare , scrisse il Morakd , presenta delle mdu- intenzione. Niente avvi di più manifesto, e dimostrato in Chirurgia,
moni assai importanti. Egf è verosimile, disse egli, che la cessa- (pianto che l'infiammazione adesiva è il mezzo principale per cui
zione del polso debba ripetersi da un cangiamento succeduto nel tanto le parti incise del solido vivo, quanto le disgiunte per organiz-
tronco dell'arteria Brachiale corrispondente al luogo della contusione. zazione , tenute che siano a scambievole contatto, contraggono stretta
E quale può essere, soggiunge egli, questo cangiamento, fuorché aderenza fra di loro. L'infiammazione adesiva è quella forza cui
un addossamento, e stringimento delle pareti dell'arteria in conse- siam debitori della riunione delle ferite semplici, e del coalito d' al-
guenza del quale, le pareti interne dell'arteria stessa hanno contrae- Clme parti fra di loro, soventemente a gran vantaggio di tutta l'eco-
to aderenza fra di loro? Ciò pure che è degno di rimarco si é, che nomia animale; purché questa maniera d'infiammazione non oltre-
l'adesione delle interne pareti dell' arteria verso il suo asse si è fatta passi certi limiti , al di là dei quali essa si cambia in infiammazione
prontamente. Se il membro ha continuato a vivere, e se il polso è suppurativa, distruttiva, o come dicesi comunemente, genera l'asccs-
ricomparso , egl' è perchè la circolazione si è ristabilita a poco a po- s0 , Egl' è , a mtfdo d' esempio , che per via dell' infiammazione ade-
co per la via dei vasi collaterali. siva la superficie liscia del polmone si attacca alla pleura nella forte
peripneumonia , c nelle ferite penetranti del petto con offesa del pol-
$• »• mone medesimo ; che V intestino contrae aderenza coli' orificio del
sacco erniario nell'ernia carcerata, ed infiammata; che l'intestino fe-
lli qua*casi, ne'quali l'Aneurisma è occupato profondamente da rito, infiammato e riposto nel ventre si la aderente al peritoneo;
gangrena , non è difucile il comprendere come V arteria offesa si ot- che la vaginale del testicolo si unisce strettamente all' albuginea nella
turi subito sopra del sacco Aneurismatico , e come per conseguenza cura indicativa dell' Idrocele ; che le ulceri sinuose fatte infiammare
la gangrena produca lo stesso effetto che la compressione, o la le- artificialmente , indi compresse guariscono per prima intenzione . E
atura dell'arteria. Imperciocché nel manifestarsi della gangrena tutta per non allontanarmi dalla considerazione dei vasi sanguigni è l'in-
la parte che circonda la radice dell' Aneurisma è compresa da valida {laminazione adesiva quella che talvolta dopo il salasso fa obliterare
infiammazione, per cui s'ingrossano le tonache di tutti i vasi della per certo tratto la vena incisa, la quale infiammazione, se 'nel luo-
parte medesima, si combaciano le opposte loro pareti, e si con- go del salasso oltrepassa certi confini , e si cambia in suppurativa,
glutinano insieme così fortemente sicché si otturino; ovvero formasi occasiona un asecssetto , che dai volgari Chirurgi è attribuito mal a
entro di essi un denso compatto coagulo sanguigno , il quale chiude proposito a qualche difetto della lancetta , o alla puntura di qualche
perfettamente à lume dei vasi, e sopprime intieramente il corso del filo nervoso, o tendinoso (p). Codesto processo dell'infiammazione
sangue per entro di essi. L'otturamento dei vasi tutti d'una parte adesiva è appunto quello che la natura, per se sola, o ajutata dall'ar-
compresa da gangrena, non solamente nel luogo occupato dalla mor- te, impiega per glutinarc , ed unire insieme stabilmente le due oppo-
tificazione, ma altresì a qualche picciolo tratto al disopra della mor- ste pareti d' un arteria, ogni qual volta l'interna superficie di dette
tifieazione medesima , egli è un fatto costante e comprovato da re- pareti è posta , e mantenuta a stretto contatto per mezzo di qualche
placate osservazioni . Se ad un uomo preso da gangrena nella parte accidentale pressione, o d'una metodica fasciatura ; né avvi alcuna
inferiore della gamba si fende longitudinalmente la vena Safena nel essenziale differenza nel processo d'adesione fra le labbra d'una ferita
juogo consueto del salasso, si trova coagulato il sangue entro di essa semplice, o fra la superficie d'un intestino col peritoneo, o della
vena, ed inerente alle pareti della vena medesima, né, ancorché vaginale del testicolo coli'albuginea, ed il modo di coalito d'una
l'uomo sopravviva per qualche tempo, e rimanga aperta la vena, sorte parete d'un arteria coli'altra sua parete. Ho più d'ima volta veduto
di là una goccia di sangue fluido (n) . L'injezione nel cadavere i primordj di questo processo d'obliterazione della cavità d'un arte-
di soggetti morti in simili circostanze mostra egualmente chiusa , ed ria infiammata ne' cadaveri di quelli i quali sono periti poco dopo
ostruita la via delle arterie nei confini della gangrena; le quali arte- l'amputazione, nello stadio infiammatorio del moncone; e non a
rie, non meno che le vene, sono pervie, ed aperte come in istato guari, ho riscontrato gli stessi fenomeni in certo tratto d'arteria Pe-
sano immediatamente sopra il limite della mortificazione . Ogni qual morale, che una settimana prima era stata offesa da un colpo di
volta adunque la gangrena comprende profondamente la radice d'un archibugio. Ho trovato cioè, che le tonache proprie dell'arteria in
Aneurisma, lo sfacello che ne sussegue, e la crepatura dei tegumen-__■__________________
li , e del sacco Aneurismatico non è mai accompagnata da mortale
emorragia ; poiché lo stesso processo gangrenoso ^ha otturato non t°) 0bserv- el Rcfiex; sur U ]iSature dcs w^** P*& 5* c"acu" sf faIt un op^oi,
... • • , . . . ili particuliere sur la maniere d'effaeer la cavile d'un artére ; mais, si Fon est de boune
solo i mccioli , ma anco ì grossi tronchi arteriosi sopra del luo&o • i > • ■
JU U 1 1 ^ ' . b ibi , ou conviendra , que nous n avons encore a ce SUjet aucuue connoissance pratique
dell'offesa, ed il malato guarisce della gangrena, e dell'Aneurisma, w deicrmincc .
se egli ha forze abbastanza per resistere all'azione micidiale dello (p) Anco le grosse vene talvolta si chiudono, ed obliterano spontaneamente. Vedi
sfacello sull'i vitalità in generale . Quando un malato perisce d'emor- Morgagni tic «ed. et pauab mòri». Epist. LVI. art. io.
ragia per cancrena o slaccilo d' un Aneurisma , egli perisce, perchè 0P^Atholo obs. XXIV. Vena cava inter renale* venas, et Iliaca* con-
la^ict pei teau&i Liia, v aie** o ì ; i crcta fi;i(,, ut mini cavitans loco supercsset msi fibrosa quaedam, {{nasi carnea ]_
posa et dina caro. Concrciae venae ralioncm , fateor , me non intclligere, cum in co
-i---------" '--- cadavere nulla causa tantam venam comprimere apta, neque ullum in Uteri» vitium re-
pertum fuit.
(n) Mavnoir. Mcm. pbysiolog. et prat. sur l'Ancurisme pag. I2Ò. Vedi altresì MatinOBR loc. cit. pag. i5.
tutto. Suppose il Morantì , die codesta mancanza del polso derivasse la gangrena, o lo sacello non hanno occupato che i tegumenti, ed
dal torcolare troppo stretto. Rilasciato il torcolare non uscì dalla una porzione del sacco, ed hanno lasciato intatto il resto della ra-
linga una goccia di sangue. L'arteria Brachiale batteva al disopra dice dell'Aneurisma, segnatamente il tronco arterioso dalla lacera-
del luogo della contusione sino alla sede dell'escara, ma non si seife zionc, o ferita del quale l'Aneurisma è derivato,
tiva punto a battere sotto dell'escara, e meno ancora nel Carpo.
Nonostante la mancanza del polso , poiché 1' avanbraccio , e la mano §. 6.
conservavano il colore, e calore loro naturale, non fu adottato il
progetto dell'amputazione. Collocato il braccio in una posizione fa- Desciiamps dice (o) che ogni Chirurgo ha una sua particola]-■
vorevole al corso del sangue, ed applicati i topici appropriati, l'echi- opinione sul modo col quale si cancella la cavità d' un' arteria ; m-À
mosi, e la gonfiezza si dissiparono, e la suppurazione neh' undecimo che ciasehedun Chirurgo , se è di buona fede , converrà , che noi
cominciò a staccare T escara cutanea. Il polso però non ricomparve, non abbiamo ancora alcuna nozione pratica positiva, e bene deter-
ed il braccio rimase in uno stato di torpore, e cominciò a smagrire, minata su questo proposito. Io al contrario non trovo, che su questo
ed il malato accusò di sentirvi per entro delle grandi punture . Pel articolo vi possa essere che una sola opinione , e trovo , che questa
corso di sei settimane il polso non fu punto sensibile ; indi ricom- opinione è solidamente appoggiata a pratiche osservazioni, ed a fatti
parve a poco a poco, e rimase in appresso debole, ancorché il ma- certi, e costanti, e comprovata dalla giornaliera sperienza in quella
lato avesse ricuperato l'uso del braccio offeso. parte di Chirurgia che riguarda la guarigione delle ferite per prima
Questo caso singolare , scrisse il Morakd , presenta delle mdu- intenzione. Niente avvi di più manifesto, e dimostrato in Chirurgia,
moni assai importanti. Egf è verosimile, disse egli, che la cessa- (pianto che l'infiammazione adesiva è il mezzo principale per cui
zione del polso debba ripetersi da un cangiamento succeduto nel tanto le parti incise del solido vivo, quanto le disgiunte per organiz-
tronco dell'arteria Brachiale corrispondente al luogo della contusione. zazione , tenute che siano a scambievole contatto, contraggono stretta
E quale può essere, soggiunge egli, questo cangiamento, fuorché aderenza fra di loro. L'infiammazione adesiva è quella forza cui
un addossamento, e stringimento delle pareti dell'arteria in conse- siam debitori della riunione delle ferite semplici, e del coalito d' al-
guenza del quale, le pareti interne dell'arteria stessa hanno contrae- Clme parti fra di loro, soventemente a gran vantaggio di tutta l'eco-
to aderenza fra di loro? Ciò pure che è degno di rimarco si é, che nomia animale; purché questa maniera d'infiammazione non oltre-
l'adesione delle interne pareti dell' arteria verso il suo asse si è fatta passi certi limiti , al di là dei quali essa si cambia in infiammazione
prontamente. Se il membro ha continuato a vivere, e se il polso è suppurativa, distruttiva, o come dicesi comunemente, genera l'asccs-
ricomparso , egl' è perchè la circolazione si è ristabilita a poco a po- s0 , Egl' è , a mtfdo d' esempio , che per via dell' infiammazione ade-
co per la via dei vasi collaterali. siva la superficie liscia del polmone si attacca alla pleura nella forte
peripneumonia , c nelle ferite penetranti del petto con offesa del pol-
$• »• mone medesimo ; che V intestino contrae aderenza coli' orificio del
sacco erniario nell'ernia carcerata, ed infiammata; che l'intestino fe-
lli qua*casi, ne'quali l'Aneurisma è occupato profondamente da rito, infiammato e riposto nel ventre si la aderente al peritoneo;
gangrena , non è difucile il comprendere come V arteria offesa si ot- che la vaginale del testicolo si unisce strettamente all' albuginea nella
turi subito sopra del sacco Aneurismatico , e come per conseguenza cura indicativa dell' Idrocele ; che le ulceri sinuose fatte infiammare
la gangrena produca lo stesso effetto che la compressione, o la le- artificialmente , indi compresse guariscono per prima intenzione . E
atura dell'arteria. Imperciocché nel manifestarsi della gangrena tutta per non allontanarmi dalla considerazione dei vasi sanguigni è l'in-
la parte che circonda la radice dell' Aneurisma è compresa da valida {laminazione adesiva quella che talvolta dopo il salasso fa obliterare
infiammazione, per cui s'ingrossano le tonache di tutti i vasi della per certo tratto la vena incisa, la quale infiammazione, se 'nel luo-
parte medesima, si combaciano le opposte loro pareti, e si con- go del salasso oltrepassa certi confini , e si cambia in suppurativa,
glutinano insieme così fortemente sicché si otturino; ovvero formasi occasiona un asecssetto , che dai volgari Chirurgi è attribuito mal a
entro di essi un denso compatto coagulo sanguigno , il quale chiude proposito a qualche difetto della lancetta , o alla puntura di qualche
perfettamente à lume dei vasi, e sopprime intieramente il corso del filo nervoso, o tendinoso (p). Codesto processo dell'infiammazione
sangue per entro di essi. L'otturamento dei vasi tutti d'una parte adesiva è appunto quello che la natura, per se sola, o ajutata dall'ar-
compresa da gangrena, non solamente nel luogo occupato dalla mor- te, impiega per glutinarc , ed unire insieme stabilmente le due oppo-
tificazione, ma altresì a qualche picciolo tratto al disopra della mor- ste pareti d' un arteria, ogni qual volta l'interna superficie di dette
tifieazione medesima , egli è un fatto costante e comprovato da re- pareti è posta , e mantenuta a stretto contatto per mezzo di qualche
placate osservazioni . Se ad un uomo preso da gangrena nella parte accidentale pressione, o d'una metodica fasciatura ; né avvi alcuna
inferiore della gamba si fende longitudinalmente la vena Safena nel essenziale differenza nel processo d'adesione fra le labbra d'una ferita
juogo consueto del salasso, si trova coagulato il sangue entro di essa semplice, o fra la superficie d'un intestino col peritoneo, o della
vena, ed inerente alle pareti della vena medesima, né, ancorché vaginale del testicolo coli'albuginea, ed il modo di coalito d'una
l'uomo sopravviva per qualche tempo, e rimanga aperta la vena, sorte parete d'un arteria coli'altra sua parete. Ho più d'ima volta veduto
di là una goccia di sangue fluido (n) . L'injezione nel cadavere i primordj di questo processo d'obliterazione della cavità d'un arte-
di soggetti morti in simili circostanze mostra egualmente chiusa , ed ria infiammata ne' cadaveri di quelli i quali sono periti poco dopo
ostruita la via delle arterie nei confini della gangrena; le quali arte- l'amputazione, nello stadio infiammatorio del moncone; e non a
rie, non meno che le vene, sono pervie, ed aperte come in istato guari, ho riscontrato gli stessi fenomeni in certo tratto d'arteria Pe-
sano immediatamente sopra il limite della mortificazione . Ogni qual morale, che una settimana prima era stata offesa da un colpo di
volta adunque la gangrena comprende profondamente la radice d'un archibugio. Ho trovato cioè, che le tonache proprie dell'arteria in
Aneurisma, lo sfacello che ne sussegue, e la crepatura dei tegumen-__■__________________
li , e del sacco Aneurismatico non è mai accompagnata da mortale
emorragia ; poiché lo stesso processo gangrenoso ^ha otturato non t°) 0bserv- el Rcfiex; sur U ]iSature dcs w^** P*& 5* c"acu" sf faIt un op^oi,
... • • , . . . ili particuliere sur la maniere d'effaeer la cavile d'un artére ; mais, si Fon est de boune
solo i mccioli , ma anco ì grossi tronchi arteriosi sopra del luo&o • i > • ■
JU U 1 1 ^ ' . b ibi , ou conviendra , que nous n avons encore a ce SUjet aucuue connoissance pratique
dell'offesa, ed il malato guarisce della gangrena, e dell'Aneurisma, w deicrmincc .
se egli ha forze abbastanza per resistere all'azione micidiale dello (p) Anco le grosse vene talvolta si chiudono, ed obliterano spontaneamente. Vedi
sfacello sull'i vitalità in generale . Quando un malato perisce d'emor- Morgagni tic «ed. et pauab mòri». Epist. LVI. art. io.
ragia per cancrena o slaccilo d' un Aneurisma , egli perisce, perchè 0P^Atholo obs. XXIV. Vena cava inter renale* venas, et Iliaca* con-
la^ict pei teau&i Liia, v aie** o ì ; i crcta fi;i(,, ut mini cavitans loco supercsset msi fibrosa quaedam, {{nasi carnea ]_
posa et dina caro. Concrciae venae ralioncm , fateor , me non intclligere, cum in co
-i---------" '--- cadavere nulla causa tantam venam comprimere apta, neque ullum in Uteri» vitium re-
pertum fuit.
(n) Mavnoir. Mcm. pbysiolog. et prat. sur l'Ancurisme pag. I2Ò. Vedi altresì MatinOBR loc. cit. pag. i5.