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sistcre immediatamente da questo mezzo non espone il malato ad
alcun pericolo ; e d'altronde abbiamo un numero assai considerevole
di guarigioni felicemente ottenute d'Aneurisma popliteo recentissimo
per via della compressione , riportate dagli antichi non meno che dai
moderni Chirurgi} fra i quali ultimi basti nominare il Guattari ; ed
il Flajavi , così io giudico che ogni sensato , ed umano Chirurgo
debba, qualunque volta gli si presenti il complesso delle favorevoli
circostanze sopra accennate , cimentare per alcuni istanti la compres-
sione come mezzo curativo dell'Aneurisma popliteo, anziechè passare
immediatamente al taglio, ed alla legatura dell' arteria, alla quale
operazione e gì' è sempre in tempo d'aver ricorso, tosto che i primi
tentativi prudentemente fatti gli hanno dimostrata 1' inutilità della
compressione .
§. 4.
Si pratica la compressione dell'Aneurisma popliteo "nella seguen-
te maniera . Primieramente si applica Ja fasciatura espulsiva alle dita
del piede , ed alla gamba sino in vicinanza del ginocchio. Poscia si
collocano due larghe compresse incrocicchiate sul centro del tumore
Aneurismatico , le quali compresse si estendano e comprendano il
ginocchio sopra, e sotto della Rotella . Mettesi una terza compressa
meno larga, ma più lunga delle prime sulla faccia interna della co-
scia, secondo il tragitto dell'arteria Femorale superficiale . Con una
fascia molto lunga, e larga tre dita trasverse si dà il primo giro sul
centro del tumore ; indi si circonda con essa sopra, e sotto il gi-
nocchio , finché tutto il tumore ne venga esattamente , ed equabil-
mente compresso ; poscia si ascende colla fascia, girando d'intor-
no la coscia, sino all'inguine, osservando bene, che ogni giro di
fascia copra 1' altro per un poco più della metà della larghezza della
fascia stessa, e si finisce con alcune circolari intorno i fianchi. Que-
sti ultimi giri sulla sommità della coscia saranno meno stretti degli
altri, e quanto più le circolari ascendendo si accosteranno all'origine
dell'arteria Femorale profonda, tanto meno si stringeranno; poiché
quanto è vantaggioso il moderare l'urto del sangue per l'arteria Fe-
morale superficiale, altrettanto è dannoso l'impedire il corso libero
al sangue per l'arteria Femorale comune?, e per la profonda. Co-
desto apparecchio verrà umettato di spesso coli' acqua di Theden ,
ovvero colla posca, ad oggetto principalmente di mantenerlo stretto ;
poiché, né queste acque, né il tanto vantato empiastro di Riverio
fatto col Bollarmeno , la terra sigillata, aceto, e bianco d'uovo, nò
la Valonea , né il diaccio, sono mezzi per se stessi efficaci a far strin-
gere in se stessa l'arteria, o il sacco Aneurismatico senza della com-
pressione . Ad ogni rinnovazione dell' apparecchio la pressione sul
tumore si farà più forte di prima ; ed a misura che il picciolo, mol-
le, e non dolente Aneurisma del poplite si abbasserà, d'egual passo
si crescerà il numero delle compresse sul garetto: di modo che le
più strette entrino nel fondo del poplite, e premino precisamente
sull'arteria Poplitca subito sopra del luogo offeso della detta arteria,
mentre le altre compresse formano al di fuori, e sopra del poplite
un rialzo abbastanza grande , perchè la forza di pressione cada tutta
sull' arteria che si vuol obliterare ; e tutto ciò senza che la fascia
comprima i tendini dei muscoli flessori della gamba , o quelli della
sommità della sura a modo di stretlojo . Galeno , come dirò in altro
luogo (b), metteva un pezzo di spugna immediatamente sul turno-
retto Aneurismatico, e sopra la spugna le compresse graduate , sulle
quali stringeva la fascia premente .
Durante questo trattamento, ancorché si gonfi alcun poco il pie-
de, e k gamba, purché non insorgano sotto la moderata, e meto-
dica pressione dolori forti , ed intollerabili nel garetto , ed il turno-
retto si abbassi visibilmente, né pulsi più sì forte come faceva pri-
ma , il Chirurgo insisterà nclP applicazione dell' apparecchio com-
pressivo con speranza di buon successo. Frattanto, se il soggetto è
giovane e vigoroso, gioverà fare al medesimo tratto tratto delie mis-
sioni di sangue, e tenerlo a una dieta assai rigorosa . Procedendo
bene le cose, la sperienza ci ha insegnato, che nel corso di tre
mesi circa il tumoretto gradatamente si impicciolisce, perde la pul-
sazione, e si riduce in fine ad un tubercoìetto indolente della gros-
sezza d'una fava . Questo stato di cose non deve però essere riguar-
dato sì tosto come un equivalente alla cura radicatila. La pratica
ci ha dimostrato, che ridotta la malattia a questo stato , non si può
ancora pronunciare dal Chirurgo con sicurezza che la guarigione sia
veramente perfetta (c). Imperciocché in molti di questi casi, nei
quali l'Aneurisma popliteo era stato ridotto per mezzo della com-
pressione alla grossezza d' una fava , 1' arteria non era stata propria-
mente obliterata sopra del luogo dell' offesa, ma erasi formato sol-
tanto un trombo cotennoso, che otturava la rottura dell' arteria , il
quale trombo cotennoso rimosso che fu dall' urto del sangue , e dai
moti della gamba, e del ginocchio, l'Aneurisma popliteo ricomparve
nel luogo di prima . Per la qnal cosa egli sarà del dovere del Chi-
rurgo in simili casi il continuare P applicazione della fasciatura com-
pressiva per più lungo tempo oltre i tre mesi, e di non permettere
al malato di fare dei passi che lentamente, e con molta circospe-
zione..
Mi conviene ripetere ancora, malgrado quanto ho detto più vol-
te , che il complesso delle circostanze le quali favoriscono il buon
successo della compressione come mezzo curativo dell' Aneurisma po-
pliteo è un rincontro assai raro, e che il più delle volte ancora nei
casi, nei quali tutto sembrava favorire l'impiego di questo mezzo
con grandi speranze di buon successo, i primi tentativi fatti colla
fascia provarono, che lungi dal giovare producevano danno . Per la
qua! cosa, ogni qual volta la compressione non sarà indicata, e pa-
rimenti ancora quando sarà indicata, ma che sotto i primi tentativi
non sarà tollerata dal malato, e coli' incremento dei dolori nel po-
plite crescerà la tumidezza , ed il torpore della gamba sottoposta,
sarà precetto fondamentale dell' arte quello di non perdere il tempo
in inutili tentativi di questa sorte , e non essendovi motivi in con-
trario, dipendenti dalla grave età del malato, o da altre locali com-
plicazioni morbose, di procedere immediatamente al taglio, ed alla
allacciatura dell' arteria offesa ; poiché quanto più si tarda, tanto più
si corre rischio di veder aumentare P Aneurisma, c, ciò che é peg-
gio, colf indugiare , si fa che il malato vada incontro al pericolo che
la faccia posteriore ed inferiore del femore venga spogliata del suo
periostio, ed anco corrosa, come avvenir suole in seguito di quei
grandi Aneurismi dell' Aorta, i quali premono lo sterno , le costole ,
o i corpi delle vertebre , e finiscono per farne distruggere la sostan-
za . Acrel è d'opinione, che l'operazione dell'Aneurisma popliteo
non possa essere differita senza gran danno oltre un mese dalla com-
parsa del tumore ; ma ciò mi sembra esagerato di troppo , ed in niun
modo d'accordo colì'osservazione , e coi numerosi fatti che abbiamo,
dai quali risulta il contrario; o almeno, che la possibilità della riu-
scita dell' operazione stia entro una sfera più ampia di quella fissata
dall' anzidetto d' altronde celebre Chirurgo .
5- 7-
L'operazione dell'Aneurisma popliteo, avuto riguardo alla indica-
zione curativa generale di questo male, consiste in sopprimere per
mezzo dell' allacciatura il corso del sangue per l'arteria Poplitea, sic-
ché la corrente del sangue che passava per quest' arteria venga de-
terminata alla gamba, e piede sottoposto per la via dei vasi laterali
anastomotici. Che poi l'arteria Poplitca corrosa , o lacerata venga
allacciata propriamente nel poplite poco sopra del luogo dell' offesa ,
da cui n' è derivato Y Aneurisma , ovvero codesta allacciatura sia ese-
(b) Cap. XI §. 4-
(c) Palletta Giornale di Med. di Milano T. "VI pag. i85-
sistcre immediatamente da questo mezzo non espone il malato ad
alcun pericolo ; e d'altronde abbiamo un numero assai considerevole
di guarigioni felicemente ottenute d'Aneurisma popliteo recentissimo
per via della compressione , riportate dagli antichi non meno che dai
moderni Chirurgi} fra i quali ultimi basti nominare il Guattari ; ed
il Flajavi , così io giudico che ogni sensato , ed umano Chirurgo
debba, qualunque volta gli si presenti il complesso delle favorevoli
circostanze sopra accennate , cimentare per alcuni istanti la compres-
sione come mezzo curativo dell'Aneurisma popliteo, anziechè passare
immediatamente al taglio, ed alla legatura dell' arteria, alla quale
operazione e gì' è sempre in tempo d'aver ricorso, tosto che i primi
tentativi prudentemente fatti gli hanno dimostrata 1' inutilità della
compressione .
§. 4.
Si pratica la compressione dell'Aneurisma popliteo "nella seguen-
te maniera . Primieramente si applica Ja fasciatura espulsiva alle dita
del piede , ed alla gamba sino in vicinanza del ginocchio. Poscia si
collocano due larghe compresse incrocicchiate sul centro del tumore
Aneurismatico , le quali compresse si estendano e comprendano il
ginocchio sopra, e sotto della Rotella . Mettesi una terza compressa
meno larga, ma più lunga delle prime sulla faccia interna della co-
scia, secondo il tragitto dell'arteria Femorale superficiale . Con una
fascia molto lunga, e larga tre dita trasverse si dà il primo giro sul
centro del tumore ; indi si circonda con essa sopra, e sotto il gi-
nocchio , finché tutto il tumore ne venga esattamente , ed equabil-
mente compresso ; poscia si ascende colla fascia, girando d'intor-
no la coscia, sino all'inguine, osservando bene, che ogni giro di
fascia copra 1' altro per un poco più della metà della larghezza della
fascia stessa, e si finisce con alcune circolari intorno i fianchi. Que-
sti ultimi giri sulla sommità della coscia saranno meno stretti degli
altri, e quanto più le circolari ascendendo si accosteranno all'origine
dell'arteria Femorale profonda, tanto meno si stringeranno; poiché
quanto è vantaggioso il moderare l'urto del sangue per l'arteria Fe-
morale superficiale, altrettanto è dannoso l'impedire il corso libero
al sangue per l'arteria Femorale comune?, e per la profonda. Co-
desto apparecchio verrà umettato di spesso coli' acqua di Theden ,
ovvero colla posca, ad oggetto principalmente di mantenerlo stretto ;
poiché, né queste acque, né il tanto vantato empiastro di Riverio
fatto col Bollarmeno , la terra sigillata, aceto, e bianco d'uovo, nò
la Valonea , né il diaccio, sono mezzi per se stessi efficaci a far strin-
gere in se stessa l'arteria, o il sacco Aneurismatico senza della com-
pressione . Ad ogni rinnovazione dell' apparecchio la pressione sul
tumore si farà più forte di prima ; ed a misura che il picciolo, mol-
le, e non dolente Aneurisma del poplite si abbasserà, d'egual passo
si crescerà il numero delle compresse sul garetto: di modo che le
più strette entrino nel fondo del poplite, e premino precisamente
sull'arteria Poplitca subito sopra del luogo offeso della detta arteria,
mentre le altre compresse formano al di fuori, e sopra del poplite
un rialzo abbastanza grande , perchè la forza di pressione cada tutta
sull' arteria che si vuol obliterare ; e tutto ciò senza che la fascia
comprima i tendini dei muscoli flessori della gamba , o quelli della
sommità della sura a modo di stretlojo . Galeno , come dirò in altro
luogo (b), metteva un pezzo di spugna immediatamente sul turno-
retto Aneurismatico, e sopra la spugna le compresse graduate , sulle
quali stringeva la fascia premente .
Durante questo trattamento, ancorché si gonfi alcun poco il pie-
de, e k gamba, purché non insorgano sotto la moderata, e meto-
dica pressione dolori forti , ed intollerabili nel garetto , ed il turno-
retto si abbassi visibilmente, né pulsi più sì forte come faceva pri-
ma , il Chirurgo insisterà nclP applicazione dell' apparecchio com-
pressivo con speranza di buon successo. Frattanto, se il soggetto è
giovane e vigoroso, gioverà fare al medesimo tratto tratto delie mis-
sioni di sangue, e tenerlo a una dieta assai rigorosa . Procedendo
bene le cose, la sperienza ci ha insegnato, che nel corso di tre
mesi circa il tumoretto gradatamente si impicciolisce, perde la pul-
sazione, e si riduce in fine ad un tubercoìetto indolente della gros-
sezza d'una fava . Questo stato di cose non deve però essere riguar-
dato sì tosto come un equivalente alla cura radicatila. La pratica
ci ha dimostrato, che ridotta la malattia a questo stato , non si può
ancora pronunciare dal Chirurgo con sicurezza che la guarigione sia
veramente perfetta (c). Imperciocché in molti di questi casi, nei
quali l'Aneurisma popliteo era stato ridotto per mezzo della com-
pressione alla grossezza d' una fava , 1' arteria non era stata propria-
mente obliterata sopra del luogo dell' offesa, ma erasi formato sol-
tanto un trombo cotennoso, che otturava la rottura dell' arteria , il
quale trombo cotennoso rimosso che fu dall' urto del sangue , e dai
moti della gamba, e del ginocchio, l'Aneurisma popliteo ricomparve
nel luogo di prima . Per la qnal cosa egli sarà del dovere del Chi-
rurgo in simili casi il continuare P applicazione della fasciatura com-
pressiva per più lungo tempo oltre i tre mesi, e di non permettere
al malato di fare dei passi che lentamente, e con molta circospe-
zione..
Mi conviene ripetere ancora, malgrado quanto ho detto più vol-
te , che il complesso delle circostanze le quali favoriscono il buon
successo della compressione come mezzo curativo dell' Aneurisma po-
pliteo è un rincontro assai raro, e che il più delle volte ancora nei
casi, nei quali tutto sembrava favorire l'impiego di questo mezzo
con grandi speranze di buon successo, i primi tentativi fatti colla
fascia provarono, che lungi dal giovare producevano danno . Per la
qua! cosa, ogni qual volta la compressione non sarà indicata, e pa-
rimenti ancora quando sarà indicata, ma che sotto i primi tentativi
non sarà tollerata dal malato, e coli' incremento dei dolori nel po-
plite crescerà la tumidezza , ed il torpore della gamba sottoposta,
sarà precetto fondamentale dell' arte quello di non perdere il tempo
in inutili tentativi di questa sorte , e non essendovi motivi in con-
trario, dipendenti dalla grave età del malato, o da altre locali com-
plicazioni morbose, di procedere immediatamente al taglio, ed alla
allacciatura dell' arteria offesa ; poiché quanto più si tarda, tanto più
si corre rischio di veder aumentare P Aneurisma, c, ciò che é peg-
gio, colf indugiare , si fa che il malato vada incontro al pericolo che
la faccia posteriore ed inferiore del femore venga spogliata del suo
periostio, ed anco corrosa, come avvenir suole in seguito di quei
grandi Aneurismi dell' Aorta, i quali premono lo sterno , le costole ,
o i corpi delle vertebre , e finiscono per farne distruggere la sostan-
za . Acrel è d'opinione, che l'operazione dell'Aneurisma popliteo
non possa essere differita senza gran danno oltre un mese dalla com-
parsa del tumore ; ma ciò mi sembra esagerato di troppo , ed in niun
modo d'accordo colì'osservazione , e coi numerosi fatti che abbiamo,
dai quali risulta il contrario; o almeno, che la possibilità della riu-
scita dell' operazione stia entro una sfera più ampia di quella fissata
dall' anzidetto d' altronde celebre Chirurgo .
5- 7-
L'operazione dell'Aneurisma popliteo, avuto riguardo alla indica-
zione curativa generale di questo male, consiste in sopprimere per
mezzo dell' allacciatura il corso del sangue per l'arteria Poplitea, sic-
ché la corrente del sangue che passava per quest' arteria venga de-
terminata alla gamba, e piede sottoposto per la via dei vasi laterali
anastomotici. Che poi l'arteria Poplitca corrosa , o lacerata venga
allacciata propriamente nel poplite poco sopra del luogo dell' offesa ,
da cui n' è derivato Y Aneurisma , ovvero codesta allacciatura sia ese-
(b) Cap. XI §. 4-
(c) Palletta Giornale di Med. di Milano T. "VI pag. i85-