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https://doi.org/10.11588/diglit.14592#0107
r
ferita, ed allora l'emorragia cessò del tulio. L'incisione fu tenuta
aperta per più di mezz ora, onde osservare se ricompariva l'emorra-
gia ; poi fu applicato l'apparecchio, e furono approssimate le labbra
della ferita per mezzo d'alcune striscio di cerotto. Nel giorno dopo
l'edema prodotto dal torcolare era d' assai diminuito . Il braccio con-
servò un sufficiente grado di calore, e di senso, e quantunque pro-
fondamente , pure sentivasi pulsare 1' arteria del carpo . Nel corso
della cura nulla vi fu di rimarchevole , eccettuato che il malato, es-
sendo minacciato da Tisi polmonare , fu mandato a respirar l'aria
di campagna prima clic la piaga fosse del tutto cicatrizzata. Addì
2q Settembre il malato fu perfettamente guarito. L'arteria del carpo
batteva manifestamente , benché non tanto forte quanto quella dell'al-
tro braccio. Ciò non pertanto il braccio operato era egualmente nu-
drito e forte quanto l'altro .
95
Siccome Hunter ( soggiunge Park ) giudiziosamente, e per sen-
timento d'umanità ha pubblicato i risultati delle sue osservazioni,
affine d'impedire che i malati di varice aneurismatica non vengano
in "propriamente, e senza necessità sottoposti all'operazione dell'allac-
ciatura dell' arteria Omerale ; così io mi trovo in dovere di pubblicare
quest' Osservazione, perchè serva d' avvertimento ai giovani chirurgi
pria di fare il pronostico di questa malattia, di assicurarsi ben tene ,
se il passaggio del sangue dall' arteria nella vena sia spedito, senza
stento , o interruzione , e senza che rimanga indietro alcuna porzione
di sangue coagulato fra l'arteria e la vena ; affinchè il malato non
rimanga ingannato da una fallace sicurezza } c trascuri quelle precau-
zioni che sono necessarie da prendersi, perchè il male non peggiori 7
che è quanto dire, la varice aneurismatica non venga complicata
da Aneurisma .
48
ferita, ed allora l'emorragia cessò del tulio. L'incisione fu tenuta
aperta per più di mezz ora, onde osservare se ricompariva l'emorra-
gia ; poi fu applicato l'apparecchio, e furono approssimate le labbra
della ferita per mezzo d'alcune striscio di cerotto. Nel giorno dopo
l'edema prodotto dal torcolare era d' assai diminuito . Il braccio con-
servò un sufficiente grado di calore, e di senso, e quantunque pro-
fondamente , pure sentivasi pulsare 1' arteria del carpo . Nel corso
della cura nulla vi fu di rimarchevole , eccettuato che il malato, es-
sendo minacciato da Tisi polmonare , fu mandato a respirar l'aria
di campagna prima clic la piaga fosse del tutto cicatrizzata. Addì
2q Settembre il malato fu perfettamente guarito. L'arteria del carpo
batteva manifestamente , benché non tanto forte quanto quella dell'al-
tro braccio. Ciò non pertanto il braccio operato era egualmente nu-
drito e forte quanto l'altro .
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Siccome Hunter ( soggiunge Park ) giudiziosamente, e per sen-
timento d'umanità ha pubblicato i risultati delle sue osservazioni,
affine d'impedire che i malati di varice aneurismatica non vengano
in "propriamente, e senza necessità sottoposti all'operazione dell'allac-
ciatura dell' arteria Omerale ; così io mi trovo in dovere di pubblicare
quest' Osservazione, perchè serva d' avvertimento ai giovani chirurgi
pria di fare il pronostico di questa malattia, di assicurarsi ben tene ,
se il passaggio del sangue dall' arteria nella vena sia spedito, senza
stento , o interruzione , e senza che rimanga indietro alcuna porzione
di sangue coagulato fra l'arteria e la vena ; affinchè il malato non
rimanga ingannato da una fallace sicurezza } c trascuri quelle precau-
zioni che sono necessarie da prendersi, perchè il male non peggiori 7
che è quanto dire, la varice aneurismatica non venga complicata
da Aneurisma .
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