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I 01
Fatta comprimere da im abile Ajutante Y arteria Femorale in vò avere nei luogo del salasso im tumoretto pulsante, clic gli occa-
vicinanza dell'arco crurale;, ho aperto d'un sol tratto di bistorino il sionava dolore, e gli impediva di piegare, e stendere liberamente
vasto Aneurisma da cima a fondoj facendo passare l'incisione per il braccio. Il Chirurgo vi applicò un cerotto; poi, vedendo che il
mezzo delia cicatrice della riportata ferita. Vuotati i copiosi grumi tumore cresceva, vi pose sopra un cataplasma di pane e latte, ad
di sangue, ed asciugato ben bene il fondo dell' ampio sacco , mi si oggetto di promuovere in esso la suppurazione. Sei giorni dopo l'uso
è affacciata l'offesa dell'arteria Femorale superficiale, che era di tre del cataplasma il tumore crebbe a dismisura, e pulsava veemente-
lince poco più in direzione obbliqua all'arteria stessa, per entro della mente. Il malato prese allora la risoluzione di farsi trasportare in
quale feci scorrere un grosso specillo, col quale la sollevai, e pote;. questo Spedale. Non fu però che il giorno 2'ì di Settembre che io
quindi con facilità legarla circolarmente, ed al modo ordinario sopra fui consultato sullo stato dell'infermo; poiché tutto il braccio gli si
e sotto della ferita, lasciandovi inoltre superiormente una legatura d: era fatto enormemente tumido, e come flemmonoso.. Il giorno ap-
riserva (a). Riempii il cavo di fìlaccie molli, e coprii il tutto con presso trovai necessario di sottoporre immediatamente il malato alla
una compressa ^ ed una lascia a sei capi. operazione, a motivo che l'Aneurisma si era fatto diffuso , e minac-
Finita l'operazione, che fu di breve durata, il malato fu preso ciava le più tristi conseguenze,
da deliquio, da cui si riebbe col solo odorar dell'aceto. Si lamentò Applicato il torcolare sull'arteria Omerale in vicinanza dell'ascella ,
indi di un molesto formicolio in tutto l'arto operato. Prese un'ernul- feci un'ampia incisione dell' iVneurisnia, seguendo l'andamento della
sionc con entro diciotto goccie di laudano liquido ; dopo di che ri- arteria Omerale nella piega del braccio , e passando col taglio per la
posò per due ore quietamente. Allo svegliarsi, disse, che l'arto ope- cicatrice lasciata dalla lancetta. Balzò fuori dall'ampio taglio il troni-
iato gli sembrava più caldo del sano ; e io era effettivamente.. bo sanguigno , e con esso alcun poco di sangue arterioso fluido ; ed
Nel giorno appresso gli si aumentò la febbre. I polsi però non asciugato colla spugna il fondo del sacco Aneurismatico, mi si pre-
erano in esso così piccioli , e contratti come prima dell'operazione . sento immediatamente l'arteria, che vedovasi ferita obbliqnamente pel
Nel quinto giorno la gonfiezza, che pria dell' operazione si tratto di due lince. Introdussi per quell'apertura uno specillo d'ac-
cenderà dal piede alla natica, era quasi del tutto scomparsa, e la ciajo, col quale sollevai l'arteria offesa, mentre colf apice del dito
suppurazione aveva cominciato a formarsi . Per la qual cosa fu rio- indice dell' altra mano la staccai dalla cellulosa che la teneva legata
novato l'apparecchio. lateralmente, e posteriormente. L'alzai unitamente al nervo mediano,
Neil' undecimo giorno comparve i-' emorragia , che fu sopressa dal quale nervo poi la separai con facilità per picciolo tratto sopra e
in parte stringendo la legatura di riserva, per la massima parte poi sotto della lesione. Passai dietro l'arteria anzidetta, mediante l'ago
mediante la compressione portata sul fondo della piaga di contro fenestrato, due nastrini cerati, coi quali, facendo un nodo semplice,
l'osso del femore, per mezzo dei cuscinetti graduati, e delia fascia ed interponendo fra il nodo, e l'arteria un rotoletto di tela, l'ai-
circolare . A motivo però di questo incidente l'animo del malato ri- lacciai sopra, e sotto della ferita fatta dalla lancetta. Sciolto il tor-
mase sì fortemente commosso, ch'egli fu preso da moti convulsivi colare, non uscì sangue dall'incisione ; quindi riempii tutta la cavità
in tutto il corpo , i quali non furono sedati che con larga dose d'op- del sacco Aneurismatico di filacele molli , alle quali soprapposi una
pio, e di frequenti brodi ristorativi. Fece uso altresì in appresso il compressa sostenuta da una fascia a quattro capi, e collocai in fine
inalato della decozione di china con alcun poco d'etere vitriolico a il braccio operato in semiflessione .
dosi rifratte . L' infermo se la passò abbastanza bene tutta la giornata, e la
11 dì 20 trovai il malato senza febbre. Le allacciature furono notte seguente. Nella mattina appresso fu preso da nausee, da strin-
espulse dalla piaga, eccettuata una, che tardò sino alla fine della gimcnti spasmodici delle fauci, e da frequenti conati di vomito, sot-
quarta settimana . Non pertanto la piaga si fece tutt' a un tratto sta- to i quali non rigettava che della scialiva spumosa. Gli feci prendere
zionaria ; e ciò a motivo d'un seno, che dall'angolo inferiore della la mistura antiemetica del Ri veri o , che rimise un momento dopo
piaga stendevasi in basso per due pollici, e mezzo. Aperto codesto averla presa. Crebbe in esso l'ansietà, Io stringimento delle fauci;
seno per mezzo del taglio, la piaga riprese il suo corso verso la ci- il capo gli grondava di sudore, e la faccia tratto tratto gli si copri-
catrice, che fu completa il giorno 5a dall'operazione. va d'un pallore di morte. Gli sopravvenne un fortissimo conato di
Nel medesimo giorno il malato si alzò dal letto, e colf ajuto vomito , sotto del quale cacciò fuori per bocca un verme Lombri-
del bastone fece qualche passo. In tre altre settimane ricuperò egli coide vivo, lungo un piede. Dopo di ciò provò della calma per ben
le primiere sue forze, ed uscì dallo Spedale perfettamente guarito. due ore; indi ripigliarono i medesimi sintomi d'ansietà, di stringi-
li» anno dopo ho veduto quest'uomo in ottima salute, e mi ha as- mento alle fauci , di sudor freddo, di pallore della faccia, e di vo-
sicurato egli, che aveva la stessa robustezza nell'arto sinistro, come mito di scialiva spumosa come prima. Rammentandomi dei buoni
nel destro, e che poteva portare sul dorso dei pesi considerevoli, effetti che in un caso simile, io aveva ottenuto dal mercurio vivo
come faceva prima dell'accidente accadutogli. dato in gran dose per bocca, feci ingojarc all'infermo un globo di
mercurio ravvivato dal cinabro del peso di dicci dramme . Sì tosto
egli ebbe preso questo rimedio , cessarono i conati di vomito, e gli
OSSERVAZIONE V I f. stringimenti delle fauci , e nello spazio di tre quarti d'ora tutto quel-
l'apparato spaventevole di sintomi scomparve, ed il malato si addor-
mentò . Nel restante della giornata egli potè ristorarsi con dei brodi,
Aneurisma della piegatura del braccio . e qualche eucchiajo di vino . Nel dì appresso gli feci prendere delle
polveri composte di seme santonico , e di resina di jalappa, ed or-
-—" dinai che gli fossero applicati dei clisteri purganti. Ciò ebbe ottimo
effetto ; poiché egli rese per secesso una grandiosa massa di Lombrici
Giuseppe Lucotti di Volpedo Tortonese, Contadino d'anni 5o , avviticchiati insieme, e del tutto simili a quello che egli aveva riget-
il giorno 10 Agosto del i^yr) si fece trar sangue dal braccio destro tato per bocca; dopo di che egli si trovò perfettamente libero da
ad Oggetto di liberarsi da un pertinace dolore di capo . Il sangue ogni incomodo di questa sorte, e riprese spirito, e vigore . Subentrò
uscì con impeto , e per salti , ed il Chirurgo durò fatica a chiudere fe febbre di suppurazione, la quale fu assai mite . Il quinto giorno
il salasso . Tre giorni dopo , V uomo di cui si parla, si tro- fu rinnovato l'apparecchio, e furono trovate le marcie di buona
qualità, e l'ulcera di. buon colore. La tumidezza flemmonosa del
___^___.___________ braccio era scomparsa , ed il calore della mano era di due gradi
maggiore di quello dell' altra mano .
L' undecimo ciorno dall' operazione si staccò spontaneamente
(a) In quel tempo la pratica non mi aveva insegnalo 1 grandi vantaggi, che si „ „ . _ . . . " . m„-n 1 , „
traggono dulia interpostone del rotoletto di tela fra l'arteria, ed il nodo, onde ga- 1 allacciatura inferiore, e nel decimo terzo la superiore legatura della
iauiiie il maialo dall' emorragia consecutiva; nò mi aveva dimostrato il poco, o nissuu arteria. Perciò non rimase a trattare che un ulcera semplice, che si
uso che si può fare dell'allacciatura di riserva iu occasione d;ernorrabh fcacc.*idaria. incamminava a gran passi verso la cicatrice.
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Fatta comprimere da im abile Ajutante Y arteria Femorale in vò avere nei luogo del salasso im tumoretto pulsante, clic gli occa-
vicinanza dell'arco crurale;, ho aperto d'un sol tratto di bistorino il sionava dolore, e gli impediva di piegare, e stendere liberamente
vasto Aneurisma da cima a fondoj facendo passare l'incisione per il braccio. Il Chirurgo vi applicò un cerotto; poi, vedendo che il
mezzo delia cicatrice della riportata ferita. Vuotati i copiosi grumi tumore cresceva, vi pose sopra un cataplasma di pane e latte, ad
di sangue, ed asciugato ben bene il fondo dell' ampio sacco , mi si oggetto di promuovere in esso la suppurazione. Sei giorni dopo l'uso
è affacciata l'offesa dell'arteria Femorale superficiale, che era di tre del cataplasma il tumore crebbe a dismisura, e pulsava veemente-
lince poco più in direzione obbliqua all'arteria stessa, per entro della mente. Il malato prese allora la risoluzione di farsi trasportare in
quale feci scorrere un grosso specillo, col quale la sollevai, e pote;. questo Spedale. Non fu però che il giorno 2'ì di Settembre che io
quindi con facilità legarla circolarmente, ed al modo ordinario sopra fui consultato sullo stato dell'infermo; poiché tutto il braccio gli si
e sotto della ferita, lasciandovi inoltre superiormente una legatura d: era fatto enormemente tumido, e come flemmonoso.. Il giorno ap-
riserva (a). Riempii il cavo di fìlaccie molli, e coprii il tutto con presso trovai necessario di sottoporre immediatamente il malato alla
una compressa ^ ed una lascia a sei capi. operazione, a motivo che l'Aneurisma si era fatto diffuso , e minac-
Finita l'operazione, che fu di breve durata, il malato fu preso ciava le più tristi conseguenze,
da deliquio, da cui si riebbe col solo odorar dell'aceto. Si lamentò Applicato il torcolare sull'arteria Omerale in vicinanza dell'ascella ,
indi di un molesto formicolio in tutto l'arto operato. Prese un'ernul- feci un'ampia incisione dell' iVneurisnia, seguendo l'andamento della
sionc con entro diciotto goccie di laudano liquido ; dopo di che ri- arteria Omerale nella piega del braccio , e passando col taglio per la
posò per due ore quietamente. Allo svegliarsi, disse, che l'arto ope- cicatrice lasciata dalla lancetta. Balzò fuori dall'ampio taglio il troni-
iato gli sembrava più caldo del sano ; e io era effettivamente.. bo sanguigno , e con esso alcun poco di sangue arterioso fluido ; ed
Nel giorno appresso gli si aumentò la febbre. I polsi però non asciugato colla spugna il fondo del sacco Aneurismatico, mi si pre-
erano in esso così piccioli , e contratti come prima dell'operazione . sento immediatamente l'arteria, che vedovasi ferita obbliqnamente pel
Nel quinto giorno la gonfiezza, che pria dell' operazione si tratto di due lince. Introdussi per quell'apertura uno specillo d'ac-
cenderà dal piede alla natica, era quasi del tutto scomparsa, e la ciajo, col quale sollevai l'arteria offesa, mentre colf apice del dito
suppurazione aveva cominciato a formarsi . Per la qual cosa fu rio- indice dell' altra mano la staccai dalla cellulosa che la teneva legata
novato l'apparecchio. lateralmente, e posteriormente. L'alzai unitamente al nervo mediano,
Neil' undecimo giorno comparve i-' emorragia , che fu sopressa dal quale nervo poi la separai con facilità per picciolo tratto sopra e
in parte stringendo la legatura di riserva, per la massima parte poi sotto della lesione. Passai dietro l'arteria anzidetta, mediante l'ago
mediante la compressione portata sul fondo della piaga di contro fenestrato, due nastrini cerati, coi quali, facendo un nodo semplice,
l'osso del femore, per mezzo dei cuscinetti graduati, e delia fascia ed interponendo fra il nodo, e l'arteria un rotoletto di tela, l'ai-
circolare . A motivo però di questo incidente l'animo del malato ri- lacciai sopra, e sotto della ferita fatta dalla lancetta. Sciolto il tor-
mase sì fortemente commosso, ch'egli fu preso da moti convulsivi colare, non uscì sangue dall'incisione ; quindi riempii tutta la cavità
in tutto il corpo , i quali non furono sedati che con larga dose d'op- del sacco Aneurismatico di filacele molli , alle quali soprapposi una
pio, e di frequenti brodi ristorativi. Fece uso altresì in appresso il compressa sostenuta da una fascia a quattro capi, e collocai in fine
inalato della decozione di china con alcun poco d'etere vitriolico a il braccio operato in semiflessione .
dosi rifratte . L' infermo se la passò abbastanza bene tutta la giornata, e la
11 dì 20 trovai il malato senza febbre. Le allacciature furono notte seguente. Nella mattina appresso fu preso da nausee, da strin-
espulse dalla piaga, eccettuata una, che tardò sino alla fine della gimcnti spasmodici delle fauci, e da frequenti conati di vomito, sot-
quarta settimana . Non pertanto la piaga si fece tutt' a un tratto sta- to i quali non rigettava che della scialiva spumosa. Gli feci prendere
zionaria ; e ciò a motivo d'un seno, che dall'angolo inferiore della la mistura antiemetica del Ri veri o , che rimise un momento dopo
piaga stendevasi in basso per due pollici, e mezzo. Aperto codesto averla presa. Crebbe in esso l'ansietà, Io stringimento delle fauci;
seno per mezzo del taglio, la piaga riprese il suo corso verso la ci- il capo gli grondava di sudore, e la faccia tratto tratto gli si copri-
catrice, che fu completa il giorno 5a dall'operazione. va d'un pallore di morte. Gli sopravvenne un fortissimo conato di
Nel medesimo giorno il malato si alzò dal letto, e colf ajuto vomito , sotto del quale cacciò fuori per bocca un verme Lombri-
del bastone fece qualche passo. In tre altre settimane ricuperò egli coide vivo, lungo un piede. Dopo di ciò provò della calma per ben
le primiere sue forze, ed uscì dallo Spedale perfettamente guarito. due ore; indi ripigliarono i medesimi sintomi d'ansietà, di stringi-
li» anno dopo ho veduto quest'uomo in ottima salute, e mi ha as- mento alle fauci , di sudor freddo, di pallore della faccia, e di vo-
sicurato egli, che aveva la stessa robustezza nell'arto sinistro, come mito di scialiva spumosa come prima. Rammentandomi dei buoni
nel destro, e che poteva portare sul dorso dei pesi considerevoli, effetti che in un caso simile, io aveva ottenuto dal mercurio vivo
come faceva prima dell'accidente accadutogli. dato in gran dose per bocca, feci ingojarc all'infermo un globo di
mercurio ravvivato dal cinabro del peso di dicci dramme . Sì tosto
egli ebbe preso questo rimedio , cessarono i conati di vomito, e gli
OSSERVAZIONE V I f. stringimenti delle fauci , e nello spazio di tre quarti d'ora tutto quel-
l'apparato spaventevole di sintomi scomparve, ed il malato si addor-
mentò . Nel restante della giornata egli potè ristorarsi con dei brodi,
Aneurisma della piegatura del braccio . e qualche eucchiajo di vino . Nel dì appresso gli feci prendere delle
polveri composte di seme santonico , e di resina di jalappa, ed or-
-—" dinai che gli fossero applicati dei clisteri purganti. Ciò ebbe ottimo
effetto ; poiché egli rese per secesso una grandiosa massa di Lombrici
Giuseppe Lucotti di Volpedo Tortonese, Contadino d'anni 5o , avviticchiati insieme, e del tutto simili a quello che egli aveva riget-
il giorno 10 Agosto del i^yr) si fece trar sangue dal braccio destro tato per bocca; dopo di che egli si trovò perfettamente libero da
ad Oggetto di liberarsi da un pertinace dolore di capo . Il sangue ogni incomodo di questa sorte, e riprese spirito, e vigore . Subentrò
uscì con impeto , e per salti , ed il Chirurgo durò fatica a chiudere fe febbre di suppurazione, la quale fu assai mite . Il quinto giorno
il salasso . Tre giorni dopo , V uomo di cui si parla, si tro- fu rinnovato l'apparecchio, e furono trovate le marcie di buona
qualità, e l'ulcera di. buon colore. La tumidezza flemmonosa del
___^___.___________ braccio era scomparsa , ed il calore della mano era di due gradi
maggiore di quello dell' altra mano .
L' undecimo ciorno dall' operazione si staccò spontaneamente
(a) In quel tempo la pratica non mi aveva insegnalo 1 grandi vantaggi, che si „ „ . _ . . . " . m„-n 1 , „
traggono dulia interpostone del rotoletto di tela fra l'arteria, ed il nodo, onde ga- 1 allacciatura inferiore, e nel decimo terzo la superiore legatura della
iauiiie il maialo dall' emorragia consecutiva; nò mi aveva dimostrato il poco, o nissuu arteria. Perciò non rimase a trattare che un ulcera semplice, che si
uso che si può fare dell'allacciatura di riserva iu occasione d;ernorrabh fcacc.*idaria. incamminava a gran passi verso la cicatrice.