DOI Artikel:
Celani, Enrico: Alcune iscrizioni sulle inondazione del Tevere
DOI Seite / Zitierlink: https://doi.org/10.11588/diglit.13637#0296
ALCUNE ISCRIZIONI
SULLE INONDAZIONI DEL TEVERE.
Le iscrizioni che pubblico nella loro interezza e vera lezione
non possono costituire una raccolta; sono poche: registrate senza
alcun concetto storico o cronologico, e non rappresentano nep-
pure per il periodo di due secoli — chè tanto abbracciano —
tutte quelle a noi cognite. Questo dico subito, affinchè non si attri-
buisca loro maggiore importanza di quella che hanno realmente,
nè si creda aver io pensato di pubblicare una vera silloge d'iscri-
zione sulle alluvioni del Tevere.
Chi raccolse i marmorei ricordi riportati qui sotto mi è ignoto :
certamente fu qualcuno che studiava con interesse la questione
del Tevere sia dal lato storico sia dal lato della sua sistema-
zione idraulica. Questo è largamente provato dalla raccolta di
scritture che sono contenute nel manoscritto della Biblioteca
Angelica segnato col numero 153, che appartenne senza dubbio
all'ignoto raccoglitore delle iscrizioni. Sembra che uno de' suoi
più ardenti desideri fosse quello di possedere l'opuscolo del
Gomez, de prodigiosis Tyberis inundationibus ; non potendo sod-
disfarlo con un esemplare a stampa, lo copiò da capo a fondo.
Nel manoscritto angelicano 153 l'opuscolo del Gomez è in prima
linea: esso occupa le carte 1-29; segue la « Relatione dell'i-
nundatione del Tevere in Roma nel tempo di Papa Paolo iiij
quando fu conchiuso l'accordo tra S. Santità e la Maestà del
Re Filippo nel 1557 » (c. 30-31) e dopo questa, le iscrizioni,
diremo così in brutta copia, che portano il titolo Inscriptiones
SULLE INONDAZIONI DEL TEVERE.
Le iscrizioni che pubblico nella loro interezza e vera lezione
non possono costituire una raccolta; sono poche: registrate senza
alcun concetto storico o cronologico, e non rappresentano nep-
pure per il periodo di due secoli — chè tanto abbracciano —
tutte quelle a noi cognite. Questo dico subito, affinchè non si attri-
buisca loro maggiore importanza di quella che hanno realmente,
nè si creda aver io pensato di pubblicare una vera silloge d'iscri-
zione sulle alluvioni del Tevere.
Chi raccolse i marmorei ricordi riportati qui sotto mi è ignoto :
certamente fu qualcuno che studiava con interesse la questione
del Tevere sia dal lato storico sia dal lato della sua sistema-
zione idraulica. Questo è largamente provato dalla raccolta di
scritture che sono contenute nel manoscritto della Biblioteca
Angelica segnato col numero 153, che appartenne senza dubbio
all'ignoto raccoglitore delle iscrizioni. Sembra che uno de' suoi
più ardenti desideri fosse quello di possedere l'opuscolo del
Gomez, de prodigiosis Tyberis inundationibus ; non potendo sod-
disfarlo con un esemplare a stampa, lo copiò da capo a fondo.
Nel manoscritto angelicano 153 l'opuscolo del Gomez è in prima
linea: esso occupa le carte 1-29; segue la « Relatione dell'i-
nundatione del Tevere in Roma nel tempo di Papa Paolo iiij
quando fu conchiuso l'accordo tra S. Santità e la Maestà del
Re Filippo nel 1557 » (c. 30-31) e dopo questa, le iscrizioni,
diremo così in brutta copia, che portano il titolo Inscriptiones