/ QUADRI DI SCUOLA ITALIANA
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benché non ci sia la forza e lo smalto del colorito di questo pittore, pure è grata quella
figurina dal sermento di vite in mano, con la verde cintura che le gira intorno e s'annoda
a mezzo il seno; quella figurina, dall'intonazione chiara, che spicca sul cielo azzurro, lumi-
noso all'orizzonte. Nel fondo si vedono contadini che battono il grano sul terreno, il che fa
Bertucci da Faenza — Galleria di Budapest
pensare che ci troviamo pure innanzi ad una allegoria della cultura de'campi. E l'opera
questa di un maestro di scuola ferrarese che attinse all'arte di Cosmè, e di cui si hanno
nella galleria di Budapest due graziosi angioli musicanti (l'uno sotto Un. 49, ne'magazzini),
proveniente dalla casa del marchese Nerio Malvezzi di Bologna, ove li vedemmo sette anni
fa: uno degli angioli suona il flauto e l'altro un arpicordo, e sono evidentemente frammenti
di una pala d'altare.
Di un altro scolaro di Cosmè Tura avevamo speranza di trovare qualche ricordo nella
Galleria di Budapest, intendiamo dire del drammatico e potente Ercole De' Roberti. Seri-
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benché non ci sia la forza e lo smalto del colorito di questo pittore, pure è grata quella
figurina dal sermento di vite in mano, con la verde cintura che le gira intorno e s'annoda
a mezzo il seno; quella figurina, dall'intonazione chiara, che spicca sul cielo azzurro, lumi-
noso all'orizzonte. Nel fondo si vedono contadini che battono il grano sul terreno, il che fa
Bertucci da Faenza — Galleria di Budapest
pensare che ci troviamo pure innanzi ad una allegoria della cultura de'campi. E l'opera
questa di un maestro di scuola ferrarese che attinse all'arte di Cosmè, e di cui si hanno
nella galleria di Budapest due graziosi angioli musicanti (l'uno sotto Un. 49, ne'magazzini),
proveniente dalla casa del marchese Nerio Malvezzi di Bologna, ove li vedemmo sette anni
fa: uno degli angioli suona il flauto e l'altro un arpicordo, e sono evidentemente frammenti
di una pala d'altare.
Di un altro scolaro di Cosmè Tura avevamo speranza di trovare qualche ricordo nella
Galleria di Budapest, intendiamo dire del drammatico e potente Ercole De' Roberti. Seri-