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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 3.1900

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Fasc. 5-8
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Hermanin, Federico: Arte contemporanea, [2]
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https://doi.org/10.11588/diglit.24145#0314

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ARTE CONTEMPORANEA

GAETANO CHIERICI.

i parla tanto, e così spesso male, della nostra arte contemporanea, un
po'per vezzo, un po'perchè non si sa dire altro, ed un po' anche perchè
non la si conosce, che veramente, quando vien fatto di poterne dire un
po' di bene e di poter far conoscere al pubblico quelli che lavorano e
studiano e fanno del tutto per riuscire a comporre cose belle e buone,
ci si sente dentro una speciale contentezza e soddisfazione profonda, quella
contentezza e quella soddisfazione, anzi, lasciatemi pur dire francamente,
quell'orgoglio che non si sente che per le cose proprie, per quelle che ci riguardano da vicino.

L'arte del pittore di cui voglio parlare quest'oggi è veramente di quelle che ci riguardano
da vicino, molto da vicino, e c'interessa, per un certo riguardo, molto più di tante altre più
grandi e più solenni ma meno intime e meno famigliari. Ed è proprio di quest'arte intima,
famigliare, che noi sentiamo ora prepotentemente il bisogno.

Avvezza alle discussioni su problemi sconfinati, educata a conoscere un po' di tutto,
persa bene spesso e sbalordita nella contemplazione di tutto il mondo, nella visione di una
famiglia, di una religione senza confini, sbigottita da tanta ampiezza di orizzonti, mai come
ora, l'anima umana si è compiaciuta di rincantucciarsi, di stringersi fra cose piccole ed umili, e
la delizia dell'intimo, del piccino, del famigliare non è forse mai stata così viva come ora,
dove pare che da'ogni parte cadano le barriere, i confini, le mura e che il cuore umano
fatto gigante non trovi più petto capace ai suoi palpiti, e che il cielo visibile sia troppo
angusto, sia troppo ristretto pel respiro possente dell'uomo moderno.

E noi, in Italia, classici ancora quasi senza saperlo e magniloquenti, e bene arrotondati
e larghi di battuta in ogni nostra forma d'arte, siamo giunti ultimi all'arte intima e fami-
gliare, ed anzi, nei nostri cuori latinamente retorici, si cela ancora tanto amore per l'arte
beneornata e di parata che ad ogni passo sorgono ostacoli agli artisti dell' intimità e c'è
chi scrolla le spalle per una novellina, per un sonetto, per un quadruccio di pochi palmi,
che contengano un po' di questa santa poesia delle quattro mura e della siepe chiusa intorno
ad un piccolo orto.

Eppure gli artefici dell'intimo resistono piano piano guadagnano terreno, e l'anima
popolare comincia a capirli e qualche volta ad amarli; oggi è un libro di versi che descrive
le serene gioie della maternità, domani un seguito di quadri che illustra le biricchinate di
una brigata di fanciulli.

Gaetano Chierici può in questo campo considerarsi come un precursore, poiché, studiando
la serie dei suoi dipinti, si vede l'arte sua di giorno in giorno diventare più intima, l'azione
serrarsi entro limiti più angusti, e la composizione farsi più semplice ma più profonda di
significato e più ricca di sentimento.
 
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