/ QUADRI DI SCUOLA ITALIANA
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la Madonna col divin Figlio, che si protende verso San Girolamo a prendere il sasso por-
tato da questo sopra un volume, mentre San Michele tiene la bilancia, i cui fili sono presi
da un demone con ali di pipistrello, corna di capro, bocca e occhiacci da mascherone, orec-
chia sinistra ripiegata, sopracciglia scontorte. Non è del tempo in cui fiorivano di grazia
leonardesca le figure del Giampietrino e i volti abbronzati delle sue Madonne, ma del periodo
Andrea Previtali — Galleria di Budapest
in cui le figure sembrano infermiccie, con gli occhi pesti e le carni ceree, in cui i bianchi
illividiscono, i contorni si fanno neri, e la luce de' paesi, perduta ogni vivezza, appare come
dietro un vetro opaco. Ma tuttavia ancora nella mossa ardita del capo della Vergine, nel
tipo leonardesco del Bambino l'artista conserva la traccia delle sue più vigorose immagini ;
ed è sempre lui, il diligente, il gentile Giampietrino che non si buttava a lavorare di pra-
tica a mo' di Marco d'Oggiono, condiscepolo suo: egli è però d'idee ristrette, senza senti-
mento decorativo, come si vede in quel demonietto e nel leone figurato con la lingua fuori,
come negli stemmi araldici; e inoltre ha poca facilità di comporre, di escire dal campo delle
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la Madonna col divin Figlio, che si protende verso San Girolamo a prendere il sasso por-
tato da questo sopra un volume, mentre San Michele tiene la bilancia, i cui fili sono presi
da un demone con ali di pipistrello, corna di capro, bocca e occhiacci da mascherone, orec-
chia sinistra ripiegata, sopracciglia scontorte. Non è del tempo in cui fiorivano di grazia
leonardesca le figure del Giampietrino e i volti abbronzati delle sue Madonne, ma del periodo
Andrea Previtali — Galleria di Budapest
in cui le figure sembrano infermiccie, con gli occhi pesti e le carni ceree, in cui i bianchi
illividiscono, i contorni si fanno neri, e la luce de' paesi, perduta ogni vivezza, appare come
dietro un vetro opaco. Ma tuttavia ancora nella mossa ardita del capo della Vergine, nel
tipo leonardesco del Bambino l'artista conserva la traccia delle sue più vigorose immagini ;
ed è sempre lui, il diligente, il gentile Giampietrino che non si buttava a lavorare di pra-
tica a mo' di Marco d'Oggiono, condiscepolo suo: egli è però d'idee ristrette, senza senti-
mento decorativo, come si vede in quel demonietto e nel leone figurato con la lingua fuori,
come negli stemmi araldici; e inoltre ha poca facilità di comporre, di escire dal campo delle