/ QUADRI DI SCUOIA ITALIANA
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Brescia. Di questo maestro v'è, pure tra i quadri non esposti, un enorme San Rocco seduto
sotto un albero, mentre un angiolo con un ferretto chirurgico gli cura la piaga : il santo
Andrea del Sarto — Galleria di Budapest
socchiude gli occhi, addolorato, e sembra dormire ; il suo bastone, che porta il suo berretto
rosso ed ha una fettuccia bianca svolazzante, sta appoggiato all'albero, sotto la cui ombra
riposa il pellegrino ; il suo cane sta accosciato, con un pane in bocca. Conosciamo di questo
quadro, in casa dei signori Papa a Desenzano al Lago, una copia proveniente da una chie-
suola, ora distrutta, annessa ad una villa in piena campagna, in quel di Lonatc (provincia
di Brescia). Dove fosse l'originale non è detto da alcuna guida, non è ricordato da alcuno
dei tanti che in questi ultimi tempi hanno discorso del Moretto da Brescia. Ma con tutta
probabilità è la pala d'altare, passata dalla cappella della chiesa di Sant'Alessandro di Brescia,
nelle mani de' Fenaroli, patroni della cappella, quando la fecero restaurare nel secolo xvin,
e vi posero in quella vece altra pala dedicata ad altro santo. Nel catalogo delle opere del
Moretto publicato dal Da Ponte nel 1898, commemorandosi a Brescia il grande pittore citta-
dino, non è fatta parola del quadro, perchè se ne era perduta ogni traccia.
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Brescia. Di questo maestro v'è, pure tra i quadri non esposti, un enorme San Rocco seduto
sotto un albero, mentre un angiolo con un ferretto chirurgico gli cura la piaga : il santo
Andrea del Sarto — Galleria di Budapest
socchiude gli occhi, addolorato, e sembra dormire ; il suo bastone, che porta il suo berretto
rosso ed ha una fettuccia bianca svolazzante, sta appoggiato all'albero, sotto la cui ombra
riposa il pellegrino ; il suo cane sta accosciato, con un pane in bocca. Conosciamo di questo
quadro, in casa dei signori Papa a Desenzano al Lago, una copia proveniente da una chie-
suola, ora distrutta, annessa ad una villa in piena campagna, in quel di Lonatc (provincia
di Brescia). Dove fosse l'originale non è detto da alcuna guida, non è ricordato da alcuno
dei tanti che in questi ultimi tempi hanno discorso del Moretto da Brescia. Ma con tutta
probabilità è la pala d'altare, passata dalla cappella della chiesa di Sant'Alessandro di Brescia,
nelle mani de' Fenaroli, patroni della cappella, quando la fecero restaurare nel secolo xvin,
e vi posero in quella vece altra pala dedicata ad altro santo. Nel catalogo delle opere del
Moretto publicato dal Da Ponte nel 1898, commemorandosi a Brescia il grande pittore citta-
dino, non è fatta parola del quadro, perchè se ne era perduta ogni traccia.