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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 3.1900

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Fasc. 5-8
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Mauceri, Enrico: Andrea Sansovino e i suoi scolari in Roma
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254

ENRICO MA UCERI

chiesa di Santa Maria dell'Anima, il Mosca di quella del mausoleo Cesi, nella chiesa della
Pace e il Lamia della colossale statua di Leone X nella chiesa di Santa Maria d'Aracoeli.

Degli altri nulla si conosce ; ma a me pare naturale che Andrea li abbia condotti seco
da Roma, allorché ebbe l'incarico del grandioso lavoro della Santa Casa di Loreto.

Il P. Riera (cap. XV) vorrebbe che papa Clemente VII chiamasse a Roma un Raniero
Nerucci da Pisa, educato nella scuola del Sanso vino, e che poi lo nominasse architetto
della basilica lauretana; ma il Ricci non vi presta fede. ' Io credo che si tratti di quel
Ranieri da Pietrasanta citato dal Baldinucci.

Il Milanesi, finalmente, ricorda Lionardo e Zanobi figliuoli di Chimenti (Clemente) del
Tasso, i quali attesero alla scoltura sotto la disciplina di Benedetto da Majano e poi di
Andrea Sansovino. 2

* * *

N così fitto buio che avvolge la scuola di Andrea in Roma, cerchiamo di
rintracciarne le opere, aiutati solo dall'esame stilistico e tecnico. E comincio
cronologicamente dalla chiesa di San Marcello, architettata in origine da
Jacopo Sansovino, per ordine del cardinale di Sant'Angelo. 3

Appena entrati, a sinistra, si vede un suntuoso mausoleo (1511), eretto
in onore del fondatore, nipote di Paolo II, il quale godette altissime cariche,
e dell'amico suo inseparabile, il vescovo Antonio Urso. La sua struttura
architettonica è presa da quella dei monumenti di Santa Maria del Popolo, e sembra anzi una
copia quasi identica. Solo differenzia in questo, che la statua funebre giace su di un piedistallo
speciale e in modo che arreca una sgradevole impressione.4 Il prelato, giacente su di un'urna
ben alta, ornata di festoni, sul cui fronte è inciso a caratteri maiuscoli : CAR. S. ANGELI,
indossa l'abito cardinalizio ; ha il corpo sollevato sul cuscino, e nella mano sinistra tiene un
libro. Giù, su di un letto funebre, sostenuto da due sfingi alate, sopra un enorme mucchio
di libri, è disteso il vescovo Urso tranquillamente, vestito degli abiti episcopali e con le mani
incrociate sul ventre. Sul fronte dei volumi è appiccicata una targa con l'iscrizione : EPI
AGIENSIS. Tanto Luna che l'altra urna, e maggiormente la seconda, sporgono al difuori
dell'ordine architettonico. In fondo alla nicchia è la Madonna col Bambino lattante, e ai lati
due teste di angioli alate. Negli stipiti, adorni di fregi rappresentanti uccelli, cornucopie,
mostri dalla faccia umana, sono collocate la statua di San Paolo, pieno di dignità sansovi-
nesca, dalle vesti a grandi e vorticose pieghe, il quale porta una lung'a spada nella mano
destra e un libro nella sinistra, e quella di San Pietro, in atteggiamento affettato, con un
libro nella mano sinistra e le chiavi, oggi distrutte, nella destra. In alto, altre due rappre-
sentano l'arcangelo Michele che scaccia il demone, e San Giovanni. Questo monumento, seb-
bene complessivamente non sia bello, pure presenta i caratteri della scuola e, fra tante imper-
fezioni, anche qualche pregio. Non è difficile che vi abbia messo mano Jacopo Sansovino, e
ciò mi fa pensare la figura di San Paolo, solenne, maestosa, lavorata con una certa cura, e
quindi non indegna del suo scalpello.

Un ricco monumento, che a tutta prima sembra una perfetta imitazione di Sansovino,
è quello della chiesa di Santa Maria dell'Anima, eretto in onore di papa Adriano VI.

Il pontefice giace sul letto funebre con la mano sinistra poggiata su di un doppio
cuscino ricco di ricami e di fiocchi. L'urna è carica, forse in modo troppo eccessivo, di orna-
menti, oltreché dello stemma gentilizio, sormontato dalle armi pontificie e sorretto da due

1 Memorie storiche delle arti e degli artisti della
Marca di Ancona. Macerata, 1834, tomo II, pag. 7.

2 Sulla storia dell'arte senese. Siena, 1873, pag. 345.

3 Terribilini, Le chiese di Roma. Ms. della Casa-
natense, tomo VII, fase. 25-30.

+ schonfeld, Op. CÌt., pag. 19.
 
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