LE MINIATURE FERRARESI DELLA BIBLIOTECA VATICANA
347
Il Giraldi deriva dal grande modello la bellezza del colore e la maniera d'esprimere
potentemente le passioni umane, e ciò gli è di molto giovamento nell' illustrare il poema, ed
egli sa con grande abilità adattare l'arte sua a rappresentare con eguale efficacia le scene miti
e quelle dove più crudelmente scoppia il dolore e la violenza delle passioni. Però, a chi bene
osserva, non sfugge che egli per natura inclina al mite, al lieto e deve quasi per forza costrin-
gersi a dipingere scene dì dolore, d'ira, e questa sua naturale inclinazione si mostra special-
mente nei paesaggi.
Anche nel raffigurare le tenebrose profondità infernali egii non riesce a dimenticare i
prati verdi ed i lucidi stagni delle sue pianure native, e par quasi che a malincuore egli si
acconci a dipingere le balze e i dirupi dell'inferno. Eppure tutte le fessure delle rupi, tutti
i crepacci e le rugosità delle rocce, sulle quali si lacerano i dannati, sono da lui dipinti con
estrema o;ra e cor| ^in^)W^ _ ^ ^ ^ ^ ^
là via aspra spaL <ìi —• ^ ;»''^'^^1^^^^^^^^^^^^
minuti e di conchiglia '9^ \j^^jEB^Wf^gjj^jP^... MM^pffi
glienti, ma sui dirupi spuri- " ^j^pfa^'"■ '
tano erbe verdissime ed un ■ÈLI'} "^W,^ A^fe
pratcllo pare che inv iti al ri- -, \" * ^ % - ^ ^ ^
poso i miseri corpi martoriati. - -„^,. ^''^^^^^^^^^^^^^^^ ' ^y^T'^p
fermano a^ conversare cori ... t. ^^^^^^ -éé^ '/^
niatore compone un paesag- "^^^t "'' •^^W^^m^>W
gio dei più strani. \< ,•> '' ^'^B^P ^ ... ^
maledetta, fredda e greve » ; nfil . muams'i^mt ^ ^* 5 '&JL
le animo giacciono bocconi x 1 MHj , :''J$Wfr°:* '' ^ * £ ^
e supine su di un terreno ;•• \* «|B . -• j^ÉB t • ^ ' \
sabbioso, sparso di sassolini |i HHjj^H;;-:J[^^bL / i- > \ * .
colorati, e paiono piuttosto |
soffocate dall'arsura che fia- io!
geliate dalla grandino e dalla !
neve. Le rupi di colore fer- ?nÌÉ^P? *
rigno lasciano l. passo t|^^ - f% ."ìw ' A ^ !*'„'* ;T
ad una larga strada, piana ~^ ML^* - ^ ^HSrf*»'' ... ^ -
e monda d'ogni ostacolo, che [ ^' ioto^'~^#rx — li..... f
piegando con dolce curva ''' ' ^
rati da un giardiniere amo-
roso, si perde nello sfondo, Fig. 3 - Guglielmo Giraldi. Miniatura nel codice urbinate lat. 365, fol. 41
dove sorgono monti celesti. (Biblioteca Vaticana)
Sulla destra un viottolo porta Divina Commedia: I violenti contro natura: Guido Guerra
ad un antro che ha l'arco Tegghiaio Aldobrandi e Jacopo Rusticucci (In/., XVI, 1-87)
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Il Giraldi deriva dal grande modello la bellezza del colore e la maniera d'esprimere
potentemente le passioni umane, e ciò gli è di molto giovamento nell' illustrare il poema, ed
egli sa con grande abilità adattare l'arte sua a rappresentare con eguale efficacia le scene miti
e quelle dove più crudelmente scoppia il dolore e la violenza delle passioni. Però, a chi bene
osserva, non sfugge che egli per natura inclina al mite, al lieto e deve quasi per forza costrin-
gersi a dipingere scene dì dolore, d'ira, e questa sua naturale inclinazione si mostra special-
mente nei paesaggi.
Anche nel raffigurare le tenebrose profondità infernali egii non riesce a dimenticare i
prati verdi ed i lucidi stagni delle sue pianure native, e par quasi che a malincuore egli si
acconci a dipingere le balze e i dirupi dell'inferno. Eppure tutte le fessure delle rupi, tutti
i crepacci e le rugosità delle rocce, sulle quali si lacerano i dannati, sono da lui dipinti con
estrema o;ra e cor| ^in^)W^ _ ^ ^ ^ ^ ^
là via aspra spaL <ìi —• ^ ;»''^'^^1^^^^^^^^^^^^
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maledetta, fredda e greve » ; nfil . muams'i^mt ^ ^* 5 '&JL
le animo giacciono bocconi x 1 MHj , :''J$Wfr°:* '' ^ * £ ^
e supine su di un terreno ;•• \* «|B . -• j^ÉB t • ^ ' \
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colorati, e paiono piuttosto |
soffocate dall'arsura che fia- io!
geliate dalla grandino e dalla !
neve. Le rupi di colore fer- ?nÌÉ^P? *
rigno lasciano l. passo t|^^ - f% ."ìw ' A ^ !*'„'* ;T
ad una larga strada, piana ~^ ML^* - ^ ^HSrf*»'' ... ^ -
e monda d'ogni ostacolo, che [ ^' ioto^'~^#rx — li..... f
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rati da un giardiniere amo-
roso, si perde nello sfondo, Fig. 3 - Guglielmo Giraldi. Miniatura nel codice urbinate lat. 365, fol. 41
dove sorgono monti celesti. (Biblioteca Vaticana)
Sulla destra un viottolo porta Divina Commedia: I violenti contro natura: Guido Guerra
ad un antro che ha l'arco Tegghiaio Aldobrandi e Jacopo Rusticucci (In/., XVI, 1-87)