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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 3.1900

DOI issue:
Fasc. 10-12
DOI article:
Hermanin, Federico: Le miniature ferraresi della Biblioteca Vaticana
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https://doi.org/10.11588/diglit.24145#0396

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LE MINIATURE FERRARESI DELLA BIBLIOTECA VATICANA 351

di non saper accordare in un tutto armonico le varie tinte: Omero, al foglio 9, è vestito di
verde e di rosa con scarpe gialle, e tutto questo miscuglio di colori stridenti spicca su di un
cielo troppo turchino. Caratteristica è anche la maniera ch'egli ha di rappresentare le stoffe,
che nelle sue storie non si sollevano mai al di sopra della lana, benché egli tenti come sa e
può d'imitare i bei riflessi serici delle vesti di Guglielmo, come per esempio, quelle di Dante
e eli Virgilio al foglio 6 v. (cfr. fig. 2). Questa miniatura, paragonata anche nel resto a quella del-
l'aiuto a foglio 9 (cfr. fig. 4), indica
chiaramente di quanto l'uri miniatore
avanzi l'altro. Nella storia di Gu-
glielmo il colore è come smalto ed il ■ - ■ .
profilo di Dante è bello per l'energia \ ^^Ék^j
e per la malinconia che esprime; in tZ--"
quella dell'allievo il poeta non è che UT , / "Èli
un buono e pacifico borghese ben pa- ^j" £ ^AmjMmn
sciuto, che sta lì ritto come un fa- Jr. I J^/j
gotto al cospetto del Magno Omero. jf J

Questo allievo, così diverso e Mr$djKP§L ~*M'lf '/^ II

pur così vicino a Guglielmo Girardi, ;"| v -,, yf 'JF 'fi

non può essere che quell'Alessandro "is^BgipF^ 'IJf^^^'éÈ^^^r 'm^

suo nipote, col quale lo vediamo — W3^;? 1 JgÈ^P^T jÈfr411^^

lavorare in tanti e tanti codici.1 --^^^p" ^j&T'f Mi •','•* '-'J^j^f f\ U

Degli altri allievi motte ;i])])cn;i iti? 'jf.J*'^^É;

il conto di parlare, tanto sono deboli W-fZ m*"' ^^^^^,/>^«^a*>-

e scarnati. Fsciii tutti dal! ^4^^SS!^^^''ìi^^PTl^&'^^^i

di Guglielmo Giraldi, spesso non a^S^?, '-'jj^a* jHf* \- "^K^^Éfe JÌPÌi$i^

sono che cattivi dipingitori delle MpPPì é^SB^.' /£l a..H* Jm^i 'SfWjk^

composizioni disegnate dal maestro, r£^^y^f^- ~^Sm/::^'~t^m^=^^''^^^^l^^j^ì £

e quandi questi affida loro qualche jSfflMf^^S^'": •. '

storia da condurre a termine . . ■ d _ d^c^a..--^

le sue figurine sec^ ^^^^^^^^ Ì '--ì^k ^ """ ^i'^^f'^^^^

sono però disegnate con cura e talora • -j . f "t|^^jSH^O \ì:1é^n^BS*

anche con una certa forza, come ^ ■ ^ HF **-^-Mr ^

foglio 12 (In/., V, 4-15), dove sono . a- -

le anime davanti al tribunale di Mi- Fig. 5 _ Maestro Violaceo I

nosse. Questa è una delle poche storie Miniato» nel codice urbinate lat. 365, fol. 17 v.

che quest'allievo abbia fatte tutte (Biblioteca Vaticana)

di propria mano ; in genere egli aiuta Divina Commedia: I prodighi e gli avari (In/., VII, 20 25)
Guglielmo ed Alessandro Giraldi.

Dalla curiosa intonazione violetta delle sue storie tolgo il nome convenzionale per distinguerlo
dagli altri e lo chiamo maestro Violaceo I, designando col nome di Violaceo II un altro
scolaro anche più debole e scorretto, che predilige anch'esso le tinte violette e pavonazze
(cfr. fogli 46, 54 v., 57 v.).

Vengo ora al più singolare dei miniatori, di cui compare l'opera in questi codici urbinati.

A foglio 75 della Divina Commedia, nella grande storia dov'è dipinto il sanguinoso
scempio dei seminatori di discordie (In/, XXVIII, 1-142), ci si mostra per la prima volta

1 G. Cam pori. Notìzie, pag. 12. — Napoleone Cittadella, Documenti ed illustrazioni risguardanli la storia
artistica ferrarese. Ferrara, Taddei, 1868, pag. 171.

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