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FEDERICO HERMANIN
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"* —r....."* "**■** o*,» ** " tacarte del Settecento. E
' "' ——------------------ - . ........a ciliare che ad un certo
Fig. 6 — Franco de' Russi (?). Miniatura nel codice urbinate lat. 365, fol. 109 punto 1' opera che dal
(Biblioteca Vaticana) duca Federigo era stata
Divina Commedia: Le anime dei negligenti: Jacopo Del Cassero allogata a maestro GrU-
Buonconte, la Pia {Purg., V, 43-136) - ghehno Giraldi ed ai suoi
scolari fu, per chi sa quali
motivi, tolta a questi ed affidata al nuovo maestro, il quale è ferrarese ma non in tutto,
poiché mostra chiaramente d'aver subito anche le influenze d'altre scuole pittoriche. Lo
stesso maestro ci si presenta poi anche in altri volumi miniati della Biblioteca Vaticana, e
difatti sono di lui: nell'urb. lat. 18, la gran figura di San Paolo (vedi fig. 13); nell'urb. lat. 151,
la figura di papa Sisto IV (vedi fig. 12); e nell'urb. lat. 10, in cui Guglielmo Giraldi ha
miniato lo stupendo frontispizio, le grandiose figure di San Matteo (vedi fig. 10), San Marco,
San Luca e San Giovanni (vedi fig". 11).
Quindi l'opera di questo miniatore si trova anch'essa in vari codici della Biblioteca
d'Urbino, e in due di essi, nella Divina Commedia e nel libro degli Evangeli, segue imme-
diatamente quella di maestro Guglielmo Giraldi. Ora è giusto e ragionevole che le sue pitture
s'associno a quelle del maggior miniatore ferrarese e dei suoi scolari, poiché anch'egli,
benché mostri nella sua maniera una grande indipendenza, benché si veda chiaramente che
ha attinto anche da altre scuole pittoriche, resta pur sempre ferrarese pel fondamento dell'arte
sua, per l'intimo sentimento e per certe caratteristiche speciali che non ci .consentono di porlo in
altra scuola che in quella di Ferrara. Però egli non è un aiuto di Guglielmo, e uno scolaro che ha
imparato dal maestro ma poi si è scelta la via propria ed in alcune cose lo ha superato e vinto.
FEDERICO HERMANIN
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Fig. 6 — Franco de' Russi (?). Miniatura nel codice urbinate lat. 365, fol. 109 punto 1' opera che dal
(Biblioteca Vaticana) duca Federigo era stata
Divina Commedia: Le anime dei negligenti: Jacopo Del Cassero allogata a maestro GrU-
Buonconte, la Pia {Purg., V, 43-136) - ghehno Giraldi ed ai suoi
scolari fu, per chi sa quali
motivi, tolta a questi ed affidata al nuovo maestro, il quale è ferrarese ma non in tutto,
poiché mostra chiaramente d'aver subito anche le influenze d'altre scuole pittoriche. Lo
stesso maestro ci si presenta poi anche in altri volumi miniati della Biblioteca Vaticana, e
difatti sono di lui: nell'urb. lat. 18, la gran figura di San Paolo (vedi fig. 13); nell'urb. lat. 151,
la figura di papa Sisto IV (vedi fig. 12); e nell'urb. lat. 10, in cui Guglielmo Giraldi ha
miniato lo stupendo frontispizio, le grandiose figure di San Matteo (vedi fig. 10), San Marco,
San Luca e San Giovanni (vedi fig". 11).
Quindi l'opera di questo miniatore si trova anch'essa in vari codici della Biblioteca
d'Urbino, e in due di essi, nella Divina Commedia e nel libro degli Evangeli, segue imme-
diatamente quella di maestro Guglielmo Giraldi. Ora è giusto e ragionevole che le sue pitture
s'associno a quelle del maggior miniatore ferrarese e dei suoi scolari, poiché anch'egli,
benché mostri nella sua maniera una grande indipendenza, benché si veda chiaramente che
ha attinto anche da altre scuole pittoriche, resta pur sempre ferrarese pel fondamento dell'arte
sua, per l'intimo sentimento e per certe caratteristiche speciali che non ci .consentono di porlo in
altra scuola che in quella di Ferrara. Però egli non è un aiuto di Guglielmo, e uno scolaro che ha
imparato dal maestro ma poi si è scelta la via propria ed in alcune cose lo ha superato e vinto.