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ARDUINO COLASANTI
I HHHHH Guglielmi, a] quale rubava tra una
■ visita e l'altra le cognizioni tecniche,
■ e dall'Amici, il notissimo frequentatore
^^^^B I del caffè Greco, Adolfo Apolloni si è
W \» fatto scultore.
k^^ì^ narrasse dei su°i primi anni pas-
m. ? ^^^^B sat^ m mezzo an,° studio del greco, del
m/ià W ""Jtf^W latino e della filosofia, chi descrivesse
^^^^ «9F' a le lotte sostenute per seguire una felice
■ / ' \ "-ékw f m disposizione, e il successivo avviamento
■ ''J^A B I allo studio dell'agrimensura, sempre
■ IBI"-^ con quella passione dell'arte fìtta nel
w ? fm I cuore e (lue^' ideale presente nel pen-
. /•» M siero, forse sarebbe tacciato da roraan-
W A % ■ tìco copiatore di vecchie novelle senti-
JB ■ §■ fl I mentali. Ma tanto è vera l'antica sen-
w^^j^A W h IÉHbÉ m I tenza nil sub sole novi, che Adolfo
wfjAmS W p S .-fl Apolloni lasciò prima Cicerone e la re-
V ' * aRoJ ■ torica, poi i compassi e la staggia, per
W |;o§ # l&dfl I darsi tutto all'arte.
k E artista egli è veramente : artista,
■ ■ perchè sente con originalità sincera, con-
m km cepisce accesamente l'ideale, e, traendo
■ m B le sue ispirazioni dal reale, riesce nelle
fi m I sue opere ad un equilibrio geniale della
■ fl ■ forma e dell'idea.
■ I PI rJKl ' L'ambiente e l'educazione lo traevano
IfHL M I >il genere così dotto classico. Classico
H Jj I nella forma, ma dentro la forma Adolfo
W .' /1 & Jm Apolloni vuole che si agiti il pensiero
I e Pepiti il sentimento. Onde egli non
\Z^^mWm%; I sa r'v'vrr(> passato senza traspor-
tarvi i nervi e le qualità di una natura
PPl^SBfcftl^^^ eminentemente moderna, e in quel vec-
^^P^PJBJ^JP^^^^gjl chio mondo di eroi, di poeti, di efebi
, , „' ed' iddìi vuole infondere un mite e
Adolfo Apolloni. — L angelo-della Face
„ . , , , ,,,,,, », dolce senso di nuova poesia. Non per
Particolare del monumento sepolcrale della baronessa Meyer
niente l'artista aveva esordito su le
panche del liceo, fra l'orazione prò Archici e una figura di sillogismo, disegnando, magari
su la copertina della grammatica greca, la caricatura del professore e l'avvenimento del
giorno.
Ma, ad ogni modo, il giovane ingegnere era pur divenuto scultore, e poiché si era fatto
da sè, per germinazione spontanea, intese che gli antichi erano giunti all'eccellenza in quanto
avevano derivato le loro ispirazioni dalla vergine sorgente del vero.
Questo adunque era di comune fra il suo ideale e quello dei maestri che avevano riem-
pito il mondo di capolavori: il desiderio di attingere alle pure fonti della natura. L'effetto
di quel tentativo poco importava; bisognava vedere, bisognava osservare, bisognava studiare
la vita in tutte le sue forme più varie e nelle sue molteplici espressioni. Così l'Apolloni
imprese i suoi viaggi in Francia, in Inghilterra e negli Stati Uniti d'America, in quelle
regioni lontane, dove, in una febbre intensa di tutte le attività, l'uomo sembra trovare sempre
nuovi orizzonti e mezzi sconosciuti alla propria energia.
ARDUINO COLASANTI
I HHHHH Guglielmi, a] quale rubava tra una
■ visita e l'altra le cognizioni tecniche,
■ e dall'Amici, il notissimo frequentatore
^^^^B I del caffè Greco, Adolfo Apolloni si è
W \» fatto scultore.
k^^ì^ narrasse dei su°i primi anni pas-
m. ? ^^^^B sat^ m mezzo an,° studio del greco, del
m/ià W ""Jtf^W latino e della filosofia, chi descrivesse
^^^^ «9F' a le lotte sostenute per seguire una felice
■ / ' \ "-ékw f m disposizione, e il successivo avviamento
■ ''J^A B I allo studio dell'agrimensura, sempre
■ IBI"-^ con quella passione dell'arte fìtta nel
w ? fm I cuore e (lue^' ideale presente nel pen-
. /•» M siero, forse sarebbe tacciato da roraan-
W A % ■ tìco copiatore di vecchie novelle senti-
JB ■ §■ fl I mentali. Ma tanto è vera l'antica sen-
w^^j^A W h IÉHbÉ m I tenza nil sub sole novi, che Adolfo
wfjAmS W p S .-fl Apolloni lasciò prima Cicerone e la re-
V ' * aRoJ ■ torica, poi i compassi e la staggia, per
W |;o§ # l&dfl I darsi tutto all'arte.
k E artista egli è veramente : artista,
■ ■ perchè sente con originalità sincera, con-
m km cepisce accesamente l'ideale, e, traendo
■ m B le sue ispirazioni dal reale, riesce nelle
fi m I sue opere ad un equilibrio geniale della
■ fl ■ forma e dell'idea.
■ I PI rJKl ' L'ambiente e l'educazione lo traevano
IfHL M I >il genere così dotto classico. Classico
H Jj I nella forma, ma dentro la forma Adolfo
W .' /1 & Jm Apolloni vuole che si agiti il pensiero
I e Pepiti il sentimento. Onde egli non
\Z^^mWm%; I sa r'v'vrr(> passato senza traspor-
tarvi i nervi e le qualità di una natura
PPl^SBfcftl^^^ eminentemente moderna, e in quel vec-
^^P^PJBJ^JP^^^^gjl chio mondo di eroi, di poeti, di efebi
, , „' ed' iddìi vuole infondere un mite e
Adolfo Apolloni. — L angelo-della Face
„ . , , , ,,,,,, », dolce senso di nuova poesia. Non per
Particolare del monumento sepolcrale della baronessa Meyer
niente l'artista aveva esordito su le
panche del liceo, fra l'orazione prò Archici e una figura di sillogismo, disegnando, magari
su la copertina della grammatica greca, la caricatura del professore e l'avvenimento del
giorno.
Ma, ad ogni modo, il giovane ingegnere era pur divenuto scultore, e poiché si era fatto
da sè, per germinazione spontanea, intese che gli antichi erano giunti all'eccellenza in quanto
avevano derivato le loro ispirazioni dalla vergine sorgente del vero.
Questo adunque era di comune fra il suo ideale e quello dei maestri che avevano riem-
pito il mondo di capolavori: il desiderio di attingere alle pure fonti della natura. L'effetto
di quel tentativo poco importava; bisognava vedere, bisognava osservare, bisognava studiare
la vita in tutte le sue forme più varie e nelle sue molteplici espressioni. Così l'Apolloni
imprese i suoi viaggi in Francia, in Inghilterra e negli Stati Uniti d'America, in quelle
regioni lontane, dove, in una febbre intensa di tutte le attività, l'uomo sembra trovare sempre
nuovi orizzonti e mezzi sconosciuti alla propria energia.