OPERE PRIMITIVE DI ANTONELLO GACINI
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la più antica opera di Antonello che finora si merlate, con le sue chiese insigni, con i mirabili
conosca. E dessa una statua della Vergine cristo- dipinti prodotti dal divino Antonello e dai suoi
fora detta la Madonna delle Grazie, ed è collocata valorosi predecessori e seguaci, col porto bruli-
su di un altare della. Chiesa di Bordonaro assai cante di navigli e rumoroso di attività, così
danneggiata dal terremoto, e che la pietà e l'affetto come in sogno mi appare la città meravigliosa
alle tradizioni secolari del luogo, da parte di quella lieta del suo mare di zaffiro e dei suoi colli di
buona gente, vorrebbe far ritornare all'antico smeraldo; mi parlava, del suo artefice gentile,
splendore. ' Antonello Gagini, della sua adolescenza trascorsa
Dall'istrumcnto notarile edito dal Di Marzo sulla incantata, terra messinese, ove l'anima sua,
(cfr. / Gagini, voi. I, pag. 165) si desume che per la, prima, volta, si schiuse all'amore e alla/gloria.
Fig. 5 — Antonello Gagini : Tomba di Giovanni Cardenas nel Museo di Siracusa. — (Fot. Brogi)
Antonello, addì 19 luglio 1498, si obbligò con un
tal Gregorio Infontanella e tal Giovanni de Rosa,
abitanti della fiumara di Bordonaro, e quali
maestri della Confraternita di S. Maria della
Grazia, per il lavoro di una statua della Madonna
in tutto simile ad un'altra, in S. Maria di Gesù in
Messina.
E la statua difatti esiste (fig. 1) ed è lì nella
chiesa deserta e lacrimosa che il terribile flagello
sconquassò e mutilò in parte e che io vidi e rividi
poi le tante volte con la più viva commozione fra
le rovine miserande del sacro tempio. Essa mi
parlava, nella sua dolce espressione infantile,
della Messina quattrocentesca con le sue mura
La figura della. Vergine, nella sua piccola, per-
sona, esprime tutto il candore e tutta, la soave
ingenuità di una, fanciulla dal viso un po' largo
ma sereno, soffuso di amore triste e pensoso,
proprio della madre disposta a soffrire ogni pena,
ogni tormento per la salute del figlio suo. fi quale
è rappresentato in atteggiamento di reclinare
la testa., a,ppena smesso di poppare, sul seno di lei,
e sembra racchiuda in sè tutto il mistero della
redenzione umana.
Esaminando ora stilisticamente la. statua,
non possiamo non riconoscervi la imitazione dei
modelli quattrocenteschi e non ravvisarvi nel
tempo stesso i rapporti con le Madonne del padre
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la più antica opera di Antonello che finora si merlate, con le sue chiese insigni, con i mirabili
conosca. E dessa una statua della Vergine cristo- dipinti prodotti dal divino Antonello e dai suoi
fora detta la Madonna delle Grazie, ed è collocata valorosi predecessori e seguaci, col porto bruli-
su di un altare della. Chiesa di Bordonaro assai cante di navigli e rumoroso di attività, così
danneggiata dal terremoto, e che la pietà e l'affetto come in sogno mi appare la città meravigliosa
alle tradizioni secolari del luogo, da parte di quella lieta del suo mare di zaffiro e dei suoi colli di
buona gente, vorrebbe far ritornare all'antico smeraldo; mi parlava, del suo artefice gentile,
splendore. ' Antonello Gagini, della sua adolescenza trascorsa
Dall'istrumcnto notarile edito dal Di Marzo sulla incantata, terra messinese, ove l'anima sua,
(cfr. / Gagini, voi. I, pag. 165) si desume che per la, prima, volta, si schiuse all'amore e alla/gloria.
Fig. 5 — Antonello Gagini : Tomba di Giovanni Cardenas nel Museo di Siracusa. — (Fot. Brogi)
Antonello, addì 19 luglio 1498, si obbligò con un
tal Gregorio Infontanella e tal Giovanni de Rosa,
abitanti della fiumara di Bordonaro, e quali
maestri della Confraternita di S. Maria della
Grazia, per il lavoro di una statua della Madonna
in tutto simile ad un'altra, in S. Maria di Gesù in
Messina.
E la statua difatti esiste (fig. 1) ed è lì nella
chiesa deserta e lacrimosa che il terribile flagello
sconquassò e mutilò in parte e che io vidi e rividi
poi le tante volte con la più viva commozione fra
le rovine miserande del sacro tempio. Essa mi
parlava, nella sua dolce espressione infantile,
della Messina quattrocentesca con le sue mura
La figura della. Vergine, nella sua piccola, per-
sona, esprime tutto il candore e tutta, la soave
ingenuità di una, fanciulla dal viso un po' largo
ma sereno, soffuso di amore triste e pensoso,
proprio della madre disposta a soffrire ogni pena,
ogni tormento per la salute del figlio suo. fi quale
è rappresentato in atteggiamento di reclinare
la testa., a,ppena smesso di poppare, sul seno di lei,
e sembra racchiuda in sè tutto il mistero della
redenzione umana.
Esaminando ora stilisticamente la. statua,
non possiamo non riconoscervi la imitazione dei
modelli quattrocenteschi e non ravvisarvi nel
tempo stesso i rapporti con le Madonne del padre