IL LUOGO DI NASCITA DI BRAMANTE E I SUOI ESORDI
Pippo d'Antonio Fiorentino, costruendo il portico
della cattedrale, ripetè le forme di S. Bernardino,
e quindi che a lui e non al Bramante debbasi ascri-
Fig. 20. — Urbino. San Bernardino. Abside.
vere verosimilmente la costruzione del S. Bernar-
dino. Per vero dire, quel portico, eseguito verso la
fine del '400, ricorda tanto la chiesa di San Bernar-
dino, quanto il palazzo ducale; e vi è, del resto,
una minore semplicità di linee e d'ornati che non
in quella chiesa. Pippo d'Antonio Fiorentino e
il suo socio Ambrogio d'Antonio da Milano eb-
bero l'allogazione del portico della cattedrale di
Spoleto il i° dicembre 1491, secondo il modello
fatto dal primo di essi; ma entrambi rappresen-
tarono l'imitazione dell'arte di Luciano Laurana
senza la semplicità severa, la stesura sottile delle
superfici, quale possiamo scorgere nella facciata
del San Bernardino .e nei grandi anelli a combacio
della cupola, torrione dimezzato.
Oltreché si ripetono forme di questa chiesa
in quel portico, noi vediamo anche che al pa-
lazzo ducale si la diretto ricorso, e che il fregio si
riempie d'ornati, secondo la maniera ricca di Am-
brogio da Milano. Se, nell'ultimo decennio del
'400, si ripetevano forme urbinati, così come si
richiamarono anche in seguito, non è lecito da
questo conchiudere che il San Bernardino appar-
tenga a Pippo fiorentino, disegnatore del portico
della cattedrale di Spoleto. La chiesa di San Ber-
nardino rispecchia le forme del palazzo ducale,
con modificazioni consone allo stile bramantesco,
e fino a prova contraria può credersene architetto
questo grande urbinate.
Il silenzio regna su' suoi passi dalla terra natale
a Milano, sulla data della sua dipartita da Urbino,
Fig. 21. — Urbino. San Bernardino.
su quella del suo arrivo nella capitale lombarda;
ma ora può vedersi più chiaramente come nel
suo inizio, per felice volger di casi, egli s'incon-
trasse con l'arte di Luciano Laurana, creatrice di
forme astratte, riposate, cristalline.
Adolfo Venturi.
Pippo d'Antonio Fiorentino, costruendo il portico
della cattedrale, ripetè le forme di S. Bernardino,
e quindi che a lui e non al Bramante debbasi ascri-
Fig. 20. — Urbino. San Bernardino. Abside.
vere verosimilmente la costruzione del S. Bernar-
dino. Per vero dire, quel portico, eseguito verso la
fine del '400, ricorda tanto la chiesa di San Bernar-
dino, quanto il palazzo ducale; e vi è, del resto,
una minore semplicità di linee e d'ornati che non
in quella chiesa. Pippo d'Antonio Fiorentino e
il suo socio Ambrogio d'Antonio da Milano eb-
bero l'allogazione del portico della cattedrale di
Spoleto il i° dicembre 1491, secondo il modello
fatto dal primo di essi; ma entrambi rappresen-
tarono l'imitazione dell'arte di Luciano Laurana
senza la semplicità severa, la stesura sottile delle
superfici, quale possiamo scorgere nella facciata
del San Bernardino .e nei grandi anelli a combacio
della cupola, torrione dimezzato.
Oltreché si ripetono forme di questa chiesa
in quel portico, noi vediamo anche che al pa-
lazzo ducale si la diretto ricorso, e che il fregio si
riempie d'ornati, secondo la maniera ricca di Am-
brogio da Milano. Se, nell'ultimo decennio del
'400, si ripetevano forme urbinati, così come si
richiamarono anche in seguito, non è lecito da
questo conchiudere che il San Bernardino appar-
tenga a Pippo fiorentino, disegnatore del portico
della cattedrale di Spoleto. La chiesa di San Ber-
nardino rispecchia le forme del palazzo ducale,
con modificazioni consone allo stile bramantesco,
e fino a prova contraria può credersene architetto
questo grande urbinate.
Il silenzio regna su' suoi passi dalla terra natale
a Milano, sulla data della sua dipartita da Urbino,
Fig. 21. — Urbino. San Bernardino.
su quella del suo arrivo nella capitale lombarda;
ma ora può vedersi più chiaramente come nel
suo inizio, per felice volger di casi, egli s'incon-
trasse con l'arte di Luciano Laurana, creatrice di
forme astratte, riposate, cristalline.
Adolfo Venturi.