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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 26.1923

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Facs. 1
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Lavagnino, Emilio: Pittori pisani del XIV secolo, [1]
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https://doi.org/10.11588/diglit.17343#0061

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PITTORI PISANI DEL XIV SECOLO

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le forme del maestro, ma tutto ciò che in quello
v'era di grazioso, di fine, di dolce egli lo ingrevisce,
lo irrigidisce, ed il color d'oro delle carni si sbianca
in tinte calcinose o si arrossa in color di mattone.
Nelle figure dei Santi, poi, le carni divengono li-
vide e peste simili a quelle dei personaggi che ap-

di avvicinarsi il più possibile al Maestro, a cui si
inspira sia nel disegno che nel colorito. Le tinte
calcinose delle precedenti opere qui sono più calde
ed hanno trovato alcuni buoni accordi, frutto di
uno studio maggiore a cui non corrisponde il
disegno sempre infantile e sproporzionato. Accanto

Vig. 9 — Luca Tomè: La Crocifissione.
Pisa, Museo Civico. (Fot. Hrogi).

paiono nella Crocifissione di Luca Tomè dello stesso
Museo Civico.

Prossima a questa tavola con la Vergine ed il
Bambino, è VAnnunciazione del Seminario, in cui
le creature di Simone e di Lippo Memmi hanno
completamente perduto il loro equilibrio, la loro
misura, nelle due brutte figure grossolanamente
stilizzate, deboli, inarticolate.

Eppure nelle altre due opere dello stesso mae-
stro esistenti anch'esse nel Museo pisano troviamo
una maggiore ricerca di eleganza (intendiamoci:
anche in queste vi è poco di buono). In quella
Madonna col Bambino circondata da angeli,
San Francesco e Santa Chiara (fig. 7) ci si risente
una maggior cura nella esecuzione, il tentativo

a questa Madonna, possiamo collocare il polittico
firmato (fig. 8) raffigurante la Vergine con il bam-
bino nel centro, quattro santi negli scomparti la-
terali, il Redentore e quattro santi nelle cuspidi.

Quest'ultima tavola, come le precedenti, ci
mostra la derivazione oltre che dall'arte senese,
dal Traini, specialmente in alcune figure di santi
che nelle cuspidi e nei pennacchi si affacciano torvi
e barbuti come nelle tavole del pisano.

* * *

Verso la seconda metà del xiv secolo le timide
reminiscenze dell'arte di Simone, Lippo ed Am-
brogio, vengono sopraffatte dalle forme che piccoli
 
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