Antifonario miniato di Giovanni di Paolo
Tra i più deliziosi oggetti d'arte della Biblioteca comunale di
Siena è un antifonario miniato del Quattrocento, opera di piccolo
maestro, squisito per grafiche eleganze e cromatiche delicatezze: dio
vanni di Paolo.1 Zampilla nello strascico di veste violacea, dalla fio-
rita L di una iniziale (fig. i), l'immagine di Sant'Agnese, con tutti i
difetti di proporzione in cui suo] cadere l'ingenuo pittore: braccia
corte, grosso e lungo collo, testina ovale appuntita, ma anche con
In
In Ui
Fig, t. — Gio. di Paolo: ■ llfllflt •»•%•• ^
Miniatura. Dall'antifo-
nario della Biblioteca ci- Fig. 2. — Gio. di Paolo: Miniatura,
vica di Siena. Dall'antifonario della Biblioteca civica di Siena.
ineffabile gentilezza [di tinte sbiadito, pallidi viola, bianchi grigiognoli, biondo lino,
di contorni esili sottolineati da fredde luci. Dalle curve di cetra che profilan le foglie
rigogliose, sporgendosi con slancio di prora a chiuder la L iniziale, si dirama come
penna rigida la pallida figurina, nella sua meravigliata grazia infantile.
1 II codice è ricordato e descritto da Gaetano Mi-
lanesi in Vasari, Vite (Ed. Le Mounier, 1SS0, vo-
lume VI). Codice membranaceo secolo xv (Biblio-
teca Comunale di Siena, segnat. G-I-S), ff. 217,
mm. 400 X 600. E un Antifonario scritto in gotico,
con annotazioni musicali e numerose miniature di
Tra i più deliziosi oggetti d'arte della Biblioteca comunale di
Siena è un antifonario miniato del Quattrocento, opera di piccolo
maestro, squisito per grafiche eleganze e cromatiche delicatezze: dio
vanni di Paolo.1 Zampilla nello strascico di veste violacea, dalla fio-
rita L di una iniziale (fig. i), l'immagine di Sant'Agnese, con tutti i
difetti di proporzione in cui suo] cadere l'ingenuo pittore: braccia
corte, grosso e lungo collo, testina ovale appuntita, ma anche con
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Fig, t. — Gio. di Paolo: ■ llfllflt •»•%•• ^
Miniatura. Dall'antifo-
nario della Biblioteca ci- Fig. 2. — Gio. di Paolo: Miniatura,
vica di Siena. Dall'antifonario della Biblioteca civica di Siena.
ineffabile gentilezza [di tinte sbiadito, pallidi viola, bianchi grigiognoli, biondo lino,
di contorni esili sottolineati da fredde luci. Dalle curve di cetra che profilan le foglie
rigogliose, sporgendosi con slancio di prora a chiuder la L iniziale, si dirama come
penna rigida la pallida figurina, nella sua meravigliata grazia infantile.
1 II codice è ricordato e descritto da Gaetano Mi-
lanesi in Vasari, Vite (Ed. Le Mounier, 1SS0, vo-
lume VI). Codice membranaceo secolo xv (Biblio-
teca Comunale di Siena, segnat. G-I-S), ff. 217,
mm. 400 X 600. E un Antifonario scritto in gotico,
con annotazioni musicali e numerose miniature di