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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 26.1923

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Fasc. 2
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Moschini, Vittorio: Benedetto Luti
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https://doi.org/10.11588/diglit.17343#0127

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BENEDETTO LUTI

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l'ostia consacrata; un angelo, le grandi spiegate ali svanenti nello sfondo, giunge a
sorreggere la santa nel mistico istante.1

Nella stessa cappella della chiesa di S. Caterina, il Luti dipinse a fresco in un ri-
quadro della volta, con morbidezza pastosa di sfumati, delicati violacei colori, alcuni
angeli incensanti e oranti.2

Nonostante che nella Maddalena in S. Caterina il Luti ci abbia lasciato una no-
tevole opera, pensiamo con quanta maggiore vivacità d'effetto dipinse, probabilmente
nello stesso periodo, il grande quadro del Miracolo di S. Monica (fig. 14), ora nella gal-
leria Barberini.3 Qui egli superò ogni scolastico contrapposto nel gruppo dei naufraghi
tutto tensioni e strappi violenti, ciascuno in lotta con una forza avversa. Sulla grigia
caligine di uno sfondo temporalesco appaiono colori e luci sotto un repentino raggio

Fig. 15. — B. Luti: Trionfo di Martino V (particolare).

Roma, Pai. Colonna.
(Fot. del Gabinetto Fot. del Ministero dell'Istruzione).

che da sinistra investe trasversalmente la scena, splendendo nell'onda spumosa che
percuote il corpo d'uno dei naufraghi, nell'elmo balenante del soldato intento alla
manovra, nel pallido volto emaciato d'un altro dei naviganti. E la luce investe la
santa, bruna monachina, che appare nel fosco cielo a salvare i miseri naufraghi. Tutto
il gruppo è vivo e tumultuoso, ricco di luci e d'ombre, dipinto con vivacità, anche
se in qualche parte superficiale e col colore messo su come belletto (ad es. il nau-
frago percosso dall'onda). Un senso melanconico è in questa scena, e giunge al suo
grado più acuto in quel pallido volto che splende sul cielo cinerino, un non so che
di romantico che non è altro che una nuova manifestazione del secentismo toscano.

1 Ricorda assai come motivo e come forme il
quadro della Comunione della Maddalena, un ra-
pido disegno dell'Albertina, che rappresenta la
Comunione di S. Caterina da Siena (riprodotto in
Handzeichnungen alter Meister aus der Albertina,
voi. XII, dis. 1358) tanto da far pensare che possa
essere uno schizzo per una pala per lo stesso al-
tare della chiesa di S. Caterina.

È assai interessante notare che tra i disegni del
Bouchardon conservati al Louvre v'è una copia a
sanguina del quadro della chiesa di Magnanapoli
(cfr. Inventaire general illustre' des dessins du Mu-

se'e du Louvre et du Muse'e de Versailles, voi. I,
p. 104).

; Del cartone per questo affresco il Luti mandò
una copia al genovese Agostino Ratti (v. leti era
del 7 giugno 1721, in Bottari, op. cit., voi. VI,
p. 166), che ne trasse una graziosa stampa che
ancor si conserva nelle raccolte.

3 È stato avanzato qualche dubbio circa l'i-
dentità personale di questa santa; non mi fermo in
una questione della quale non sento l'importanza
critica.

L'Arte. XXVI, 14.
 
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