152 MARIO SALMI
a fondo d'oro parti di un polittico, con le~figure di Sani'Ambrogio (fig. 3) e di Santo Ste-
fano (fig. 4).
Queste, prestate dal Conte A. Cicogna Mozzoni, portano il nome di Bernardino
Zenale ma, credo, non rettamente. La dolorosa figura del Santo Diacono in una bella
Fig. 3. — Ignoto lombardo: Sant'Ambrogio. Fig. 4. — Ignoto lombardo: Santo Stefano.
Milano, Conte A. Cicogna-Mazzoni. Milano, Conte A. Cicogna-Mazzoni.
(Fot. Dino Zani). (Fot. Dino Zani).
dalmatica color tortora e quella grave del Santo Dottore in casula rosea, entrambe con-
dotte con finezza di segno e con solidità di fattura, appartengono ad un ignoto ed
amabile maestro, che si rivela colorista aristocratico ed assai più vicino al Foppa che
allo Zenale.
Dopo il Foppa conviene ricordare il Bergognone, il mite artista che conserva sino
alla fine della sua onesta e feconda operosità un'anima di primitivo, libera da ogni in-
a fondo d'oro parti di un polittico, con le~figure di Sani'Ambrogio (fig. 3) e di Santo Ste-
fano (fig. 4).
Queste, prestate dal Conte A. Cicogna Mozzoni, portano il nome di Bernardino
Zenale ma, credo, non rettamente. La dolorosa figura del Santo Diacono in una bella
Fig. 3. — Ignoto lombardo: Sant'Ambrogio. Fig. 4. — Ignoto lombardo: Santo Stefano.
Milano, Conte A. Cicogna-Mazzoni. Milano, Conte A. Cicogna-Mazzoni.
(Fot. Dino Zani). (Fot. Dino Zani).
dalmatica color tortora e quella grave del Santo Dottore in casula rosea, entrambe con-
dotte con finezza di segno e con solidità di fattura, appartengono ad un ignoto ed
amabile maestro, che si rivela colorista aristocratico ed assai più vicino al Foppa che
allo Zenale.
Dopo il Foppa conviene ricordare il Bergognone, il mite artista che conserva sino
alla fine della sua onesta e feconda operosità un'anima di primitivo, libera da ogni in-