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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 26.1923

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Fasc. 4
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Venturi, Adolfo: Francesco di Giorgio Martini scultore
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https://doi.org/10.11588/diglit.17343#0228

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20(5

ADOLFO VENTURI

Ai ritratti in bassorilievo di Battista Sforza, di Federico e di Guidobaldo da Mon-
tefeltro, ne aggiungiamo un quarto appartenente al Victoria and Albert Museum di
Londra, opera prossima per modellato e per tipo al capolavoro marmoreo di Francesco
di Giorgio: il busto della principessa urbinate a Berlino. Con l'acuta incisività del suo
segno vivace e nervoso, e un tempo con suprema delicatezza eli tratti, il Scin se ha de
lineato sul fondo marmoreo uno dei più affascinanti profili muliebri del Quattrocento
toscano (fìg. 9). L'elastico modellato del seno erettile, sbocciante con vigorosa grazia
di frutto dal guscio aperto del manto, che ne ripercuote le linee, in contrasto con la
tornita levigatezza dell'omero; l'esigua, tagliente linea che sale dalle spalle nude alla
nuca, lungo il collo slanciato; la continuità degli archi, che disegnano, come staccati
a punta di forbice dal fondo marmoreo, il guizzante profilo del mento, del muscolo

Fig. 7. — Da Francesco di Giorgio: Stucco rappresentante Federico ila Montefeltro
affrontato con il figlio Guidobaldo. Museo del Palazzo ducali: d'Urbino.

labiale, delle labbra e delle nari, riflettono nella forma più raffinata aspetti a noi familiari
dell'arte di Francesco di Giorgio, in questo profilo acuto e pensoso di Musa senese. Il
fremito impercettibile che anima le trasparenti e vigorose linee del volto affretta il suo
ritmo ad esprimere la vitalità del seno e delle chiome, che ruscellano, invano arginate
da una sottile zona di nastro, per schioccar sulla nuca, snodate dal vento in vivi fla-
gelli: persino l'arco del sopracciglio è segnato da una linea fluttuante, da un brivido
della linea. L'ideale eleganza del naso tenue, della bocca intagliata con flessuosa grazia
d'incavi, dell'occhio velato e profondo, dell'orecchio, trasparente conchiglia, trattenuta
fra due zone del nastro serico che cinge la chioma, perchè aderisca al piano sottile del
volto, s'allea con la magnifica vitalità della forma, del segno acuto e brioso. E il ritmo del
medaglista si rivela nel rapido contorno del manto, schiuso come da un colpo di vento
sul seno ignudo, a ripeterne i profili, ad ampliare la base del busto slanciato.

* * *

Alle prospettive degli intarsi e delle tavolette urbinati risponde la veduta architet-
tonica inclusa nello stucco della Discordia, di cui si serbano due esemplari, uno nella
raccolta Saraceni a Siena, l'altro nel Victoria and Albert Museum (fig. 10): anche questo
 
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